Starlink: l'ennesima tecnologia rivoluzionaria targata Elon Musk

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  Redazione
  01 marzo 2021
  4 minuti, 22 secondi


Quando sentiamo parlare di Elon Musk viene quasi automatico pensare a Tesla o SpaceX, probabilmente le due aziende che, più di altre, hanno contribuito alla creazione del mito. Si tende spesso, tuttavia, a dimenticare che l’instancabile imprenditore, di origine sudafricana e naturalizzato statunitense, è oggi anche il CEO di Neuralink, Presidente di SolarCity, fondatore di “The Boring Company” e co-fondatore di Paypal e OpenAI, oltre ad aver ideato una tecnologia rivoluzionaria, seppur ancora ipotetica, come Hyperloop. Insomma, un curriculum da fare invidia. Ultimamente il nome è stato però affiancato a due nuove ed intriganti imprese: la prima, come ben sappiamo, è la promessa di creare la prima colonia umana su Marte nel prossimo futuro; la seconda, invece, è quella di fornire internet ad alta velocità e bassa latenza a tutto il pianeta. Purtroppo, per gli entusiasti di esplorazione spaziale c’è ancora molto tempo da aspettare per assistere alla nascita della prima colonia autosufficiente sul “pianeta rosso”, ma diversa è la storia per quanto riguarda il secondo obiettivo, ed è proprio ciò che andremo ad approfondire nell’articolo.

Starlink, vi dice qualcosa? Negli ultimi mesi si è sentito spesso nominare questo nome, ma non tutti hanno avuto il tempo di approfondire l’argomento. Per questo motivo cercherò di essere chiaro e soprattutto veloce. Una volta terminati questi due minuti di lettura avrete sicuramente qualcosa di interessante da dire per rompere il ghiaccio a tavola!

Cos’è quindi Starlink? Non è altro che l'ambizioso piano di mettere 12.000 satelliti in orbita terrestre bassa, fra i 500 ed i 1000 km, per offrire un accesso ad Internet ad alta velocità, bassa latenza e ad un prezzo economico a chiunque in qualsiasi parte del pianeta. Esso infatti nasce come un progetto interno di SpaceX e, benché molti non ne siano a conoscenza, in questo momento ci sono già più di 1.000 satelliti in orbita, circa un quarto del totale dei satelliti attivi, un numero incredibile, oltre a circa 10.000 utenti che hanno coraggiosamente deciso di partecipare al beta test a partire da ottobre 2020. Com’è possibile tutto ciò? Avete presente i famosi razzi (o meglio, vettori di lancio orbitale), parzialmente riutilizzabili, Falcon 9 e Falcon Heavy? Bene, con essi SpaceX non aveva semplicemente l’obiettivo di creare il primo razzo riutilizzabile, andando così a diminuire (anche se solo parzialmente) il crescente problema dei detriti spaziali, ma ad ogni lancio riuscito ben 60 satelliti venivano rilasciati in orbita andando, di volta in volta, ad accrescerne il numero a partire dalla seconda metà del 2019.

Elon Musk e SpaceX sperano che la tecnologia unica di Starlink aiuterà, pertanto, a colmare il divario di connettività tra aree urbane e rurali. In questo momento, infatti, le aree rurali devono affrontare numerose sfide per quanto riguarda l’accesso ad Internet a causa dell'enorme costo delle infrastrutture e della gestione delle controversie sui diritti di proprietà, nonché a causa delle impervietà del terreno. Tuttavia, i satelliti di Starlink, secondo quanto pianificato da SpaceX, saranno in grado di coprire ogni zona del globo e trasmettere segnale Internet direttamente ad uno dei potenziali futuri milioni di terminali terrestri e utenti presenti sulla superficie. Ciò significa che sono necessarie molte meno infrastrutture per portare quel segnale anche nelle zone più inaccessibili. Come detto poi, SpaceX afferma che l’Internet fornito da Starlink sarà più veloce e avrà meno latenza rispetto all'attuale Internet satellitare. Ogni satellite comunicherà infatti con altri quattro satelliti ,utilizzando dei laser e trasmetteranno pertanto dati in tutto il mondo quasi alla velocità della luce, una velocità che solo Internet in fibra ottica si avvicina ad eguagliare. Si tratta quindi di una tecnologia molto sofisticata che punta, entro il 2025, a raggiungere ben 40 milioni di abbonati, generando un fatturato di oltre 30 miliardi di dollari.

Purtroppo, sebbene il numero dei satelliti in orbita appaia molto alto e numerosi terminali terrestri siano già presenti, Starlink è ancora ben lontana dal raggiungere l’obiettivo finale. Oltre alla lentezza dei lanci di nuovi satelliti una problematica importante, anche proprio al fine di aumentare il numero dei terminali terrestri, è quello di ottenere le licenze per poter operare nei singoli Paesi. Si tratta di processi molto lenti e macchinosi, ma numerosi Paesi, soprattutto in Europa, America e Oceania, tra cui anche l’Italia, li hanno già avviati facendo sperare per il meglio. In ogni caso, come detto in precedenza, il servizio è ancora molto limitato e non tutti i Paesi che hanno già fornito tale licenza hanno comunque una copertura soddisfacente. Nonostante gli attuali limiti però, Starlink sembra ormai destinata a diventare l’ennesima tecnologia rivoluzionaria targata Elon Musk, un uomo che nonostante le sue contraddittorietà, è destinato a segnare il futuro della nostra specie.

Fonti consultate nella stesura dell'articolo:

Starlink internet, aperti i preordini in tutto il mondo, anche in Italia. Prezzi e condizioni di Massimiliano Zocchi, Dmove.it 10 febbraio 2021, https://dmove.it/news/starlink...

Everything you need to know about SpaceX's Starlink and 'space internet by Jamie Carter, Hamish Hector, February 24th 2021, Techradar, 'https://www.techradar.com/news....

SpaceX Starlink Satellite Internet Update 2021 by Catherine McNally, Reviews.org https://www.reviews.org/intern....

https://unsplash.com/it/foto/O...

a cura di Stefano Cavallari

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