A
volte ci piace fantasticare di vivere in un piccolo borgo, senza
stress, immersi nella natura, ma poi inevitabilmente veniamo
risucchiati dalla città e dal suo caos quotidiano che può rendere
la nostra vita davvero stressante.
I
piccoli borghi rimangono luoghi affascinanti e sono adatti per tutti
coloro che vogliono ricaricarsi di energia positiva e di natura, per
chiunque voglia riappropriarsi di spazi silenziosi dedicati alla cura
di sé, alla meditazione.
I
piccoli borghi sono luoghi in cui ammirare la natura, riscoprire
ritmi di vita più lenti e imparare il vero rispetto per l’ambiente; questo rispetto passa da gesti semplici che, se ci impegniamo, possiamo fare nostri
anche in città. Scambiare quattro chiacchiere e ritrovarsi con le
persone care è uno dei piccoli piaceri della vita che abbiamo perso
per la fretta, per i troppi impegni di lavoro o di studio, per la
vita frenetica che impedisce di fermarsi un attimo e tirare il fiato.
Nei piccoli borghi si recupera un po’ di quella dimensione umana e calma che a forza di perderci nella vita cittadina non conosciamo quasi più. Passare un po’ di tempo a contatto con i propri pensieri, le proprie sensazioni e goderle pienamente è un lusso che si è ormai perso ma che nei piccoli borghi ancora sopravvive, seppur in tono minore rispetto al passato.
Per
vivere nella natura e riscoprire veramente il senso della calma e
della tranquillità i piccoli borghi sono l’ideale.
Ma
questi borghi incantati corrono un grave pericolo di spopolamento.
Secondo
la ricerca
sul disagio insediativo,
presentata da
Legambiente
e
Unioncamere,
“ci
sono
ben 2.666 paesi in una situazione difficile dal punto di vista
demografico ed economico; un quarto della superficie italiana rischia
di rimanere fuori da opportunità di sviluppo. Piccoli borghi
silenziosi che risalgono dal dimenticatoio in occasione di
catastrofi, come il terremoto del 2016 in Centro Italia o la recente
emergenza sanitaria legata al virus,
o quando la politica decide di ricordarsi di loro, principalmente in
occasione di progetti calati dall’alto che consentono di
distribuire, canalizzandole, risorse pubbliche”.
Luoghi
belli ma lontani dalla città, senza negozi, senza servizi essenziali
che permettano di condurre una vita dignitosa, ecco che questi
territori vengono abbandonati. Chi cerca lavoro si sposta in città
per avere più possibilità di essere assunto, chi studia è
costretto a stare in città dove ci sono scuole e università e alla
fine i piccoli borghi perdono di importanza e piano piano vengono
lasciati per sempre dai loro abitanti e diventano luoghi privi di
vita.
In
molti borghi la totale mancanza di scuole, di opportunità di lavoro,
di luoghi di aggregazione e socializzazione fa scappare i giovani e
li porta a scegliere la città come luogo in cui vivere, più comoda
e più versatile, con opportunità di incontro. Tanti sono i borghi
rimasti senza locali, senza negozi, perché i giovani che potevano
gestirli sono andati stabilmente a vivere in città.
Ma
a volte è anche la città che avanza, con i suoi quartieri
periferici che insediano la pace e la tranquillità tipiche dei
piccoli borghi e li rendono insicuri, a rischio di delinquenza, a
rischio di assorbire tutti quei problemi delle grandi metropoli da
cui erano immuni.
In
conclusione, bisognerebbe ascoltare di più gli abitanti dei piccoli
centri, essere più vicini alle loro esigenze, essere più attenti ai
loro bisogni. Per far venire ai giovani la voglia di rimanere in
questi luoghi incantati bisogna dare loro opportunità di studio e
lavoro, una rete Internet efficiente e poco costosa, servizi di
trasporto puntuali e attive in molteplici orari; insomma, servono i servizi basilari, perché non possiamo dire ai giovani di amare il loro paese ma poi
costringerli a fare chilometri in macchina per fare la spesa.
Valeria Fraquelli
Sono una ragazza di trenta anni con Laurea triennale in Studi Internazionali e Laurea magistrale in Scienze del governo e dell'amministrazione.
Ho fatto anche vari corsi post Laurea perchè non si finisce mai di imparare e io personalmente credo che rimanere sempre informati sia un dovere e un diritto per capire meglio come funziona il mondo che ci circonda.
Adoro l'arte e la cultura e mi piace molto girare per mostre e musei. Mi piace anche viaggiare, il mondo è grande e tutto da scoprire con altre culture e altre tradizioni interessanti ed affascinanti.