Las tomas de tierras in Argentina

  Articoli (Articles)
  Redazione
  20 maggio 2021
  4 minuti, 52 secondi

Il termine tomas de tierras indica l’usurpazione di terre private e in Argentina è un reato punibile con la reclusione fino a tre anni. È una problematica comune in Argentina, così come in altri stati come il Cile, e deriva anche dalla povertà dilagante. Gruppi di centinaia di persone ridotte in totale povertà occupano terreni privati, enormi distese di terra incolta, e vi si stabiliscono costruendo catapecchie in latta o usando materiale raccattato in giro. Naturalmente queste persone vivono in condizioni pessime a causa della mancanza dei servizi basilari, come l’acqua, il sistema fognario, l’elettricità, il gas. Allo stesso tempo, i privati rivendicano le terre usurpate. Così il governo si trova tra due fuochi: i poveri e i grandi proprietari terrieri. Il problema in passato veniva solitamente risolto attraverso la costruzione di case popolari che lo stato concedeva alla popolazione non abbiente in cambio di una cifra di locazione simbolica o tramite altre facilitazioni. Tuttavia, in questi ultimi anni, c’è stato un aumento della popolazione e una riduzione nella costruzione di case popolari. Con la pandemia il problema è peggiorato.

Nella provincia di Guernica, a luglio 2020, ha avuto luogo una delle tomas de tierras più importanti, durante la quale circa 2500 famiglie hanno occupato terreni privati. La giustizia ha poi disposto lo sgombero delle terre a settembre dello stesso anno. Alcune organizzazioni che si occupano della difesa dei diritti umani e la Defensoria del Pueblo hanno tentato una mediazione tra popolazione povera e proprietari terrieri per trovare un accordo che soddisfacesse tutti (i). Quando è stato predisposto lo sgombero dei terreni a Guernica, la polizia è entrata nei campi e ha distrutto le catapecchie costruite dagli occupanti. Subito dopo si è verificato uno scontro violento tra occupanti e forze di polizia. Molti di coloro che si erano stabiliti nei terreni privati a Guernica avevano perso il lavoro a causa delle misure adottate per contrastare la pandemia .

Il 40,9% dei 44 milioni di abitanti che popolano l’Argentina è ridotto in povertà, ma le occupazioni sembrano essere più numerose nella provincia di Buenos Aires poiché è la più ricca, ma anche quella che presenta un gap più netto tra popolazione abbiente e indigente (ii). I terreni occupati appartengono spesso a grandi imprese che operano nel settore immobiliare. Una tra le imprese che più fanno pressione per ottenere lo sgombero dei terreni è El Bellaco SA. Pare che l’impresa sia in debito di un milione di pesos con il fisco (iii) e che abbia smesso di pagare le imposte sugli immobili nel 2018 (iv).

I privati si dicono preoccupati dall’assenza di azione da parte del governo e credono che le tomas siano organizzate da gruppi criminali che approfittano della necessità della popolazione più povera di avere un tetto sulla testa e un posto dove dormire. Così aveva detto anche il Ministro della Sicurezza della Provincia di Buenos Aires Sergio Berni. Secondo questa visione, organizzazioni sociali, funzionari pubblici e mafie locali sfruttano la popolazione non abbiente, vendendo appezzamenti di terreno alle persone bisognose, creando poi la necessità da parte del governo di agire nel settore dell’edilizia urbana per costruire case popolari (v).

Anche la chiesa cattolica argentina si è pronunciata in merito alle tomas de tierra, dichiarandosi contraria a tale pratica, in quanto promotrice di una rete clientelare che sfrutta i più deboli, e chiedendo l’intervento immediato da parte del governo affinché assicuri a tutti l’accesso all’alloggio e a un lavoro degno (vi).

Secondo la testata giornalistica Infobae, a novembre del 2020 le tomas di terre private erano circa 97 soltanto nella provincia di Buenos Aires con quasi mille ettari di terreno occupato. Alcune tomas sono state smantellate, altre invece sono in corso di risoluzione e si cerca una mediazione tra le parti. Tra l’altro, questi dati corrispondono, riferisce Infobae, soltanto ai terreni usurpati per cui è stato aperto un caso giudiziario in tribunale. 39 di queste tomas sono cominciate già alla fine del 2019. Le altre 58 tomas non sono state ancora risolte dopo più di un anno dal momento in cui sono cominciate. Intanto, anche le tomas che non sono ancora arrivate in tribunale sono spesso caratterizzate da problemi relativi alla sicurezza, poiché spesso si verificano scontri tra fazioni opposte. A volte, infatti, gli abitanti dei terreni adiacenti a quelli occupati, decidono di farsi giustizia da sé cercando di allontanare la popolazione povera dai terreni limitrofi di propria iniziativa. Questo genera la reazione degli occupanti e l’intervento delle forze dell’ordine. Per questi motivi il governo si sta mobilitando per conoscere in modo più accurato una situazione che altrimenti rischia di sfuggire di mano. Ad esempio, attualmente il Ministero dello Sviluppo della Comunità sta lavorando per redigere dei registri contenenti tutte le tomas de tierras, incluse quelle non ancora denunciate in tribunale (vii).

Le tomas de tierras rappresentano una delle grandi sfide che il governo di Alberto Fernández è chiamato a fronteggiare nello scenario complesso della pandemia. Da un lato è difficile pensare che si possa arrivare a una soluzione del problema in breve tempo, dato che l’Argentina sta attraversando una grave crisi economica, peggiorata dalla presenza del Covid-19. Dall’altro il governo Fernández è stato in grado di realizzare la legalizzazione dell’aborto che rappresenta un grande passo avanti nel campo della tutela dei diritti delle donne. Per questo motivo si potrebbe pensare che l’attuale governo riuscirà anche ad affrontare la problematica delle tomas e della povertà effettuando le scelte migliori per contrastare la crisi economica e la pandemia.




i

https://cnnespanol.cnn.com/video/toma-ilegal-tierras-provincia-buenos-aires-pkg-ignacio-grimaldi-perspectivas-buenos-aires/

ii

https://www.france24.com/es/minuto-a-minuto/20201029-violento-desalojo-en-principal-toma-de-tierras-en-argentina

iii

https://www.washingtonpost.com/es/post-opinion/2020/09/28/en-argentina-el-derecho-penal-no-puede-ser-la-respuesta-al-conflicto-de-las-tomas-de-tierras/

iv

https://revistacrisis.com.ar/notas/el-conflicto-por-la-tierra-en-guernica

v

https://www.aa.com.tr/es/mundo/lo-que-hay-detr%C3%A1s-del-creciente-fen%C3%B3meno-de-la-usurpaci%C3%B3n-de-tierras-en-argentina/1969330

vi

https://www.telam.com.ar/notas/202010/530004-conferencia-episcopal-argentina-sostuvo-que-la-iglesia-catolica-no-avala-las-tomas-de-tierra.html

vii

https://www.infobae.com/politica/2020/11/14/el-mapa-de-las-tomas-de-tierras-en-la-provincia-de-buenos-aires-97-usurpaciones-y-casi-mil-hectareas-ocupadas-en-25-municipios/


Foto di Juan Pablo Mascanfroni su Unsplash


a cura di Ginevra Ricca 

Condividi il post

L'Autore

Redazione

Categorie

Tag

Argentina