Intelligenza Artificiale e Robotica

Uno sviluppo inarrestabile

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  Redazione
  21 giugno 2019
  3 minuti, 23 secondi

Proprio come avevamo anticipato la scorsa settimana, oggi andremo a parlare dell’Intelligenza Artificiale e la sua possibile applicazione nel campo della robotica. Abbiamo visto, nel corso delle varie settimane e della varie pubblicazioni, quanto il mondo dell’AI sia ricco di possibilità ed opportunità per numerosi settori, che possono spaziare da quelli lavorativi e imprenditoriali a quelli medici o di ricerca.

Per quanto riguarda lo specifico ambito della robotica, l’introduzione dell'Intelligenza Artificiale avviene specialmente nel settore della robotica industriale e ha uno scopo ben preciso, ovvero quello di affinare e migliorare l’autonomia nei processi di automazione.

La possibilità di avere a disposizione, all’interno della realtà lavorativa, una serie di robot maggiormente autonomi è una risorsa importante, nel momento in cui queste macchine, grazie all’apporto fondamentale dell’intelligenza artificiale, sono in grado di adeguare il loro comportamento all’ambiente circostante e alla mansione che sono destinate a svolgere - riuscendo così a far fronte anche a situazioni inattese (o non inizialmente previste) per le quali non erano state programmate. L’AI rende dunque possibile una sorta di apprendimento da parte dei robot, che avviene attraverso l’esperienza e l’interazione con il mondo esterno.

Un esempio di questa tipologia di robot è riscontrabile nella robotica logistica, un settore in cui è sempre più frequente l’utilizzo di “robot intelligenti”; tutto ciò è dimostrato anche da uno studio effettuato dalla DHL Trend Research, che dimostra come sempre più macchine vengono utilizzate per coadiuvare il lavoro umano in determinate operazioni. Nel medesimo studio, l'azienda tedesca sottolinea che, perché un robot si dimostri utile in ambito logistico, è necessario che questo sia dotato di una certa complessità, in quanto deve dimostrarsi in grado di vedere e individuare oggetti, afferrarli, muoversi per trasportarli da un luogo all'altro, e avere una mente capace di coordinare tutte le predette operazioni.

Un altro settore particolare da analizzare è quello della robotica di servizio; si tratta di un mercato in continua evoluzione e che rappresenta uno dei più interessanti trend tecnologici emergenti. Per definire in maniera chiara un robot di servizio, ci rifacciamo alla definizione fornita dall’International Federation of Robotics, che lo descrive come “un robot che opera in maniera autonoma o semi-autonoma per compiere servizi utili al benessere degli esseri umani, escludendo l’ambito manifatturiero”.

I settori applicativi sono vari: dall’ambito professionale, come ad esempio robot che operano in ambienti naturali per eseguire operazioni di salvataggio, a quello domestico, dove ad esempio i robot possono affiancare gli anziani ed aiutarli in alcune attività quotidiane. Ed è specialmente in tale ambito che gli sviluppi dell’Intelligenza Artificiale giocano un ruolo decisivo, soprattutto se consideriamo che i robot entrano all’interno della nostra vita quotidiana; pertanto, questi devono essere in grado di interagire con le persone e di saper gestire al meglio tutte le situazioni.

Infatti, nell’ambito dello studio sulle interazioni uomo-robot, l’Istituto Italiano di Tecnologia ha dato vita al progetto iCub, un robot progettato appositamente per supportare la ricerca nel campo dell’AI. Si tratta di un robot che è capace di imparare dall'esperienza e attraverso il quale è possibile studiare come realizzare sistemi capaci di comunicare e interagire con le persone nel modo più naturale possibile. Tra le varie funzioni, iCub è in grado di camminare, sedersi, manipolare gli oggetti e, soprattutto, presenta un ottimo approccio empatico con la figura umana.

L’impiego dell’AI nel campo della robotica è dunque una svolta fondamentale nella nostra società e potrebbe rappresentare la prossima realtà in grado di cambiare le nostre vite.

E se già nel 2007, in un articolo intitolato “A robot in every home”, il fondatore di Microsoft, Bill Gates, aveva ipotizzato che entro il 2035 macchine intelligenti avrebbero affiancato l’uomo nella vita domestica, la nuova prospettiva da tenere in considerazione è quella di avere dei robot intelligenti che possano affiancare ed aiutare l’uomo in ogni sua attività.

A cura di Matteo Bergamini

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