Trieste, G20 sul digitale

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  Redazione
  27 agosto 2021
  4 minuti, 5 secondi

Economia e transizioni digitali, ricerca e sviluppo: sono questi i temi al centro del G20 che si è aperto lo scorso 5 agosto a Trieste con la partecipazione di circa quaranta delegazioni, compresi i vertici dell’Unione Europea e dell’UNESCO. Protagonisti dell’incontro sono stati il Ministro dell’Innovazione Ecologica e la Transizione Digitale Vittorio Colao, il Ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti, la Ministra della Ricerca Scientifica Maria Cristina Messa e la Sottosegretaria al ministero dello Sviluppo Economico Anna Ascani.

Le tematiche sono state raggruppate in due grandi sezioni: ‘Digital Economy’, di pertinenza del MISE, e ‘Digital Government’, di competenza del MITD. In particolare, la discussione sulla seconda area tematica si è concentrata sul ruolo dell’identità digitale, intesa sia come mezzo per garantire una forma sicura di identificazione, sia come strumento per accedere ai servizi pubblici in sicurezza. La Presidenza italiana, inoltre, ha promosso la condivisione di esperienze tra i membri del G20, in modo da dimostrare come i governi possano utilizzare al meglio le tecnologie digitali per servire l’economia e la società. Il Ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti ha infatti affermato, durante l'introduzione, che “se si vuole affrontare la sfida della sicurezza digitale è necessario rafforzare la risposta dei governi. Le minacce alla sicurezza e al flusso dei dati possono compromettere il processo di innovazione e rallentare l’adozione di nuove tecnologie. Queste azioni rischiano di minare la fiducia dei cittadini nelle organizzazioni e nella tecnologia. […] La trasformazione digitale deve essere inclusiva e non lasciare indietro nessuno, avere un grande impatto sulla trasformazione economica e deve tenere presenti le Pmi che rischiano di pagare il prezzo più alto e i territori meno agevolati che non hanno partecipato finora a questa evoluzione: non possiamo creare gap né all’interno del Paese né a livello globale”.

Un risultato importante che ha portato questo G20 è stato la creazione di un gruppo permanente di lavoro dedicato al digitale (Digital Economy Working Group), entità che finora non esisteva. La spinta alla creazione di tale gruppo arriva soprattutto dalla pandemia, che ha portato la discussione sul digitale ad essere un tema cruciale a livello internazionale.

Inoltre, la riunione del G20 è terminata con l’approvazione di una Dichiarazione dei Ministri che contiene 12 azioni da portare avanti per accelerare la transizione digitale:

  1. Trasformazione digitale della produzione per la crescita sostenibile: il potenziale della digitalizzazione deve essere sfruttato dalle aziende per una ripresa economica forte, sostenibile e inclusiva. Inoltre, viene riconosciuta la necessità di sviluppare un approccio all’economia digitale che metta l’uomo al centro e che tenga conto anche dei gruppi più vulnerabili.
  2. Utilizzare l'intelligenza artificiale basata sulla fiducia per l'inclusione delle micro, piccole e medie imprese (MPMI) e la promozione delle startup: rafforzare le abilità delle MPMI nell’utilizzo dell’intelligenza artificiale.
  3. Misurazione, pratica e impatto dell'economia digitale: la misurazione dell’economia digitale rimane una priorità dei Paesi del G20 e delle organizzazioni internazionali e, per attuarla, è necessario utilizzare risorse adeguate.
  4. Consapevolezza e protezione dei consumatori nell'economia digitale globale: è necessario sensibilizzare, educare e sostenere i consumatori, con l’obiettivo di proteggere gli stessi per quanto riguarda la sicurezza dei prodotti, la privacy, la protezione dei dati personali e le pratiche commerciali sleali.
  5. Tutela dei bambini e rafforzamento delle loro competenze nell'ambiente digitale: impegno nella creazione di un ambiente digitale sicuro, inclusivo, trasparente e vantaggioso per i bambini.
  6. Incoraggiare l'innovazione per le città intelligenti.
  7. Infrastrutture digitali e inclusione sociale.
  8. Flusso libero di dati basato sulla fiducia.
  9. Strumenti digitali per i servizi pubblici: impegno di garantire la diffusione, la qualità e l’accessibilità dei servizi pubblici digitali e della promozione delle competenze digitali necessarie per i dipendenti pubblici.
  10. Identità digitale: in particolare, in questo periodo di emergenza sanitaria, si fa riferimento al potenziale dell’identità digitale in contesti emergenziali e di aiuto umanitario.
  11. Regolamentazione agile.
  12. Trasformazione della Digital economy task force nel gruppo di lavoro permanente Digital economy working group.

Il G20 sul digitale è arrivato proprio in coincidenza con il peggior cyberattacco portato avanti contro obiettivi italiani. Il numero di attacchi informatici contro individui e istituzioni pubbliche è aumentato notevolmente dallo scoppio della pandemia e, recentemente, in Italia la Regione Lazio è stata colpita da un attacco informatico ransomware che ha messo in pericolo i dati sensibili di migliaia di cittadini. Questi attacchi sembrano provenire da criminali, ma anche da soggetti pubblici di Paesi terzi. L’attacco hacker alla Regione Lazio è partito da una postazione aperta di un dipendente della Regione, ma successivamente sono stati infettati i computer di circa un centinaio di dipendenti. In questo modo, i pirati sono riuscita a bloccare, tra gli altri, anche il sito della prenotazione dei vaccini.

Questo evento dimostra quindi quanto sia importante oggi, più che mai, trovare una linea comune per la sicurezza digitale.

Fonti consultate per il presente articolo:

- https://www.onuitalia.com/trie...

- https://www.repubblica.it/econ...

- https://www.ilsole24ore.com/ar...

- https://www.ilfattoquotidiano....

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