Framing The World, Numero LXVIII

Le dinamiche della realtà internazionale

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  Redazione
  27 settembre 2021
  39 minuti, 11 secondi

Nel nuovo numero di Framing the World descriviamo in primis gli ultimi avvenimenti in Mali, Libia, Afghanistan e Somalia. Dedichiamo particolare attenzione alle forti tensioni emerse nel Mar Cinese Meridionale a seguito della stipulazione dell’ANKUS e della reazione cinese. Rimanendo in Cina, ci occupiamo del caso Evergrande e delle ripercussioni che potrebbe avere sui mercati finanziari; sempre in tema economico, inoltre, diamo rilevanza all’aumento dei prezzi delle risorse energetiche, soprattutto del gas. Ci spostiamo poi in America Latina con uno sguardo sulla crisi migratoria al confine tra Colombia e Panama e terminiamo il nostro giro del mondo in Europa, con i preparativi elettorali della Germania post-Merkel e con la riconferma nella Federazione Russa del partito Russia Unita.

Tutto questo e molto altro nel 68° numero di Framing the World!

DIRITTI UMANI

Myanmar, continuano le violenze della giunta militare. Non se ne è parlato granché, ma durante l’estate la giunta militare ha ucciso almeno 75 bambini di età compresa tra 14 mesi e 17 anni, colpiti da veicoli guidati dai soldati o sparati dai militari. Vi sono anche numerosi rapporti sui bambini torturati, compresi due ragazzi che erano morti di fame e sono stati trovati con le gambe bruciate con barre di ferro. Anche i diritti civili e politici in Myanmar sono stati sistematicamente distrutti dalla giunta. È stata smantellata qualsiasi tipo di libertà di espressione, di associazione, il diritto alla privacy, l’accesso alla giustizia e la libertà di stampa. La giunta sta facendo sempre più affidamento sull’uso di punizioni collettive, compreso il rapimento dei familiari di coloro ai quali sono stati emessi mandati di cattura.

Haiti, una crisi senza precedenti. Il mese scorso, un terremoto di magnitudo 7,2 ha sconvolto il Paese. Pochi giorni dopo l’evento sismico, la tempesta tropicale “Grace” ha amplificato la sofferenza con ulteriori danni. Volendo assicurarsi una vita migliore, migliaia di haitiani sono fuggiti in Messico con la speranza di entrare negli Stati Uniti. Sono stati accolti con una dimostrazione di forza da parte degli agenti di frontiera in Texas, con scene trasmesse in tutto il mondo di ufficiali a cavallo che respingono violentemente i migranti. Giovedì mattina, l’inviato speciale degli Stati Uniti per Haiti si è dimesso in segno di protesta per la deportazione di migranti haitiani, un processo iniziato lo scorso fine settimana, dopo che più di 13.000 migranti si erano radunati e accampati sotto un ponte.

Ginevra, Consiglio per i diritti umani: Michelle Bachelet condanna i soprusi autoritari in Bielorussia. L’alto commissario per i diritti umani delle Nazioni Unite ha sottolineato la preoccupazione per le severe restrizioni alle libertà fondamentali susseguite alla rielezione del presidente Lukashenko. Le incursioni della polizia in corso contro gruppi della società civile e media indipendenti, nonché gli arresti e i procedimenti penali per motivi politici di attivisti e giornalisti coinvolgerebbero più di 650 cittadini, che ora sono in carcere a causa delle loro opinioni. Rispondendo alle dichiarazioni al Consiglio, la Bielorussia ha affermato che il suo governo ha ristabilito l’ordine nel Paese e ha insistito sul fatto che le azioni delle autorità della Bielorussia mirano a preservare l’ordine e a proteggere i diritti di tutti i cittadini.

Edoardo Cappelli

ECONOMIA E FINANZA INTERNAZIONALE

Mercati, giorni di preoccupazioni. Le borse mondiali hanno vissuto alcune sedute molto movimentate in conseguenza delle preoccupazioni che giungono dalla Cina. A diffondere il panico e causare cali di oltre il 2% anche in Europa e Stati Uniti sono stati gli eventi legati ad Evergrande (vedi sotto), ma a diffondere una certa debolezza già nei giorni precedenti sono stati i dati dei consumi al dettaglio cinesi, ben al di sotto delle previsioni e sintomo di un rallentamento economico - dovuto anche alle recenti decisioni del governo cinese - tanto che Goldman Sachs taglia le stime di crescita del trimestre da +5.8 a +2.3%. Wall Street e l’Europa hanno però recuperato e chiuso la settimana in positivo dopo le conferme sulla solidità della ripresa provenienti dalla Federal Reserve.

Evergrande, destino appeso ad un filo. Uno dei più grandi gruppi immobiliari della Cina e il più indebitato al mondo (circa $303 miliardi) è sull’orlo del default dopo che le nuove regole imposte da Pechino alle società del settore (le “Tre Linee Rosse”) gli hanno impedito di raccogliere liquidità sui mercati finanziari. Il crollo del valore dei bond e delle azioni emesse dalla società è iniziato a maggio, ma solo lunedì scorso si è diffusa sui mercati la paura che il default si trasformi nel ‘Lehman Brothers’ cinese. Le principali banche di Wall Street fanno però notare che solo 20 miliardi di bond sono quotati in dollari, mentre i restanti 280 miliardi di debiti sono in valuta cinese, cosa che limita fortemente i rischi di contagio globale. Tuttavia, poiché l’edilizia rappresenta circa il 29% del pil cinese e poiché le nuove regole sembrano mettere fine agli anni di investimenti tumultuosi nel settore, il rischio maggiore è che la Cina già da quest’anno debba rinunciare ad un paio di punti di pil.

Energia, prezzi alle stelle. L’aumento della domanda di gas per la ripresa economica e per trend di lungo periodo (es. la dismissione delle centrali a carbone), combinata al calo dell’offerta per la chiusura dei giacimenti norvegesi per manutenzione, unita alla mancanza di vento nel Mare del Nord, hanno determinato un aumento del 100% prezzo del combustibile da aprile ad oggi. Il rally avrà pesanti ripercussioni sui prezzi dell’energia elettrica nei paesi più dipendenti dalle fonti fossili (Spagna, Italia e, dopo la chiusura delle centrali nucleari, anche Germania) e per le lavorazioni industriali che utilizzano il metano o i suoi derivati. Se i governi promettono interventi per calmierare le bollette, al momento a pagare sono settori come la produzione di fertilizzanti e di CO2 per usi industriali, che hanno sospeso la produzione in diversi impianti per via dei prezzi elevati.

GM, duro colpo all’auto elettrica. In aggiunta alle carenze di chip, GM sta affrontando un altro grave problema. La casa automobilistica ha infatti dovuto ammettere che le Chevrolet Bolt costruite dal 2016 in poi sono a rischio di incendi spontanei causati da due diversi difetti identificati nei pacchi batteria prodotti da LG. GM e la National Highway Traffic Safety Administration hanno finora riscontrato una dozzina di incendi e in attesa di completare le operazioni di richiamo e di sistemazione dei difetti, hanno comunicato ai 142,000 proprietari di parcheggiare ad almeno 15 m dagli altri veicoli, evitare spazi chiusi e non ricaricare le auto di notte. GM stima che incorrerà in costi per circa $1.8 miliardi e ha già iniziato le procedure per chiedere il risarcimento dei danni a LG.

America, si torna a viaggiare. Lunedì scorso l’amministrazione Biden ha comunicato che dal mese di novembre ai viaggiatori vaccinati sarà permesso l’ingresso negli Stati Uniti, interrompendo un travel ban durato 20 mesi. Oltre alle persone che potranno incontrare i propri cari o trascorrere le proprie vacanze negli USA, a tirare un sospiro di sollievo sono le compagnie aeree americane ed europee, che nella rotta nordatlantica hanno la loro principale fonte di profitti, sostenuta principalmente dalle prenotazioni in prima e business class fatte per viaggi di lavoro, anch’essi finalmente in ripresa. Alla notizia volano i titoli delle compagnie, più quelle europee, colpite più duramente, che quelle americane, sostenute da un mercato interno più solido: AIG +11% (+25% da metà settembre), American Airlines +7.5%, Delta ed Air France +5%, Lufthansa +4%.

Inflazione, più del previsto. Secondo un’analisi pubblicata settimana scorsa dall’OECD, l’inflazione sarà meno transitoria e più elevata del previsto, ma non ci sarebbero grossi motivi di preoccupazione. Alle spinte inflazionistiche che tutti ormai conosciamo (soprattutto stimoli governativi e intoppi nelle supply chains) bisogna ora aggiungere i costi dell’energia (vedi sopra). L’effetto complessivo determinerà un aumento dei prezzi che per i paesi del G20 sarà del 3.7% nel 2021 e del 3.9% nel 2022, rispetto alle previsioni precedenti del +3.5% e del +3.4%. L’OECD non si dice però preoccupata delle sorti delle economie più avanzate, nelle quali non dovrebbero esserci conseguenze di lungo periodo purché l’inflazione sia gestita in modo corretto, mentre non si può dire altrettanto per i paesi emergenti, dove a preoccupare è l’alto livello generale di indebitamento.

Leonardo Aldeghi



AFRICA SUB SAHARIANA

Sudan, sventato un tentativo di colpo di stato guidato da ex del regime di Bashir. Il 21 settembre scorso l’agenzia di stampa del governo sudanese ha annunciato che è stato sventato un tentativo di colpo di stato in Sudan guidato da ex del regime di Bashir. La situazione è dunque tornata sotto controllo dopo che la polizia di Khartoum ha condotto una quarantina di arresti. Il primo obiettivo dei golpisti sarebbero state le emittenti radio e televisive vicine alla capitale, nella città di Omdurman. Dietro al progetto di golpe, secondo lo stesso governo sudanese, vi sarebbero membri della “Fratellanza musulmana”, l’alleanza formata da lealisti dell’ex-Presidente Omar al Bashir guidati dal maggiore generale Abdel Baqi-Bakrawi. Si tratta dunque del secondo colpo di stato dopo quello di luglio 2019.

(Giulio Ciofini)

Etiopia, Biden autorizza ampie sanzioni con un ordine esecutivo. Il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha firmato il 17 settembre scorso un ordine esecutivo che autorizza ampie e prolungate sanzioni all’Etiopia. L’obiettivo è quello di applicare sempre più pressioni alle parti coinvolte nel nord del paese per fermare un conflitto che ormai dura da circa un anno e che negli ultimi mesi ha raggiunto livelli preoccupanti. Le sanzioni statunitensi, già cominciate nel mese scorso nei confronti del capo di stato maggiore delle forze di difesa eritree, possono aumentare il proprio raggio. Il dipartimento del Tesoro può infatti colpire più bersagli e adesso anche i dipartimenti di Stato e della Giustizia possono cominciare ad applicare sanzioni contro coloro che stanno continuando ad alimentare il conflitto.

(Giulio Ciofini)

Ghana, Accra nominata capitale mondiale del libro 2023. Il direttore generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura, Audrey Azoulay ha nominato nei giorni scorsi Accra Capitale Mondiale del Libro dell’UNESCO per il 2023 a seguito della valutazione del Comitato consultivo. L’annuncio arriva dunque tramite un comunicato Unesco. Accra ha infatti proposto al Comitato un programma mirato ai gruppi ai margini della società dove i livelli di analfabetismo sono più alti come donne, giovani, migranti e persone con disabilità. Si tratta di una serie di misure intese al rafforzamento del settore dell’educazione, dell’editoria ed altre industrie creative. Accra seguirà Guadalajara (Messico), la Capitale Mondiale del Libro 2022. Stando al comitato la capitale ghanese è stata scelta “per la forte attenzione ai giovani e al loro potenziale di contribuire alla cultura e alla ricchezza”.

(Giulio Ciofini)

Mali, verrà creato un War College. Il Consiglio Nazionale di Transizione del Mali ha approvato giovedì un disegno di legge per creare un Collegio di Guerra. Il CNT, che agisce come un'assemblea legislativa durante il periodo di transizione, ha votato per creare la scuola per rafforzare l'arsenale di sicurezza nazionale del paese, e in particolare per formare i futuri ufficiali dell'esercito maliano. Il Mali War College fornirà una formazione di alto livello per gli alti ufficiali delle forze di difesa e di sicurezza, ma anche per alcuni dirigenti civili. Sarà anche un luogo di ricerca e di studio delle strategie di difesa e di sicurezza, in collaborazione con la comunità accademica. Gli ufficiali che si diplomeranno in questo programma sono destinati ad occupare le posizioni più alte all'interno dell'esercito maliano ma anche in operazioni internazionali come, per esempio, le missioni di pace dell’ONU. Di questa scuola di guerra si parla da diversi anni, ma le autorità di transizione ne hanno fatto una priorità per ottenere maggiore autonomia e coesione. Questo perché fino ad oggi gli alti ufficiali dell'esercito venivano principalmente formati all’estero. Mentre le polemiche sull'eventuale arrivo in Mali del gruppo Wagner, a cui potrebbero essere affidate le missioni di addestramento, non si sono spente, una società francese composta da ex militari è stata chiamata a provvedere alla formazione per la futura scuola.

(Andrea Ghilardi)

Uganda, deputato dell’opposizione arrestato poco dopo essere stato rilasciato. É alquanto bizzarra la vicenda del deputato dell'opposizione ugandese Allan Ssewanyana. Il deputato era stato arrestato, insieme al collega Muhammad Ssegirinya, con l’accusa di terrorismo, omicidio e tentato omicidio, in relazione a un'ondata di uccisioni con il machete nella regione centrale dell'Uganda, Masaka, che tra luglio e agosto ha ucciso almeno 28 persone. I due sono stati rilasciati su cauzione dall'alta corte della città di Masaka. Tuttavia Ssewanyana é stato arrestato nuovamente non appena lasciata la prigione. In un video condiviso sui social media, il deputato può essere visto camminare oltre il checkpoint della struttura carceraria mentre esce. Pochi secondi dopo aver superato la barriera, un furgone bianco, che è diventato tristemente noto come un “drone”, sterza e si ferma davanti a lui, e circa sei uomini vestiti di nero lo afferrano e lo gettano dentro. I "droni" sono diventati comuni durante la stagione elettorale a gennaio, sequestrando migliaia di sostenitori dell'opposizione, alcuni dei quali non sono più stati visti. Il suo avvocato, il deputato Shamim Malende, dice di non avere informazioni su chi stia trattenendo il suo cliente e su dove si trovi.

(Andrea Ghilardi)

Mondiali di ciclismo 2025, vince il Rwanda. Il Comitato Direttivo dell’Unione Ciclistica Internazionale ha accolto la candidatura della capitale Kigali per ospitare l’edizione 2025 dei Mondiali di ciclismo su strada. Per la prima volta nella storia questa competizione andrà in scena in Africa. Dopo tanti anni di lavoro e di investimenti il Rwanda può finalmente festeggiare questo successo. La sua candidatura é stata preferita a quella del Marocco. Il presidente della UCI David Lappartientha ha così mantenuto la sua promessa di portare il mondiale nel continente Africano. Dal 2009 il Tour del Rwanda è cresciuto di livello costantemente, inoltre le infrastrutture sono all’avanguardia soprattutto nella regione dei Grandi Laghi. Le date esatte sono ancora da definire, potrebbero infatti esserci dei cambiamenti per ragioni climatiche che potrebbero portare a uno slittamento rispetto alla tradizionale collocazione di fine settembre.

(Andrea Ghilardi)

Andrea Ghilardi e Giulio Ciofini



AMERICA DEL NORD

Tennessee: sparatoria in un supermercato vicino Memphis. Nella giornata di giovedì 23 settembre, un uomo armato ha fatto irruzione nel supermercato Kroger di Collierville, cittadina di circa 50 mila abitanti a 30 km a sud di Memphis. Secondo quanto riportato ai giornalisti dal capo della polizia Dale Lane, il bilancio del tragico evento sarebbe di due morti - uno dei quali è proprio l’aggressore, che si sarebbe suicidato - e di dodici feriti. Al momento della sparatoria all’interno del supermercato vi erano decine di persone. Non è il primo caso di sparatoria in un luogo del genere: da inizio anno sono incrementati gli scontri a fuoco in queste attività, facendo registrare molte vittime in tutto il paese.

(Emanuele Volpini)

Stati Uniti: il piano di Biden per ridurre la povertà tra i bambini. L’amministrazione Biden sta effettuando una delle più grandi azioni anti-povertà che si ricordi - per lo meno nel XXI secolo. Secondo i dati registrati nell’ultimo trimestre, gli stimoli economici introdotti dal presidente a sostegno delle famiglie starebbero avendo successo. La percentuale di povertà infantile sarebbe calata dal 15.8% al 11.9% nel solo mese di luglio. Questo grazie agli incentivi di 300$ per le famiglie con figli piccoli e di 250$ per quelle con figli con più di 6 anni. Questa manovra avrebbe già ridotto di 3 milioni il numero di bambini che vivono al di sotto della soglia di povertà. Tuttavia, gli stimoli sono stati garantiti fino al 2025, e non sembra esserci per il momento la volontà di trasformare l’iniziativa in una manovra assistenziale continua.

(Emanuele Volpini)

Canada: elezioni anticipate a Trudeau. Le elezioni anticipate invocate da Justin Trudeau hanno dato ragione al premier: nella giornata di martedì 21 settembre è arrivata l’ufficialità della vittoria del Partito Liberale, ma non con maggioranza assoluta. Dopo aver scrutinato oltre il 90% dei voti, i liberali hanno ottenuto 158 seggi su 338 della Camera dei Comuni. Questo risultato implica che il nuovo governo dovrà allearsi e fare affidamento su partiti dell’opposizione. Partiti che avevano caldamente osteggiato le elezioni in una fase così delicata per il paese. Secondo i Conservatori e i Nuovi Democratici gli obiettivi primari erano e sono la ripartenza economica del paese e la sua posizione all’interno dello scacchiere internazionale. La vittoria, quindi, non è totalmente piena, e molta strada dovrà ancora fare il premier per rafforzare il suo consenso.

(Emanuele Volpini)

New York, inchiesta su Instagram: danneggia la salute mentale dei giovanissimi. Il Wall Street Journal ha pubblicato un’inchiesta basata su delle conversazioni online avvenute tra membri importanti dello staff di Facebook (il quale possiede Instagram). In queste conversazioni, i dirigenti Facebook coinvolti sembrano ammettere candidamente di essere consci che il sistema di annientamento della privacy, insieme al fatto che la piattaforma social favorisca la messa in mostra di uno stile di vita impeccabile, porti problemi di autostima e casi di disagi psicologici o di depressione, soprattutto nei più giovani. Alcuni di loro avrebbero persino affermato che “la competitività tra le foto pubblicate è il nocciolo del social stesso”.

(Edoardo Cappelli)

Wyoming, un rapporto mostra un’enorme disparità di trattamento e interesse nei casi in cui una persona indigena scompare. Secondo un rapporto di quest’anno dell’Università del Wyoming, 710 persone indigene sono scomparse nel Wyoming negli ultimi dieci anni. Si è scoperto che l’85 percento dei dispersi erano minorenni, il 57 per cento sono donne e ragazze, e gli indigeni avevano circa il 100 percento in più di probabilità di scomparire nuovamente dopo 30 giorni, rispetto ai bianchi. Il rapporto del Wyoming Survey and Analysis Center sugli indigeni scomparsi e uccisi delinea come i media perpetuino la situazione in modo ineguale. “Le persone indigene, in particolare le donne indigene, sono spesso descritte negativamente come prostitute, tossicodipendenti e criminali, mentre le loro controparti non indigene sono rappresentate come membri rispettati della famiglia e della comunità”, afferma il rapporto.

(Edoardo Cappelli)

Edoardo Cappelli e Emanuele Volpini

AMERICA LATINA

Brasile, simposio Brasile-Italia sulla produzione di idrogeno. Francesco Azzarello, ambasciatore d’Italia in Brasile, ha aperto il simposio Brasile-Italia della Conferenza mondiale sulla produzione di idrogeno, organizzata dal Cnr-Itae e Imt. L’evento è parte del Festival dello sviluppo sostenibile, nel quale collabora il ministero degli Esteri italiano in vista del summit delle Nazioni Unite PreCop26 sui cambiamenti climatici, che si svolgerà a Milano dal 30 settembre al 2 ottobre. Nel simposio, è stata rivolta particolare attenzione alle opportunità di creazione di posti di lavoro dalle tecnologie dell’idrogeno. Tra i partecipanti: Paulo Emilio Valadao de Miranda, presidente dell’Associazione brasiliana dell’idrogeno, e Giovani Vitoria Machado, l’ad della Società di ricerca energetica.

Colombia, confine Colombia-Pana: 70mila migranti in 8 mesi. La Federazione Internazionale delle Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa hanno reso noto come tra gennaio ed agosto almeno 70.376 migranti hanno attraversato il “Tapón del Darién”, la zona di foresta che separa la Colombia dal Panama nonché una delle rotte migratorie più pericolose del mondo, evidenziando inoltre la necessità di proteggere e assistere i migranti che necessariamente sono costretti a percorrerla. Per lo più, sono migranti di Haiti, Cuba, Venezuela e di nazioni africane e asiatiche. Martha Keays, direttrice regionale dell'Ifrc per le Americhe, ha annunciato come il numero di migranti che attraversano il Darien ha raggiunto livelli record quest’anno: tra le 600 e le 1300 sono le persone entrate nel Paese ogni giorno e con evidenti segni, molto spesso, di traumi fisici e mentali.

Ecuador, sequestrato carico di cocaina nel porto di Guayaquil. Il portale di notizie Primicias ha riferito del sequestro di una tonnellata di cocaina su una nave da carico ancorata nel porto di Guayaquil, in partenza per il Cile. Nel comunicato firmato dal comandante Tannya Varela si legge come le sostanze stupefacenti fossero nascoste in un container che trasportava scatole di banane. Questo sequestro ne segue un altro identico avvenuto due settimane fa. Dati i diversi spazi portuali di Guayaquil e i fiumi del Paese, almeno il 70% degli stupefacenti diretti in Nord America e in Europa partono dall’Ecuador. Nonostante i coltivatori di banane abbiano speso cifre ingenti per la garanzia della sicurezza dei carichi, denunciano il proseguo di traffici illegali.

Messico, triplica la taglia per Ismael Zambada-García. Il quotidiano El Financiero, di Città del Messico, ha riferito che il Dipartimento di Stato americano ha annunciato di aver triplicato a 15 milioni di dollari la ricompensa per la cattura in Messico del leader del cartello di Sinaloa Ismael Zambada-García, “El Mayo”, conosciuto per essere il più fidato partner commerciale dell'altro leader del Cartello di Sinaloa, Joaquín 'El Chapo' Guzmán, attualmente in carcere negli Usa. Il governo statunitense aveva precedentemente stanziato 5 milioni di dollari per la cattura di Zambada-García e l’aumento della ricompensa potrebbe essere una presa d’atto dell’accresciuto potere di El Mayo all’interno dell’organizzazione criminale. Zambada-García ha acquisito notorietà negli anni '90 come coordinatore principale di diversi 'cartelli' messicani attivi nel narcotraffico e come partner di primo piano dell'organizzazione Amado Carrillo-Fuentes.

Elisa Maggiore

ASIA ED ESTREMO ORIENTE

Cina, nuove tensioni nel Mar Cinese Meridionale. Da metà settembre, una nuova escalation di tensioni sta attraversando le acque altamente contestate del Mar Cinese Meridionale, dove la Cina, da diversi anni, reclama la propria sovranità su diverse isole e atolli. La riaccensione delle tensioni nell’area deriva da una nuova legge introdotta dal governo cinese sulla navigazione e l’identificazione in mare che imporrebbe alle navi straniere di notificare l’entrata nelle acque territoriali alle autorità della guardia costiera cinese; incluse in questa legge risulterebbero anche le isole contese dalla Cina. L’8 settembre, il cacciatorpediniere americano USS Benfold ha attraversato uno spazio di mare vicino alle isole Spratly, al quale la Cina ha risposto inviando un distaccamento aereo per “monitorare la nave e fornirle un avvertimento”. Verso la metà di settembre, a un cacciatorpediniere della marina tedesca, anch’esso in missione nell’area contesa, è stato negato l’accesso al porto. Altro motivo di tensione è stato il partenariato ANKUS. In seguito all’annuncio del patto trilaterale, incentrato sullo sviluppo di sottomarini nucleari per conto della marina australiana, il governo cinese ha ammonito l’Australia, minacciando che essa “potrebbe affrontare la conseguenza più pericolosa di essere carne da cannone nel caso di una resa dei conti militare nella regione”.

Taiwan, nuove incursioni aeree cinesi. Nella giornata del 23 settembre, i radar di Taipei hanno rilevato in un solo giorno, all’interno della zona di identificazione aerea (ADIZ), circa 24 aerei appartenenti all’aeronautica militare cinese, la PLAAF. Quella di giovedì scorso è stata la terza incursione più grande mai rilevata in una sola giornata. Dei 24 aerei identificati durante la giornata di giovedì vi erano: 4 bombardieri (modello Xiang H-6), 12 caccia modello Shenyang J-16, 2 caccia antisommergibile Shaanxi Y-8, un aereo da guerra elettronica Shaanxi Y-8, 2 caccia Shenyang J-11 e un aereo di sorveglianza. L’incursione aerea cinese sarebbe avvenuta in risposta alla richiesta da parte di Taipei di aderire all’Accordo Globale e Progressivo per il Partenariato Transpacifico (CPTPP), al quale già la Cina aveva fatto richiesta di adesione, tuttavia respinta dall’Australia. Il gesto cinese avrebbe avuto come scopo quello di intimidire il governo di Taiwan nel rivedere la propria posizione presso il CPTPP.

Giappone, allentamento delle misure restrittive per i viaggiatori vaccinati. Il 22 settembre, il ministero della salute ha deciso di allentare le misure di controllo frontaliere contro il COVID-19, le quali entreranno in vigore la prossima settimana. Attualmente, coloro che arrivano in Giappone da Paesi e regioni dove i ceppi COVID-19 si stanno diffondendo sono tenuti a rimanere in quarantena per 14 giorni, almeno 3 dei quali presso una struttura designata dal governo. Tuttavia, secondo la nuova regola, tale requisito sarà eliminato e i viaggiatori provenienti da tutti i Paesi e le regioni che dimostrano di essere completamente vaccinati saranno tenuti solo ad auto-quarantena a casa per 10 giorni. I viaggiatori devono dimostrare di essere stati completamente vaccinati con uno dei tre vaccini che sono stati approvati per l’uso in Giappone: Pfizer, Moderna o AstraZeneca.

Corea del Nord, volontà di dialogo con il Sud ma a certe condizioni. La sorella del leader nordcoreano Kim Jong-un, Kim Yo-jong, ha riferito che il suo Paese è disposto a riprendere i colloqui con la Corea del Sud solo se esso abbandonerà la sua posizione “ostile”. La dichiarazione di venerdì di Kim Yo-jong è arrivata dopo sei mesi che la Corea del Nord ha eseguito i suoi primi test missilistici, i quali, hanno riferito alcuni esperti, erano destinati a mostrare che la Corea avrebbe continuato ad aumentare il suo arsenale se le sanzioni guidate dagli Stati Uniti fossero rimaste. Kim Yo-jong ha affermato che la Corea del Nord è disposta a ripristinare colloqui “costruttivi” con la Corea del Sud per discutere su come migliorare e riparare i legami tesi solo a certe condizioni. “Ciò che deve essere abbandonato sono gli atteggiamenti doppiogiochisti, i pregiudizi illogici, le cattive abitudini e la posizione ostile di giustificare i loro atti mentre criticano il nostro giusto esercizio del diritto all’autodifesa […]. Solo quando tale pre-condizione sarà soddisfatta, sarà possibile sedersi faccia a faccia e dichiarare la significativa fine della guerra e discutere le relazioni nord-sud e il futuro della penisola coreana”, ha riferito.

Francesco Ancona

EUROPA OCCIDENTALE E UNIONE EUROPEA

Germania alle urne, domenica 26 si vota. Un avvenimento storico: dopo sedici anni da cancelliera, Angela Merkel non si è ricandidata. Comunque vadano, le prossime elezioni tedesche, rappresenteranno una rivoluzione politica sia a livello nazionale che europeo. Ben poche sono però le certezze al momento. A pochi giorni dal voto, i sondaggi ci parlano di elezioni ben avviate verso un sostanziale pareggio. La Union, formata da CDU/CSU, partiva come la favorita, nonostante la perdita di una figura carismatica e centrale come quella della Merkel. Tuttavia, durante la campagna elettorale ha via via perso terreno fino a ritrovarsi a essere oggi, secondo i sondaggi, la seconda forza nazionale. La prima sarebbe quella dei socialdemocratici della SPD guidati da Olaf Scholz, figura molto carismatica e popolare; da molti è considerato il giusto erede di Angela Merkel. Secondo le previsioni, entrambe le forze sopracitate non avrebbero però i numeri per governare da sole. Alla luce di ciò, assumono importanza quelli che saranno i risultati degli altri partiti, come i Verdi, dai quali si aspettava una grande crescita ad oggi non registrata, la FDP e le forze di estrema destra e sinistra. Comunque vada domenica, inizierà un nuovo importante capitolo della politica tedesca ed europea.

Parlamento europeo, voto per una nuova strategia nei confronti della Cina. In una relazione adottata giovedì, con 570 voti a favore, 61 contrari e 40 astensioni, il Parlamento europeo ha delineato dei pilastri su cui l’UE dovrebbe costruire una nuova strategia per impegnarsi con la Cina. Il testo propone una continua cooperazione UE-Cina su una serie di sfide globali, come i diritti umani, il cambiamento climatico, il disarmo nucleare, la lotta alle crisi sanitarie globali e la riforma delle organizzazioni multilaterali. I deputati chiedono inoltre che l’UE lavori insieme alla Cina per migliorare la risposta alle malattie infettive, per esempio attraverso la mappatura dei rischi e dei sistemi di allarme rapido. Alla Cina si sollecita di consentire un’indagine indipendente sulle origini e la diffusione del COVID-19. Si sono anche condannate le violazioni sistematiche dei diritti umani in Cina, evidenziando la necessità di un dialogo regolare UE-Cina che tratti delle situazioni in Xinjiang, Mongolia interna, Tibet e Hong Kong.

Carles Puigdemont è stato arrestato in Sardegna. Dopo essere arrivato in Sardegna per partecipare a un festival del folklore catalano, il membro del Parlamento europeo ed ex leader catalano è stato arrestato dalle autorità italiane. Puigdemont è stato fermato dalla polizia di frontiera italiana al suo arrivo all’aeroporto di Alghero. Lluís Alay, capo dello staff di Puigdemont , ha aggiunto su Twitter che l’ex leader catalano andrà davanti alla Corte d’appello di Sassari per determinare se sarà estradato o rilasciato. Gonzalo Boye, l’avvocato di Puigdemont, ha spiegato che il suo assistito è stato detenuto per un mandato d’arresto europeo del 2019 che però era stato sospeso.

Andrea Ghilardi


EUROPA CENTRO-ORIENTALE E RUSSIA

Polonia, contingenti militari al confine con la Bielorussia dopo morti sospette di migranti. I paesi orientali registrano una crescente agitazione con la Bielorussia che riceve esplicite accuse di essere - insieme alla Russia - responsabile di tensioni al confine, con la speranza che questo clima si diffonda in tutta l’Unione. Mateusz Morawiecki in più di un’intervista ha dichiarato che le azioni bielorusse vorrebbero incrinare la stabilità europea. Il pomo della discordia è, nuovamente, la gestione dei flussi migratori dal Medio Oriente. Morawiecki ha inoltre ribadito di essere fortemente determinato a difendere i propri territori ed ha, pertanto, inviato altri cinquecento soldati al confine. Nei giorni scorsi sono stati rinvenuti tre corpi di migranti, deceduti per ipotermia e sfinimento. La Bielorussia è accusata di far pagare l’ingresso 2500 dollari, con l’illusoria promessa di condurre i migranti in Germania. In realtà, li lascia nelle pianure polacche. La Polonia e la Lituania stanno costruendo un muro di filo spinato, hanno introdotto lo stato d’emergenza temporaneo e rafforzato i controlli. Tuttavia, a settembre, i tentativi di attraversamento irregolare della frontiera sono stati 3800.

CEDU, si accusa la Polonia di discriminare le madri omosessuali nella battaglia per la custodia. Una sentenza sta dando vita ad un grande dibattito in Polonia. Il caso: una donna decide di divorziare legalmente dal marito. Dopo la sentenza del tribunale (2005), che le concede l’affidamento esclusivo dei quattro figli, inizia una relazione con una donna. Il marito, in virtù di questa relazione, chiede successivamente una rettifica dei diritti di affidamento e la ottiene. La donna - avendo perso la custodia - fa ricorso, ma il tentativo viene respinto nel 2008 in quanto, si legge nella sentenza del Tribunale regionale, il padre ha “un ruolo più importante nella creazione di un modello maschile”. La donna si è rivolta al Tribunale di Strasburgo. I giudici della Corte europea dei diritti dell'uomo hanno dichiarato che “L'orientamento sessuale della candidata e il suo rapporto con un'altra donna sono stati costantemente al centro delle deliberazioni e onnipresenti in ogni fase del procedimento giudiziario” e che la donna è stata trattata diversamente in virtù del suo orientamento. Il Tribunale polacco, avendo violato e leso i diritti della donna, è costretto a risarcirla di 10.000 euro.

Repubblica Ceca, festeggiamenti e parate per i “NATO Days”. Le celebrazioni per i NATO Days hanno avuto un grande successo. Dal 19 al 21 settembre in Moravia-Slesia, ad Ostrava, si sono radunati in 200.000. Tra questi anche esponenti di spicco dell’UE, ambasciatori, delegazioni civili e militari europee e americane. Con il motto “La nostra sicurezza non può essere data per scontata e non c'è prosperità senza sicurezza” le forze dell'aeronautica ceca hanno dato il via ad una grande manifestazione. Lo scopo era sfoggiare gli armamenti dell’aeronautica ceca e alleata: vengono infatti presentate attrezzature militari pesanti, di polizia e soccorso. Ci sono esibizioni di volo e presentazioni di armamenti e equipaggiamento delle singole unità. In un solo evento i civili possono scoprire le attrezzature e i mezzi speciali di soldati, vigili del fuoco, doganieri, servizio carcerario, polizia municipale e altri. Si organizzano anche seminari, presentazioni, workshop e altri eventi divulgativi per far incontrare le organizzazioni private, pubbliche e avvicinare i curiosi.

Russia al voto, Naval’nyj: “Il popolo russo ha una grande occasione”. Dal 2001 il partito “Russia Unita” detiene il potere saldamente. Ad esso spetta l’elezione sia della carica del Primo Ministro che del Presidente, grazie all’ampissima maggioranza (350 seggi su 450) ottenuta nella Duma. Il 19 settembre, come da previsioni, il partito vince le elezioni con il 49% delle preferenze. Il Partito comunista (KPRF), unica opposizione al governo, ottiene il 19%, migliorando il risultato del 2016. Pavel Kanevsky - professore associato dell’Università di Mosca nel dipartimento di politica e sociologia dei processi politici - ritiene che ci siano stati brogli ma che siano difficilmente dimostrabili. I sostenitori di Naval’nyj si sono visti oscurare siti, uffici regionali e l’app creata per dare informazioni sul voto e sulle circoscrizioni. Nell’Oblast’ di Mosca e in altri sette territori è stato possibile il voto online. Tuttavia, diversi partiti accusano “Russia Unita” di aver manomesso i voti online e di averli ostacolati. Si noti che lo spoglio delle urne è stato concluso da giorni mentre si attendono ancora i risultati dei voti online.

Russia, sparatoria all’Università di Perm. La città di Perm - a sud degli Urali e a 1300 km a est della capitale - è diventata nota alle cronache di tutto il mondo a causa di un drammatico e inspiegabile avvenimento. Il 20 mattina l’Università è stata teatro di un attentato da parte di un ragazzo di diciotto anni che ha ucciso sei persone e ne ha ferite più di ventiquattro con un fucile da caccia regolarmente acquistato. Timur Bekmansurov, artefice dell’attacco, è uno studente del primo anno di legge e le sue vittime compagni di università. Descritto da molti come divorato dall’odio, aveva pubblicato su VKontakte un post, poi rimosso: “Ci ho pensato a lungo, sono passati anni e ho capito che era arrivato il momento di fare ciò che sognavo”. La sparatoria è iniziata all’esterno. Sentendo gli spari, gli studenti si sono barricati nelle aule, nell’auditorium, nascosti sotto a tavoli e sedie. Un professore ha legato le maniglie proprio mentre Bekmansurov provava ad entrare. Non riuscendoci, lo studente si è diretto in corridoio, continuando a sparare. Il colpevole è stato ferito ed arrestato; martedì le sue condizioni erano gravissime ed è stato necessario amputargli una gamba.

Giulia Patrizi

MEDIO ORIENTE E NORD AFRICA (MENA)

Libia, crescono le tensioni. Non accennano a calmarsi le acque del tormentato panorama politico libico. Il parlamento di Tobruk ha ritirato la fiducia al governo di unità nazionale presieduto dal premier Abdul Hamid Mohammed Dbeibeh con un voto a maggioranza semplice, 89 i voti favorevoli sui 113 votanti presenti. La situazione politica è sempre più fluida e confusa tanto che, poco dopo la sfiducia del parlamento, sono state annunciate su alcuni media le dimissioni, poi smentite, del presidente dello stesso, Aguila Saleh. Ma anche l’uomo forte della Cirenaica, il comandante delle forze del LNA, Khalifa Haftar ha annunciato la sospensione delle proprie funzioni militari. Questa decisione va letta nel perimetro del contestato articolo 12 della legge per lo svolgimento delle elezioni approvata da Saleh stesso. Tale articolo sancisce l’incompatibilità tra la candidatura alle elezioni e lo svolgimento di funzioni politiche e militari nei tre mesi precedenti l’election day.

(Michele Magistretti)

Israele, tra sorprese e incognite. Il neo primo ministro israeliano, Naftali Bennett, ha incontrato il presidente egiziano Al-Sisi a Sharm El Sheik. Si tratta del primo incontro tra i vertici dei due paesi dagli albori della Primavera araba, nel gennaio 2011. Nel mentre, Israele ha incassato un nuovo aiuto da parte dell’alleato americano riguardo il finanziamento del sistema di difesa Iron Dome, nonostante l’opposizione dell’ala progressista, ma minoritaria, del Partito democratico guidata da Alessandra Ocasio Cortez. La Camera americana ha approvato a larghissima maggioranza un nuovo stanziamento pari ad un miliardo di dollari per il sistema di difesa anti-missile. Infine, probabilmente per contrastare la concorrenza di Hamas, il leader dell’ANP, Abu Mazen, in un messaggio all’assemblea delle Nazioni Unite ha richiesto il ritiro di Israele entro i confini del 1967, offrendo in cambio negoziati e minacciando ripercussioni in caso di inadempimento.

(Michele Magistretti)

Turchia, giochi di ruolo invertiti. La questione curda, che perseguita e che al tempo stesso viene perseguita(ta) da ogni governo di Ankara è cosa nota e inscritta nella storia moderna del Paese. Ciononostante, sono di portata epocale le parole di apertura dei leader dello storico partito kemalista CHP, tradizionalmente ostile e avverso a qualsiasi forma di dialogo con le varie controparti curde. Questa volta, però, fronte a un calo di consensi per la colazione guidata dall’AKP del Presidente Erdoğan, la nuova élite “progressista” del CHP si è pronunciata favorevole a trovare punti d’incontro con il partito di sinistra filo-curdo HDP. Pertanto, se incerto è il reale spirito pluralista alla base di tali mosse, quel che è certa è la loro funzionalità in prospettiva delle elezioni del 2023. Non a caso, anche altri partiti (Iyi Partisi e DEVA) pensano a un’inedita ampia coalizione elettorale come mossa anti- Erdoğan.

(Samuele Abrami)

Iran, scomode verità sul delitto Fakhrizadeh. In molti ricordano l’eclatante omicidio dell’ingegnere iraniano definito il “padre del nucleare”, ucciso il 27 novembre 2020 con un agguato a tinte fosche. Una sbiadita – o forse ulteriore mistero – che avvolge la vicenda arriva dal risultato di alcune inchieste: l’attentato era basato sull’intelligenza artificiale, con una mitragliatrice montata su un camioncino, controllata da remoto e in grado di sparare 600 colpi al minuto. In questi giorni, voci e congetture sono tra le più disparate, ma è ora più che mai certo che il mandante siano i servizi segreti israeliani del Mossad. Da un lato, le indagini tecniche in corso permettono al nuovo governo Raisi può sventolare il nazionalismo contro lo storico nemico. Dall’altro, i funzionari iraniani devono piuttosto rispondere agli interrogativi rispetto alle falle di sicurezza del sistema-paese iraniano. La svolta nelle trattative sul nucleare è incerta e il timore è che vi possano essere infiltrati o doppiogiochisti.

(Samuele Abrami)

Algeria, il Presidente Tebboune chiude lo spazio aereo al Marocco. Il 22 settembre, a seguito della riunione dell’Alto Consiglio di sicurezza algerino, il presidente ha optato per la chiusura dello spazio aereo ai voli civili, militari e aerei immatricolati del Regno del Marocco. Tale decisione segue la “logica di escalation” che ha portato lo Stato algerino a rompere le relazioni diplomatiche con il vicino, a seguito di “continue provocazioni ed ostilità”, come affermato da Tebboune stesso. Fonti governative marocchine dichiarano di non essere sorprese dal susseguirsi degli eventi, ma ritengono che inficeranno la prosperità economica e commerciale del Maghreb e la pace tra i popoli. Una fonte anonima della compagnia aerea Royal Air Maroc ha dimostrato che la chiusura dello spazio aereo interessa un numero ristretto di voli (15 a settimana) con meta Tunisia, Turchia ed Egitto; le relazioni tra i cittadini algerini e marocchini invece subiranno un impatto ben più grave, visto che il traffico aereo era l’unico permesso, dopo la chiusura delle frontiere territoriali tra i due Paesi nel 1994.

(Sara Oldani)

Samuele Abrami, Sara Oldani e Michele Magistretti



TERRORISMO E SICUREZZA INTERNAZIONALE

Afghanistan, l’Isis colpisce a Jalalabad. Nell’ultima settimana, la branca afghana dello Stato Islamico (ISIS-K) ha perpetrato una serie di attacchi contro i Talebani nella città di Jalalabad, nella provincia orientale del Nangarhar. I jihadisti, tramite il loro organo di propaganda Amaq, hanno rivendicato sette attentati condotti il 18 e il 19 settembre, che avrebbero causato 35 vittime tra i Talebani. L’IS-K ha altresì rivendicato tre attacchi nella stessa località occorsi tra il 22 e 23 settembre, che (sempre a detta di Amaq) avrebbero ucciso sette Taliban. Pertanto, l’epicentro attuale del conflitto tra Talebani e IS-K è Jalalabad, dove lo Stato Islamico è particolarmente attivo dal 2015.

(Vincenzo Battaglia)

Ucciso il leader dello Stato Islamico del Grande Sahara. Il 16 settembre, Macron ha annunciato la morte di Adnan Abou Walid al-Sahrawi, ucciso in un raid delle forze francesi. Al-Sahrawi era il leader dell’ISGS - Stato Islamico del Grande Sahara - un gruppo affiliato a Daesh e autore della maggior parte degli attacchi perpetrati negli ultimi anni contro civili e soldati tra il Mali, il Burkina Faso e il Niger. La cellula locale dell’IS è responsabile dell’uccisione di un operatore umanitario francese nel 2020, nonché di un attacco contro delle truppe americane e nigerine nel 2017 (5 vittime nigerine e 4 statunitensi). Il terrorista ucciso, ex membro del Fronte Polisario, era inizialmente un esponente di AQIM (Al Qaeda nel Maghreb Islamico) e co-fondatore del gruppo MUJAO (Movimento per l’unicità e la Jihad nell’Africa occidentale). Nel 2015 ha fondato l’ISGS, dichiarando fedeltà ad al-Baghdadi.

(Vincenzo Battaglia)

Somalia, attentato nei pressi del palazzo presidenziale. Il 25 settembre è stato perpetrato un attacco suicida nelle vicinanze del palazzo presidenziale somalo, nella capitale Mogadiscio. Il veicolo è esploso mentre veniva controllato dalla guardie di sicurezza e il bilancio sarebbe di almeno 7 vittime, tra cui civili che erano di passaggio nella zona. L’attentato è stato prontamente rivendicato dal gruppo jihadista somalo, al-Shabaab, tramite un breve comunicato. La città di Mogadiscio è regolarmente nel mirino di al-Shabaab, che mira anzitutto a colpire obiettivi istituzionali e forze di sicurezza.

(Vincenzo Battaglia)

Ruanda, Paul Rusesabagina condannato per finanziamento al terrorismo. L’eroe della guerra civile ruandese, la cui storia ha ispirato la pellicola “Hotel Ruanda”, si è visto infliggere una pena a 25 anni di reclusione, colpevole, secondo il tribunale di Kigali, di aver finanziato il Fronte di Liberazione Nazionale (FLN), quest’ultimo ritenuto a capo di numerosi attentati avvenuti nel paese africano tra il 2018 e il 2019. Numerose associazioni per i diritti umani, tra le quali Human Rights Watch, tuttavia denunciano irregolarità nello svolgimento del processo, definendo la sentenza come la mossa del governo ruandese per mettere a tacere uno dei principali esponenti dell’opposizione al presidente Paul Kagame.

(Davide Shahhosseini)

USA, Draghi all’ONU spinge per il G20 sull’Afghanistan. Intervenuto in videoconferenza all’Assemblea generale dell’ONU, il presidente del Consiglio ha parlato di “catastrofe civile e sociale” rivolgendosi all’attuale situazione in Afghanistan. Secondo l’ex presidente della BCE, al fine di evitare che il paese torni ad essere una minaccia per la sicurezza internazionale, occorre affrontare la crisi attraverso un approccio multilaterale, affinché tutti gli attori globali e regionali siano chiamati in causa. Draghi ha anche espresso dei dubbi circa la possibilità di instaurare un dialogo costruttivo con il governo dei Talebani, sottolineando come la struttura dello stesso, priva di ogni criterio di inclusività e rappresentanza, sconfessi, difatti, un auspicato cambio di rotta dei Talebani in materia di diritti umani.

(Davide Shahhosseini)

Davide Shahhosseini e Vincenzo Battaglia

ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI

ICJ, Azerbaijan mette in causa l’Armenia per crimini contro l’umanità. L'Azerbaijan ha intentato una causa presso la Corte internazionale di giustizia delle Nazioni Unite il 23 settembre, accusando l'Armenia di aver condotto una politica di pulizia etnica contro gli azeri, in particolare durante e dopo il recente conflitto nella regione di Nagorno-Karabakh. Il caso è stato presentato presso Corte Internazionale di Giustizia una settimana dopo che l'Armenia ha intentato una causa contro l'Azerbaigian presso la corte dell'Aia, accusando Baku di condurre, invece, una politica statale di odio verso gli armeni. L'Azerbaijan si è anche appellato alla corte con la richiesta di indicare urgentemente "misure provvisorie" per "proteggere gli azerbaigiani dal danno irreparabile causato dalla condotta in corso dell'Armenia".

(Francesco Ancona)

UNESCO, appello al governo afghano per riaprire le scuole femminili. La dichiarazione dell'UNESCO arriva dopo che le scuole secondarie maschili hanno riaperto sabato 19 settembre e il destino delle scuole femminili rimane invece ancora poco chiaro. Il Ministero dell'Istruzione del governo provvisorio ha annunciato che gli studenti e gli insegnanti maschi dovranno presentarsi nelle scuole ma non ha menzionato nulla riguardo alle ragazze e alle insegnanti donne. Il direttore generale dell'UNESCO Audrey Azoulay ha riferito in una dichiarazione che se le scuole femminili continuano a rimanere chiuse, ciò costituirebbe una significativa violazione del diritto fondamentale all'istruzione per le ragazze e le donne.

(Francesco Ancona)

WHO, più di 7 milioni di morti premature all’anno ricollegabili all’inquinamento. Lo scorso mercoledì, l'agenzia delle Nazioni Unite per la salute ha dichiarato in un report che è necessaria un'azione immediata per ridurre al minimo l'esposizione all'inquinamento atmosferico, il quale, secondo gli studi condotti, sarebbe la causa principale di decessi precoci per 7 milioni di persone all’anno. Le nuove raccomandazioni rilasciate dall’OMS sono destinate a salvaguardare le persone dalle conseguenze dannose dell'inquinamento atmosferico, e i governi le useranno come base per norme legalmente vincolanti. Secondo Greenpeace, molte grandi città in tutto il mondo sono già in violazione dei limiti imposti nel 2005, ed è urgente un'azione più concreta. I nuovi standard dell'OMS contengono raccomandazioni per l'ozono, il diossido di azoto, il diossido di zolfo e le soglie di qualità dell'aria del monossido di carbonio per sei contaminanti.

(Francesco Ancona)

NATO, cambio di comando negli Stati Uniti del Comandante Supremo Alleato. Il 23 settembre a Norfolk, in Virginia, è avvenuto il cambio di comando alla presenza del Segretario Generale della NATO tra il generale Philippe Lavigne dell'Air and Space Force francese, il quale ha preso il posto del generale André Lanata come Comandante supremo alleato per la trasformazione, uno dei due comandanti strategici della NATO. Il Segretario Generale Jens Stoltenberg ha sottolineato il lavoro fondamentale del Comando alleato per la trasformazione nell’affrontare le nuove sfide del tempo. Il Segretario Generale ha inoltre insignito il Generale Lanata della Medaglia al Merito della NATO ringraziandolo del servizio prestato per l’Alleanza.

(Valeria Lavano)

OCSE, il PIL mondiale supera gli standard pre-pandemia. A metà 2021 la produzione mondiale ammontava al 3,5%, non soddisfacendo le stime pre-pandemia. Il gap stimato dall’organizzazione si aggira intorno ai 4.500 miliardi di dollari in meno rispetto al potenziale. L’Interim Economic Outlook dell'OCSE evidenzia che la ripresa economica globale continua ad essere forte, anche grazie al sostegno del governo e della banca centrale, ma specialmente grazie ai progressi nella vaccinazione. La ripresa resta disomogenea e vede i Paesi che escono dalla crisi affrontare sfide diverse. Le nuove ondate del virus costringono alcuni a limitare le attività - causando strozzature e pressioni sulle catene di approvvigionamento - facendo così impennare non solo i prezzi delle materie prime come petrolio e metalli, ma anche generi alimentari di prima necessità.

(Valeria Lavano)

NAZIONI UNITE, appello di Guterres all’Assemblea Generale al diritto umano di avere cibo. Alla settantaseiesima sessione dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite il Segretario Generale António Guterres ha sottolineato alcune contraddizioni dei giorni nostri, miliardi di persone affamate e altrettante in sovrappeso o obese. Giovedì 23 settembre all'apertura dello storico Vertice dei Sistemi Alimentari delle Nazioni Unite si sono presentate le criticità alla luce di raggiungere tutti i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile (OSS) entro il 2030. La pandemia ha aggravato le disuguaglianze, fatto precipitare milioni di persone nella povertà estrema e ha sollevato lo spettro della carestia in un numero crescente di paesi. Si è, inoltre, sottolineato il processo negli ultimi 18 mesi con le nazioni per tracciare percorsi per il futuro dei sistemi alimentari in 148 paesi. Oltre 100.000 persone si sono riunite per discutere e dibattere soluzioni. Tre sono le tre aree chiave di azione: sostenere la salute e il benessere, proteggere il pianeta e sostenere la prosperità.

(Valeria Lavano)

Valeria Lavano e Francesco Ancona




Framing The World è un progetto ideato e creato grazie alla collaborazione di un team di associati di Mondo Internazionale.


Andrea Ghilardi: Europa occidentale e Unione Europea

Davide Shahhosseini: Terrorismo e Sicurezza Internazionale

Edoardo Cappelli: Diritti Umani, America del Nord

Elisa Maggiore: America Latina

Emanuele Volpini: America del Nord

Federico Brignacca: Diritti Umani

Francesco Ancona: Asia ed Estremo Oriente, Organizzazioni Internazionali

Giorgia Avola: Europa Occidentale e Unione Europea

Giulia Patrizi: America Latina, Europa Centro-Orientale e Russia

Giulio Ciofini: Africa Sub-Sahariana

Leonardo Aldeghi: Economia e Finanza Internazionale

Michele Magistretti: Medio Oriente e Nord Africa

Samuele Abrami: Medio Oriente e Nord Africa

Sara Oldani: Medio Oriente e Nord Africa

Valeria Lavano: Organizzazioni Internazionali

Vincenzo Battaglia: Terrorismo e Sicurezza Internazionale

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