Sindrome metabolica: che cos'è e come combatterla

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  Redazione
  27 marzo 2019
  3 minuti, 42 secondi

Trattando il tema dell’obesità, non si può non parlare di sindrome metabolica, un termine non conosciuto quanto il primo, ma su cui vale la pena riflettere.

La sindrome metabolica è attualmente definita come la presenza, in un individuo, di almeno tre dei seguenti cinque tratti: obesità addominale, livelli di trigliceridi sierici maggiori o uguali a 150 mg/dl, colesterolo “buono” HDL inferiore a 40 mg/dl nell’uomo e a 50 mg/dl nella donna, pressione arteriosa maggiore o uguale a 130/85 mmHg e glicemia a digiuno maggiore o uguale a 100 mg/dl. Si tratta di un quadro clinico strettamente associato al sovrappeso e all’obesità, che espone chi lo presenta a un elevato rischio cardio-vascolare: è stato stimato che circa il 70% dei soggetti ricoverati per infarto miocardico acuto presenta sindrome metabolica. Di particolare importanza è il ruolo rivestito da un eccessivo accumulo di grasso a livello addominale: esso, infatti, infiammandosi, contribuisce all’insorgenza della sindrome metabolica. Spesso, inoltre, vi è la compresenza della steatosi epatica non alcolica (NAFLD), una patologia caratterizzata dall’accumulo di grasso a livello del fegato in assenza di un significativo consumo di alcol, che può comportare infiammazione dell’organo, con danno e morte cellulare, fibrosi e cirrosi. Ne consegue una progressiva alterazione della funzionalità epatica.

Ma quali sono le cause della sindrome metabolica? Esse sono da ricondurre principalmente ad un’alimentazione scorretta ed eccessiva e alla sedentarietà: come si può notare, si tratta degli stessi fattori che determinano il sovrappeso e l’obesità. Abbiamo parlato, in precedenza, della dieta Western, uno stile di vita strettamente correlato a tali condizioni. Più in generale, esse sono favorite da un elevato introito di zuccheri semplici, in particolare di fruttosio (non tanto quello presente nella frutta, che contiene, come sappiamo, anche la fibra che ne regola l’assorbimento, quanto il fruttosio aggiunto a molte bibite analcoliche o a cibi trasformati, talvolta sotto forma di sciroppo di mais ad alto contenuto di fruttosio). Anche i grassi saturi influiscono sullo sviluppo di sovrappeso e obesità e, di conseguenza, di sindrome metabolica e anche NAFLD. In particolare, la loro insorgenza sembra favorita dagli acidi grassi trans, spesso creati a livello industriale, come avviene nella produzione della margarina, che favoriscono l’infiammazione e predispongono l’organismo a patologie legate all’alterazione del profilo lipidico. È bene ricordare, inoltre, che, a differenza di quanto spesso si pensa, anche un introito eccessivo di proteine può contribuire all’insorgenza di sovrappeso e obesità. Infine, ad oggi, siamo tutti molto più sedentari, se ci paragoniamo ai nostri antenati, fatto che sembra legato a cambiamenti di tipo culturale e socio-economico che hanno riguardato il mondo occidentale negli ultimi anni. L’inattività fisica è spesso associata ad un aumento del peso corporeo e all’accumulo di grasso a livello addominale, con tutte le conseguenze sulla salute che essi comportano.

Ora che sappiamo che cos’è la sindrome metabolica e da che cosa è causata, qual è la soluzione?

La modifica dello stile di vita costituisce, ad oggi, il punto cardine della terapia. Esso comprende dieta, esercizio fisico e terapia comportamentale. Gli obiettivi sono, naturalmente, la perdita di peso e il suo mantenimento nel tempo. In questo senso, la dieta gioca il ruolo più importante. È fondamentale evitare diete a contenuto calorico eccessivamente basso, in quanto possono ulteriormente aggravare lo stato infiammatorio dell’organismo. Una scelta di cibi basata sulla dieta Mediterranea è l’ideale, visti gli effetti benefici, già ampiamente dimostrati, che essa ha sul sistema cardio-vascolare. Infine, sarebbe opportuno svolgere esercizio fisico pianificato e strutturato in maniera continuativa, oltre che aumentare l’attività fisica quotidiana (per esempio, preferendo le scale all’ascensore o scegliendo di percorrere brevi distanze a piedi anziché con i mezzi).

Senz’altro, uno degli ostacoli principali al trattamento della sindrome metabolica risiede nel fatto che essa, proprio come il sovrappeso e l’obesità, non viene percepita come una patologia, essendo il più delle volte asintomatica. In particolare, sovrappeso e obesità vengono percepiti più come un problema puramente estetico. Ciò porta il paziente a sottovalutare la sua condizione e a rimandare ripetutamente l’intervento sullo stile di vita. Per questo, gli sforzi di medici e nutrizionisti sono spesso incentrati sul tentativo di farne comprendere l’importanza, per prevenire i danni sulla salute prima ancora che compaiano. L’informazione, come sempre, è fondamentale, ed è ciò a cui mira questo articolo.

A cura di Francesca Locatelli

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