Il pomodoro: l'alimento principe della cucina Italiana ha origini straniere

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  Redazione
  10 luglio 2019
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La pizza, la pasta al ragù, l’insalata caprese… tutti piatti della nostra tradizione che, per essere preparati, necessitano del pomodoro. Questo alimento, tanto utilizzato nella cucina Italiana, ha in realtà origini straniere. Proseguiamo dunque il nostro viaggio in Sudamerica parlando del pomodoro.

Il “re degli ortaggi” è originario del Perù, ma anche del Messico. Lì era coltivato dagli Atzechi e dagli Inca, che lo consumavano molto spesso. In particolare, pare siano stati proprio gli Atzechi ad inventare la famosa salsa di pomodoro. Queste popolazioni chiamavo il pomodoro xitomatl, da cui deriva il termine inglese tomato.

Il pomodoro giunse in Europa nel 1540, grazie al conquistatore spagnolo Hernàn Cortès. Inizialmente si pensava che fosse un frutto velenoso e venne per lo più utilizzato come pianta ornamentale. Ben presto, però, gli Europei si ricredettero. Tra loro, il Re Sole in particolare fu un grande promotore del consumo alimentare di pomodoro, a suo parere un alimento prelibato, che iniziò a far coltivare nella Reggia di Versailles. Il pomodoro si diffuse così in tutta l’Europa, soprattutto grazie alle proprietà afrodisiache che gli vennero attribuite. Fu il Dottor Pietro Andrea Mattioli, noto botanico del ‘500, a denominarlo mela aurea, poi divenuto pomo d’oro in italiano.

Per quanto riguarda gli aspetti nutrizionali, le parti verdi della pianta di pomodoro sono tossiche poiché contengono solanina, un alcaloide difficilmente eliminabile anche con i processi di cottura. Per questo motivo, il fusto e le foglie non vengono utilizzati a scopo alimentare. Anche il pomodoro contiene solanina, ma in quantità molto basse. Essa è elevata nel frutto completamente immaturo. Il pomodoro verde utilizzato per le insalate, invece, si trova già all’inizio della fase di maturazione e contiene quindi una quantità di solanina decisamente inferiore.

Il pomodoro è un’ottima fonte di licopene, un antiossidante che, in un contesto di sana alimentazione, può contribuire alla prevenzione di numerose patologie. Il suo assorbimento è scarso se il pomodoro viene assunto fresco, mentre aumenta in passate e concentrati di pomodoro per via dei trattamenti a cui vengono sottoposti. Il licopene, inoltre, per via della sua natura liposolubile, è molto affine ai grassi (l’olio, per esempio), motivo per cui il suo assorbimento è facilitato dal consumo di sugo al pomodoro, preparato appunto con l’olio.

A cura di Francesca Locatelli

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