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La Svizzera coinvolta nel progetto della nuova via della seta

Traduzione di Sara Prunecchi della versione originale "Switzerland’s involvement in the Belt and Road Initiative" di Gopiga Arulchelvam


Le relazioni diplomatiche tra la Svizzera e la Repubblica Popolare Cinese (PRC) vanno avanti da 70 anni. Con l’apertura della Cina negli anni ‘80, il governo Svizzero iniziò a cooperare con la Cina in vari ambiti (economia, scienza e tecnologia, educazione, ambiente, cultura, e diritti umani). Dal 2010 la Cina è considerata il partner commerciale principale della Svizzera in Asia. In questo contesto, il progetto per la nuova via della seta lanciato dal presidente Xi Jinping nel 2013 è una nuova avvincente opportunità per la Svizzera. L’iniziativa è sostanzialmente percepita come un vasto progetto di infrastrutture che possano connettere l’Asia con il continente Europeo e quello Africano. Il progetto riguarda anche numerose dimensioni (economica, politica, digitale e sanitaria). Beijing si trova al centro di questo progetto, che è un nuovo tipo di struttura nell’ambito internazionale. Infatti, il governo cinese sta sviluppando il progetto attraverso collaborazioni con molti paesi e vari attori del quadro multilaterale.

Tensioni geopolitiche riguardanti l’iniziativa per la nuova via della seta: che ne pensa la Svizzera?

Nel 2019, il presidente Svizzero Ueli Maurer è stato in Cina per una settimana, sostanzialmente per partecipare al secondo forum per la via della seta. Durante la sua permanenza, ha incontrato il presidente cinese Xi Jinping e firmato un protocollo d’intesa sulla finanza e il commercio. Tuttavia, il coinvolgimento della Svizzera nel progetto per la nuova via della seta potrebbe essere criticato da molti paesi occidentali. Infatti gli Stati Uniti e molti paesi Europei non sono interessati a partecipare all’ambizioso progetto cinese. Questi paesi avvertono minacce di sicurezza e economiche dovute allo sviluppo dell’iniziativa. In questo contesto, Daniel Warner, un analista politico Svizzero-Americano ha spiegato che la visita di Maurer potrebbe essere considerata come “una pragmatica constatazione della crescente importanza della Cina” per la Svizzera. Maurer ha anche evidenziato che questa posizione potrebbe mettere in discussione la neutralità della Svizzera e il suo “ruolo nella promozione di valori liberali tradizionali”. Inoltre, secondo Andre Wheeler, la Svizzera non condivide la stessa prospettiva della maggior parte dei paesi occidentali. Wheeler ha dichiarato: “la risposta del governo Svizzero [...] è stata quella di replicare che avendo una relazione costruttiva con la Cina, sono posti in un modo migliore per un cambiamento effettivo“.

Quest’anno, il dipartimento per gli affari esteri svizzero ha rilasciato il suo primo rapporto strategico sulla Cina (Stratégie Chine 2021-2024). La reazione del pubblico a questo documento illustra significativamente la posizione ambigua della Svizzera nel sistema internazionale odierno. Secondo Simona Grano, sinologa, la Svizzera sta usando la sua neutralità per agire in maniera indipendente riguardo la politica estera. Ha inoltre spiegato, che la Svizzera sopravvivrà non schierandosi né per Washington né per Beijing e cooperando contemporaneamente con entrambi i paesi.

Tuttavia, la Svizzera sta riscontrando difficoltà che hanno a che fare con problematiche riguardanti i diritti umani legate alla Cina. Da un lato, la Svizzera non sta tenendo conto delle sanzioni europee o del boicottaggio delle Olimpiadi Invernali a Beijing da parte degli Stati Uniti e dell’Australia; dall’altro, Organizzazioni Non-Governative come Amnesty International hanno segnalato preoccupazioni sulle violazioni dei diritti umani in Cina. L’ONG ha anche chiesto al governo svizzero di prendere una posizione pubblicamente, e questo ha portato ad alcune annotazioni sull’ultimo resoconto strategico. Conseguentemente l’ambasciatore cinese in svizzera, Wang Shihting, ha respinto le critiche esposte nel rapporto.

Inoltre, la Cina e la Svizzera hanno intenzione di cooperare nell’ambito degli aiuti umanitari e assistenza allo sviluppo. Per molte ONG svizzere, nonostante Beijing abbia dimostrato la sua potenza durante la pandemia mandando vaccini ai paesi in via di sviluppo, gli interessi della Cina per gli aiuti umanitari sono solamente geopolitici.

Secondo Fritz Brugger, c’è un manicheismo nell’attuale discussione riguardo il comportamento della Cina, che è frequentemente delineato in modo dispregiativo. Brugger ha aggiunto che questo discorso è limitato agli interessi cinesi che hanno a che fare con la sua immagine e con la scarsa qualità dei suoi prodotti. Secondo la sua opinione, è solamente un modo per scappare dalla problematica reale.

Conseguenze economiche e politiche della cooperazione Sino-Svizzera

Come detto prima, Beijing sta costruendo il progetto per la nuova via della seta attraverso collaborazioni con molteplici attori. A questo proposito, nel 2015 la Cina ha fondato anche la Asian Infrastructure Investment Bank (AIIB), un’istituzione finanziaria regionale per promuovere una crescita economica sostenibile. In quattro anni, 78 paesi si sono uniti alla AIIB. La Svizzera è considerata membro fondatore, con la sua entrata nel 2006 e il suo contributo di capitale di 706.4 Milioni USD. Questa istituzione ha offerto grandi opportunità economiche alla Svizzera, poiché ha permesso alle aziende di disporre di più accesso in Asia. Anche il governo Svizzero ha potuto avere un ruolo attivo negli affari internazionali (cambiamento climatico, crisi finanziaria e sicurezza alimentare) poiché l’obiettivo delle banche multilaterali è quello di facilitare la cooperazione tra paesi sviluppati e in via di sviluppo.

Oltretutto, il governo Cinese sta utilizzando il noto mercato finanziario svizzero per internazionalizzare il Renminbi. Infatti, la China Construction Bank (CCB) ha aperto un ufficio a Zurigo nel 2006, rappresentativo della banca centrale del PRC. Di conseguenza, la CCB ha espanso “imprese transfrontaliere con la valuta cinese in Svizzera, come una banca di compensazione per il renminbi”. Questo quadro finanziario è importante per il commercio nella nuova via della seta poiché i paesi partecipanti potrebbero avere “accesso ad un meccanismo di risoluzione dei conflitti indipendente ed internazionalmente accreditato” Quindi, l’immagine della Svizzera come “garante del servizio neutrale” potrebbe aiutare nello sviluppo del progetto per la nuova via della seta. In cambio della sua stabilità, nel 2019, la China ha aiutato il turismo Svizzero fornendo un gruppo di clienti (gruppo turistico di 12.000 impiegati delle vendite) che ha portato un guadagno pari a 14 milioni di dollari. Per questo, si capisce che entrambi i paesi hanno avuto benefici economici dalla loro cooperazione nell’iniziativa per la nuova via della seta.

In conclusione, la Svizzera è chiaramente coinvolta del progetto per la nuova via della seta, poiché è azionista della AIIB ed ha firmato un protocollo d’intesa sul commercio e sulla finanza per facilitare il suddetto progetto. Abbiamo visto, che Berna difende la sua cooperazione con Beijing attraverso i concetti di neutralità ed indipendenza, con la volontà di partecipare ad un dialogo costruttivo riguardo le problematiche sui diritti umani. Tuttavia, le tensioni geopolitiche tra Washington e Beijing aumenteranno la difficoltà per il governo Svizzero nel giustificare la sua politica estera. 



Fonti: 

 Département fédéral des affaires étrangères DFAE (2021). Stratégie Chine 2021-2024. https://www.eda.admin.ch/dam/eda/fr/documents/publications/SchweizerischeAussenpolitik/Strategie_China_210319_FR.pdf

SWI – Swissinfo.ch (2019). La visite en Chine met en lumière des failles dans la neutralité suisse. https://www.swissinfo.ch/fre/politique/opinion_la-visite-en-chine-met-en-lumi%C3%A8re-des-failles-dans-la-neutralit%C3%A9-suisse/44931372

 Splash247.com (2019). Switzerland’s curious Belt and Road Initiative stance. https://splash247.com/switzerlands-curious-belt-road-initiative-stance/

SWI – Swissinfo.ch (2021). La marge de manœuvre de la Suisse entre Washington et Pékin https://www.swissinfo.ch/fre/politique/la-marge-de-man%C5%93uvre-de-la-suisse-entre-washington-et-p%C3%A9kin-/46462498

SWI – Swissinfo.ch (2021). Switzerland and China to hold strategic talks on Saturday. https://www.swissinfo.ch/eng/switzerland-and-china-to-hold-strategic-talks-on-saturday/47142816

WI – Swissinfo.ch (2021). La Chine veut se joindre à la Suisse dans l’aide au développement. https://www.swissinfo.ch/fre/la-chine-veut-se-joindre-%C3%A0-la-suisse-dans-l-aide-au-d%C3%A9veloppement/46650958

Confédération Suisse – Coopération internationale (2021). Banque asiatique d’investissement dans les infrastructures – BAII. https://www.eda.admin.ch/deza/fr/home/partenariats-mandats/partenariats-organisations-multilaterales/institutions-internationales-financement/aiib.html

Finews.com (2021). Swiss Renminbi Hub Has 13 Partner Banks. https://www.finews.com/news/english-news/44594-ccb-china-renminbi-hub-partner-banks-zurich

Splash247.com (2019). Switzerland’s curious Belt and Road Initiative stance. https://splash247.com/switzerlands-curious-belt-road-initiative-stance/


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