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Il Corpo che Diviene Terreno di Guerra

Lo stupro come arma di guerra

2008. Lo stupro e altre forme di violenza sessuale vengono finalmente dichiarate essere, non solo un crimine di guerra, ma anche un crimine contro l’umanita’ dal Consiglio di Sicurezza dell’Onu.

2022. Ucraina, Irpin. Una bambina di 9 anni e’ stata stuprata da undici soldati russi che le hanno successivamente inciso una “Z” sul petto e uccisa.

La foto di Mikhail Palinchak a 20 chilometri da Kyiv che ritrae i corpi parzialmente bruciati di tre donne completamente nude, e quello di un uomo sotto una coperta è nient’altro che una ulteriore cruda testimonianza di vulnerabilità assoluta.

Questo crimine intollerabile che è la violenza sessuale al fine di impaurire, umiliare, terrorizzare, viene utilizzata anche come strumento nel cercare di affermare la supremazia di una nazione su un’altra. In alcuni casi, lo stupro di bambine e donne non è solo un effetto della guerra ma rappresenta una vera e propria strategia militare per perseguire specifici obbiettivi. Infatti, numerosi sono i casi in cui sono gli stessi comandanti delle truppe a consentire lo stupro come forma di ricompensa. Spesso durante la guerra, la violenza sessuale è esercitata in pubblico ed è spesso caratterizzata da stupri di gruppo e attacchi con oggetti e armi che vengono inseriti nella vagina o nell’ano delle vittime.

Più in generale, in tutto il mondo, la violenza sessuale è regolarmente diretta contro le donne durante situazioni di conflitto armato. Questa violenza può assumere forme specifiche di genere, come la tortura e mutilazione sessuale, la gravidanza forzata, lo stupro o la schiavitù sessuale. Oltre al pericolo alla vita intrinseco che la guerra comporta, essere femmina è un fattore aggiuntivo di rischio; le donne e le ragazze sono spesso oggetto di abusi sessuali sulla base del loro genere, a prescindere dall'età, etnia o appartenenza politica.

Quello che sta succedendo ora in Ucraina è infatti sicuramente l'esempio più recente di questi episodi, ma non è l’unico. Basti pensare al conflitto in Siria, o al genocidio in Rwanda, quando nel 1994 le donne erano soggette a violenza sessuale su vasta scala da parte dei gruppi di milizie Hutu noti anche come Interahamwe, da altri civili, dalla Guarda Presidenziale e da soldati delle forza armate ruandesi - Forces Armées Rwandaises, FAR. Gli stessi leader politici e militari - tanto a livello nazionale che locale - hanno incoraggiato sia le uccisioni che le violenze sessuali per promuovere l’obbiettivo politico della distruzione dei Tutsi come gruppo. Lo stupro nel conflitto etnico è infatti spesso concepito come strumento per perpetuare da parte degli aggressori il loro controllo sociale, ridisegnando le barriere etniche.

Le testimonianze dei sopravvissuti confermano che lo stupro era estremamente diffuso e che migliaia di donne sono state violentate individualmente, stuprate in gruppo, violentate con oggetti come bastoni affilati o canne di fucile, tenute in schiavitù sessuale - collettivamente o attraverso il "matrimonio" forzato o mutilate sessualmente. Questi crimini facevano spesso parte di un modello in cui le donne tutsi venivano violentate dopo aver assistito alle torture e alle uccisioni dei loro parenti e alla distruzione e al saccheggio delle loro case. Secondo i testimoni, molte donne sono state uccise subito dopo essere state violentate. A volte gli stupri erano seguiti da mutilazioni sessuali, inclusa la mutilazione della vagina e dell'area pelvica con machete, coltelli, bastoni, acqua bollente e, in un caso, acido. Le mutilazioni includono: taglio di labbra e orecchie, accecamento delle vittime in modo che non possano identificare i loro aggressori, amputazioni di arti e mutilazioni dei genitali. Le vittime spesso chiedono la morte per lo stupro, i resoconti delle brutali uccisioni e delle mutilazioni raccontano storie di atroci sofferenze prima che la vittima venga uccisa. Atti raccapriccianti vengono spesso commessi davanti ai membri della famiglia, come le torture e le mutilazioni a cui una madre sopravvissuta ha assistito.

Dal 2008, lo stupro come arma di guerra e più in generale la violenza sessuale legata al conflitto è definita come crimine di guerra e contro l’umanità. Inoltre, quando è finalizzata alla distruzione di una popolazione sviluppandosi in violenza sessuale sistematica e strutturale, come nel in Rwanda nel 1994, allora equivale a genocidio.

La violenza e la brutalità dell'uso dello stupro come arma di guerra non si limitano allo stupro stesso. Le sopravvissute affrontano tormenti emotivi, danni psicologici, lesioni fisiche, malattie, ostracismo sociale e molte altre conseguenze che possono devastare le loro vite. A questo si aggiunge anche uno degli esiti più complessi che è quello delle gravidanze di guerra per stupro. Il feto che vive dentro la donna, o il bambino stesso, è il ricordo vivente dell'orrore che lei ha ha sofferto, come una ferita che continua a crescere dentro di sè.

In Ucraina, essendo particolarmente difficile comprendere la magnitudine di questo fenomeno, le indagini sono ancora in corso. Numerose sono le bambine e donne che stanno testimoniando di fronte a polizia, media e organizzazioni di difesa dei diritti umani le atrocità subite per mano dei soldati russi. Stupri di gruppo, stupri commessi di fronte ai bambini o addirittura stupri di minori commessi di fronte alle madri degli stessi. Questo è quello che succede quando durante un conflitto anche il corpo, specialmente quello femminile, che sia di donne o bambine, diviene terreno di guerra con conseguenze distruttive a lungo termine tanto a livello della singola persona che della società stessa. 

https://www.mukwegefoundation.org/the-problem/rape-as-a-weapon-of-war/

https://www.theguardian.com/world/2022/apr/03/all-wars-are-like-this-used-as-a-weapon-of-war-in-ukraine

https://www.ilgiornale.it/news/mondo/stupro-e-z-sulla-pancia-lorrore-sulla-bimba-9-anni-2025032.html

https://www.ilmessaggero.it/mondo/ucraina_violenza_civili_bambina_violantata_11_soldati_z_schiena-6611945.html

https://www.peacewomen.org/sites/default/files/vaw_rapeasaweaponofwar_stopmodernslavery_may2008_0.pdf

http://news.bbc.co.uk/1/hi/4078677.stm

https://www.hrw.org/reports/1996/Rwanda.htm

https://www.pexels.com/photo/w... 

https://www.pexels.com/photo/b...


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  • L'Autore

    Caterina Rossi

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Dal Mondo Europa Temi Diritti Umani Società Agenda 2030 Pace, giustizia e istituzioni solide


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stupro violenza sessuale Ucraina guerra mutilazionefemminile

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