Green Deal Europeo

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  Redazione
  15 febbraio 2020
  3 minuti, 48 secondi

Il Green Deal europeo è la nostra nuova strategia per la crescita. Ci consentirà di ridurre le emissioni e di creare posti di lavoro.” Ursula von der Leyen.

La nuova Commissione europea ha presentato l'11 dicembre 2019 il "Green Deal Europeo" che, insieme alla Strategia di Lungo Periodo al 2050 da approvare nei prossimi mesi, dovrebbe porre l'Unione Europea in rotta verso una completa decarbonizzazione. È un'azione coordinata su più fronti, che prevede impegni sia a livello europeo che nazionale, e che sarà sostenuta da un vasto piano di investimenti.

In realtà vi è un rapporto delle Nazioni Unite che, già nel 2009, chiedeva un “Global Green New Deal”. Sono stati i democratici americani nel febbraio 2019 i primi a presentare al Congresso un "piano" di riforme economiche, basato sul rapporto dell'ente consultivo delle Nazioni Unite Intergovernmental panel on climate change, dove vengono analizzate le possibili conseguenze di un aumento delle temperature globali di 1,5 gradi. Pur arenatosi in Senato ad opera dei repubblicani, una volta presentato negli Stati Uniti, il Green New Deal ha fatto il giro del mondo fino a giungere al Green Deal Europeo. Gli europei desiderano un'azione concreta in materia di cambiamenti climatici e vogliono che sia l'Europa a indicare il cammino da seguire. Diventare il primo continente a impatto climatico zero costituisce contemporaneamente la sfida e l'opportunità più grandi del nostro tempo.

Il "Green New Deal" definisce indubbiamente un grande piano europeo per affrontare i cambiamenti climatici. Gli obiettivi da raggiungere entro il 2030 sono:

- Una riduzione minima del 40% delle emissioni di gas serra rispetto ai livelli del 1990, almeno il 32% di quota di energie rinnovabili nel consumo finale di energia e almeno il 32,5% di risparmio energetico.

- L'Europa dovrà indirizzare l'1-2% del PIL verso l'economia verde, comprese le nuove infrastrutture, gli appalti pubblici, Ricerca&Sviluppo, la trasformazione industriale e altre esigenze.

- La Commissione Europea stima che gli investimenti aggiuntivi necessari per raggiungere l'obiettivo climatico dell'UE per il 2030 ammontano a 260 miliardi di euro all'anno e propone di dedicarvi 45 miliardi di euro all'anno dal 2021 al 2027.

Il piano di investimenti del Green Deal europeo mobiliterà i fondi dell'UE e creerà un contesto in grado di agevolare e stimolare gli investimenti pubblici e privati necessari ai fini della transizione verso un'economia climaticamente neutra, verde, competitiva e inclusiva. Il piano si articola in tre dimensioni:


1. Mobilitare almeno 1 000 miliardi di euro di investimenti sostenibili nei prossimi dieci anni. Il bilancio dell'UE destinerà all'azione per il clima e l'ambiente una quota di spesa pubblica senza precedenti, attirando i fondi privati; in questo contesto la Banca europea per gli investimenti svolgerà un ruolo di primo piano;
2. Prevedere incentivi per sbloccare e riorientare gli investimenti pubblici e privati. L'UE fornirà strumenti utili agli investitori, facendo della finanza sostenibile un pilastro del sistema finanziario. Agevolerà inoltre gli investimenti sostenibili da parte delle autorità pubbliche incoraggiando pratiche di bilancio e appalti verdi, nonché mettendo a punto soluzioni volte a semplificare le procedure di approvazione degli aiuti di Stato nelle regioni interessate dalla transizione giusta;
3. La Commissione fornirà sostegno alle autorità pubbliche e ai promotori in fase di pianificazione, elaborazione e attuazione dei progetti sostenibili.

L’obiettivo principale è quello di fare la propria parte per limitare l’aumento del riscaldamento globale che, secondo le stime del Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico (IPCC) dell’ONU, deve rimanere entro gli 1,5 °C rispetto all’epoca pre-industriale per non causare danni enormi al pianeta e quindi alla specie umana. Per rispettare questo limite, stabilito dagli Accordi di Parigi del 2015, l’Unione Europea si è impegnata ad azzerare le proprie emissioni inquinanti nette entro il 2050, e a rispettare obiettivi intermedi per il 2030 e il 2040.

A tal proposito, martedì 14 gennaio gli eurodeputati saranno chiamati ad esaminare alcune proposte per incentivare l'UE a ridurre le emissioni di carbonio. Data da segnarsi è quella di mercoledì 15 gennaio, quando sarà esaminato il piano per il clima della Von der Leyen e sarà votata la risoluzione che impegna l'UE a raggiungere la neutralità climatica entro il 2050 ed aggiusta gli obiettivi di riduzione delle emissioni entro il 2030, prima della conferenza sul clima di dicembre 2020 a Glasgow.

A cura di Giada Pagnoni

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