Il 25 novembre si tinge di rosso

La Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne

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  Giulia Pavan
  25 novembre 2021
  4 minuti, 27 secondi

La Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne è una ricorrenza istituita dall’Assemblea delle Nazioni Unite attraverso la risoluzione numero 54/134 del 17 dicembre 1999. Tale Assemblea ha invitato i governi e le organizzazioni internazionali a pianificare, ogni 25 novembre, attività volte a sensibilizzare l’opinione pubblica sul problema della violenza contro le donne.

La storia

Il 25 novembre del 1960 tre sorelle furono uccise su commissione del dittatore Rafael Leónidas Trujillo a Santo Domingo, nella Repubblica Dominicana. Dopo essere state fermate per strada mentre si stavano recando in carcere a far visita ai mariti, furono picchiate, stuprate, strangolate e gettate in un burrone dai loro carnefici. Si tentò di far passare l’accaduto per un incidente, ma all’opinione pubblica fu subito chiaro che le tre donne erano state assassinate. Patria, Minerva e María Teresa Mirabal erano conosciute come attiviste politiche del gruppo clandestino “Movimento 14 giugno”, il quale condannava le atrocità perpetrate dal regime di Trujillo.

Vent’anni dopo la morte delle sorelle Mirabal, nel 1981 a Bogotá, in Colombia, si tenne il primo convegno femminista. In quell’occasione, si decise la data del 25 novembre per celebrare la Giornata contro la violenza maschile sulle donne, ricordando l’assassinio e lo stupro delle tre giovani attiviste politiche, la cui morte simboleggia le centinaia di vittime che ogni giorno, in tutto il mondo, subiscono le conseguenze della violenza maschilista.

In seguito, nel 1991, il Center for Women’s Global Leadership (CWGL) avviò la campagna dei 16 giorni di attivismo contro la violenza di genere, che si tiene ancora oggi dal 25 novembre fino al 10 dicembre, la Giornata internazionale dei diritti umani. Nel 1993, l’Assemblea generale delle Nazioni Unite approvò la dichiarazione per l’eliminazione della violenza contro le donne, e con la risoluzione numero 54/134 del 17 dicembre 1999 venne ufficializzata come data proprio il 25 novembre. Ogni anno in questa data molti Paesi celebrano questa Giornata esibendo il colore rosso su monumenti, edifici o installazioni temporanee.

Definizioni

Per violenza contro le donne ci si riferisce a un tipo di violenza diretta verso le donne in diverse forme, ed è ritenuta una violazione dei diritti umani. I tipi di violenza perpetrata includono la violenza fisica, psicologica, sessuale, economica e lo stalking. Molto spesso, il termine usato per definire la violenza degli uomini contro le donne è violenza di genere, poiché fondata sulla differenza di genere tra uomo e donna.

La dichiarazione delle Nazioni Unite sull’eliminazione della violenza contro le donne definisce la violenza contro le donne come “qualsiasi atto di violenza di genere che provoca o possa provocare danni fisici, sessuali o psicologici alle donne, incluse le minacce di tali atti, la coercizione o la privazione arbitraria della libertà, sia che si verifichi nella vita pubblica o privata”. Con tale definizione si identificano le diverse forme di violenza contro le donne: la violenza inflitta dai partner e non, le pratiche tradizionali dannose, il femminicidio, le molestie sessuali e le violenze nei luoghi di lavoro.

In ambito europeo, la Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza, la cosiddetta Convenzione di Istanbul (2011), definisce la violenza di genere come “qualsiasi violenza diretta contro una donna in quanto tale, o che colpisce le donne in modo sproporzionato”. L’elemento principale di novità della Convenzione è il riconoscimento della violenza sulle donne come forma di violazione dei diritti umani e di discriminazione.

I numeri in Italia

Ciò che preoccupa di più è che, nel mondo, la violenza contro le donne interessa 1 donna su 3. In Italia, i dati Istat mostrano che il 31,5% delle donne ha subito nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale, esercitata da partner o ex partner, parenti o amici. Secondo il rapporto Istat 2019 sulle donne vittime di omicidi, delle 111 donne uccise nel 2019, l’88,3% è stata uccisa da una persona conosciuta: il 49,5% dei casi dal partner attuale, l’11,7% dal partner precedente, nel 22,5% dei casi da un familiare e, infine, nel 4,5% dei casi da un’altra persona che conosceva (amici, colleghi, ecc...).

Per l’anno 2020, i dati indicano un aumento del numero delle vittime di sesso femminile, dovuto alla crescita degli omicidi delle donne nel mese di gennaio 2020. Le chiamate al 1522 – il numero di pubblica utilità contro la violenza e lo stalking – sono aumentate del 79,5% rispetto al 2019. Questo boom di chiamate si è registrato da fine marzo 2020, in piena emergenza Covid-19, con picchi ad aprile e a maggio.

Nel 2021 gli omicidi sono diminuiti leggermente del 2%, sebbene questo trend decrescente non includa la violenza sulla donne, in quanto le vittime di genere femminile sono aumentate infatti del 6%. Inoltre, gli omicidi avvenuti in ambito familiare/affettivo sono aumentati, così come le vittime di partner o ex partner.

Questi dati preoccupano notevolmente le autorità e la comunità femminile italiana.

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L'Autore

Giulia Pavan

Categorie

Società

Tag

Diritti delle donne