Conoscere sé stessi: l'autoanalisi

  RAISE
  Rebecca Scaglia
  26 giugno 2021
  3 minuti, 9 secondi

In psicologia, l’autoanalisi è l’esame psicanalitico che un soggetto compie su sé stesso.

L’autoanalisi è la costante, attiva coscienza di sé: aiuta ad acquistare sempre maggiore consapevolezza delle motivazioni inconsce e di tutto ciò che è importante per la nostra psiche.

Sigmund Freud ha costruito ed inventato la Psicoanalisi proprio a partire dalla propria autoanalisi. Freud, difatti, raccontava di aver iniziato l’autoanalisi attraverso una serie di sogni concernenti la sua infanzia.

L’autoanalisi permette anche la soluzione di piccoli conflitti interni. Tuttavia, per la risoluzione di problematiche che si trascinano da mesi o addirittura da anni è consigliato affiancare l’autoanalisi ad un percorso guidato da uno specialista. Se nella propria vita ci sono ambiti nei quali la presa di coscienza incontra intense resistenze, infatti, diventa impossibile praticare l’autoanalisi: attraverso qualche razionalizzazione ci si convincerà ogni volta che le cose stiano diversamente. In sostanza, la possibilità o meno dell’autoanalisi dipende dalla profondità delle resistenze, nonché dalla situazione in cui si vive o dalla determinazione che si ha a vivere felici.

Affinché dia dei frutti, l’autoanalisi deve essere praticata in maniera costante, non saltuariamente. Numerosi esperti consigliano di dedicarle almeno mezz’ora al giorno. È possibile fare autoanalisi anche durante una passeggiata, oppure tenendo un diario ed aggiornandolo giorno dopo giorno. Può rivelarsi sufficiente analizzare la giornata precedente o quella in corso, ricordare quanto accaduto e le sensazioni ed emozioni provate in relazione a determinati accadimenti. Può essere utile porsi delle domande e cercare di fornirsi delle risposte, tentando di essere il più onesti possibile con sé stessi. Qualora lo si desideri, l’autoanalisi può anche essere accompagnata e, ad opinione dei più, arricchita dalla meditazione. Come già accennato, l’autoanalisi consiste nello sperimentare le proprie sensazioni e non tanto nel rifletterci sopra: l’importante è riconoscere ciò che realmente si prova. Proprio per questo motivo, l’autoanalisi spesso consiste nell’annotazione dei propri sogni: l’inconscio, durante il sonno, si esprime ponendo in essere dei filtri meno intensi e, dunque, più facili da aggirare.

Ma cosa significa conoscere sé stessi? E, soprattutto, quali vantaggi comporta? Con il termine “conoscenza di sé” ci si riferisce alla condizione in cui si è giunti a una comprensione dei propri modelli di pensiero e dei propri sentimenti. Questa conoscenza restituisce una forte e stabile autostima, rafforzando la percezione del proprio valore. Un concetto di sé più chiaro, dunque, è quasi sempre accompagnato da una buona autostima. Alcuni studi hanno evidenziato come sia correlato anche ad un basso di livello della cosiddetta “ruminazione”, cioè un pensiero ciclico che si basa su di una valutazione generalmente negativa di sé stessi. La ruminazione, infatti, è molto difficile da interrompere, quantomeno in via autonoma, ed è spesso alla base di depressione e disturbi d’ansia. L’autoanalisi, peraltro, può aiutare a scampare dagli effetti prodotti dal cosiddetto “effetto Barnum”. Ai fini di una migliore comprensione di quanto segue, è bene premettere che Taylor Barnum era un imprenditore circense del XIX secolo che aveva notato come le persone tendano ad accettare un’idea più facilmente quando questa coincide con le loro aspettative. Ciò detto, è noto che alcuni soggetti, per tentare di conoscere sé stessi, si affidano a tarocchi, test psicologici o similari. Non c’è nulla di pericoloso o deviante in tutto ciò, finché il fenomeno resti circoscritto ad una sana curiosità. Tuttavia, quando i soggetti con poca consapevolezza di sé si affidano a simili strumenti, di frequente accade che arrivino a credere fermamente in tutto quanto emerso e, cioè, in tutto ciò che vorrebbero sentirsi dire. Diventano, così, in maniera ignara estremamente manipolabili e sono esposti a pericolose conseguenze, sotto il profilo psicologico, relazionale e persino economico.

Le fonti sono liberamente consultabili:

https://www.studiopsicologiabenessere.it/capire-se-stessi/

http://www.centroascoltopsicologico.it/2019/03/12/autoanalisi-metodo-per-cura-di-se/

https://www.treccani.it/vocabolario/autoanalisi/


A cura di Rebecca Scaglia

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