Framing The World, Numero LIV

  Articoli (Articles)
  Redazione
  01 marzo 2021
  33 minuti, 44 secondi

DIRITTI UMANI

Myanmar, muore una giovane manifestante anti-colpo di stato. Il 19 febbraio è morta una ragazza, a due giorni dal suo 20° compleanno, a causa di una pallottola che l’aveva colpita una settimana prima durante le proteste di opposizione al colpo di stato in Myanmar. Si tratta della prima vittima tra i manifestanti che rivendicano la legittimità del governo di Aung San Suu Kyi democraticamente eletto. Vittima della repressione violenta della polizia che le circostanze - a detta dei presenti - non richiedevano. Questo episodio è simbolo di una campagna di disobbedienza civile nazionale che sta crescendo in Myanmar, e che vuole il ritorno della democrazia al più presto.

(Sara Squadrani)

Australia, scontro con Facebook e blocco delle pagine di informazione. Dal 18 febbraio Facebook ha bloccato l'accesso alle pagine dei siti di informazione nazionali e internazionali, tra cui la pagina di Human Rights Watch e le notizie ufficiali delle autorità - come quelle sanitarie. Questa è stata la reazione al disegno di legge discusso in Parlamento sull'introduzione dell'obbligo per il social network di pagare i contenuti diffusi dagli editori. Il governo australiano, determinato a far entrare in vigore il provvedimento, ha condannato la risposta di Facebook e avviato trattative per definire il provvedimento. Quest'ultimo è stato approvato il 25 febbraio in quanto emendamento della legge sui media, e prevede l’obbligo per Facebook (e Google) di negoziare il compenso dei contenuti di informazione con i rispettivi autori al fine di “sostenere il giornalismo di interesse pubblico”.

(Sara Squadrani)

India, 21enne arrestata per il suo supporto alla protesta contadina. Si chiama Disha Ravi, è un’attivista per il clima e ha creato a Bangalore il gruppo locale di Fridays For Future - il movimento globale fondato da Greta Thunberg. Vivendo in una zona soggetta ad alluvioni, le preoccupazioni per il cambiamento climatico e per il danneggiamento del potenziale agricolo sono al centro dell’attivismo di Disha. La ragazza è stata arrestata tra il 14 e il 15 febbraio, dopo aver diffuso un documento volto a sostenere i contadini indiani che stanno protestando contro la riforma agricola del governo Modi. Questa sfavorisce la produzione locale a favore delle grandi società di produzione e distribuzione. In tribunale, Disha Ravi è stata accusata di sedizione e cospirazione contro lo stato indiano. L'arresto ha scioccato gli indiani e l'intero movimento globale per il clima.

(Sara Squadrani)

Bielorussia, peggiora la situazione dei diritti umani. Il 25 febbraio scorso, l’Alto Commissario per i diritti umani è intervenuto sulla situazione delle manifestazioni in Bielorussia. Le proteste hanno già visto arresti di massa operati in modo arbitrario, ma anche accuse di tortura e maltrattamenti. “È essenziale per il futuro del paese stabilire il rispetto dei diritti umani. Tutti coloro che sono stati detenuti per aver esercitato pacificamente i loro diritti dovrebbero essere rilasciati” ha detto la Bachelet, chiedendo al contempo “indagini approfondite, efficaci, credibili e trasparenti”. Il recente rapporto del Consiglio Onu per i diritti umani ha riportato che i giornalisti sono stati sempre più presi di mira nel paese, essendo stati anche oggetto di perquisizioni su larga scala. Sono circa 250 le persone, riporta news.un.org, ad aver ricevuto condanne per presunte accuse relative alle elezioni presidenziali del 2020 e motivate da ragioni politiche.

(Federico Brignacca)

Il Qatar si prepara alla Coppa del Mondo mentre numerosi lavoratori migranti muoiono. Sono più di 6.500 i lavoratori migranti che hanno perso la vita in Qatar da quando, nel 2011, il Paese ha ottenuto l’ospitalità della Coppa del Mondo. I migranti, provenienti da India, Pakistan, Nepal, Bangladesh e Sri Lanka, morti nel periodo 2011-2020, potrebbero essere anche di più rispetto alle stime governative. Risulta difficile avere delle cifre precise poiché molti non sono classificati con le ragioni ufficiali della morte. I dati diffusi dal Guardian riportano che il 69% dei decessi tra lavoratori dell’India, Nepal e Bangladesh sono stati riportati come “morte naturale” e non legata al lavoro. In particolare, riferisce il Guardian, sono circa 37 i lavoratori deceduti direttamente legati alla costruzione degli stadi per i Mondiali di calcio. Il Qatar, che nel 2022 ospiterà la Coppa del Mondo, sta costruendo più di sette nuovi stadi, un nuovo aeroporto, strade e altro con lavoratori che provengono da altri Paesi.

(Federico Brignacca)

Sri Lanka, alti funzionari dello Stato colpevoli di crimini di guerra. Dall’elezione come presidente di Rajakpaksa nel 2019, la situazione dei diritti umana in Sri Lanka è peggiorata e Michelle Bachelet, Alto Commissario per i diritti umani delle Nazioni Unite, ha dichiarato che “lo Sri Lanka rimane in uno stato di negazione del passato. La traiettoria attuale pone le basi per il ripetersi di politiche e pratiche che hanno dato luogo a gravi violazioni dei diritti umani”. Preoccupa infatti la progressiva militarizzazione e dall’Alto Commissario arriva la richiesta agli Stati membri del Consiglio di agire con urgenza. Sarà nei prossimi giorni che il Consiglio si esprimerà sul futuro dello Sri Lanka. Due le proposte sul tavolo: permettere che il Paese continui su questa strada oppure intervenire a protezione della popolazione più fragile e coerentemente al diritto internazionale.

(Federico Brignacca)

Federico Brignacca e Sara Squadrani



ECONOMIA E FINANZA INTERNAZIONALE

Febbraio, mese contrastante per i mercati. Per buona parte del mese le borse hanno visto il segno più e raggiunto nuovi record, ma sul finire l’ottimismo ha lasciato il campo alle preoccupazioni sul possibile ritorno dell’inflazione a livelli sostenuti e del conseguente rialzo dei tassi d’interesse da parte delle banche centrali come contromisura. Il risultato è stata una serie di ribassi consistenti - oltre il -3.5% in solo giorno per il NASDAQ - per i mercati azionari e un parallelo rialzo ai massimi da 12 mesi per i titoli di stato americani a 10 anni, arrivati all’1.6%. La risalita di questi bond è forse l’indizio più evidente che l’economia, almeno quella americana, ha finalmente ripreso slancio e gli investitori stanno abbandonando i beni rifugio per investire nei settori che potranno prosperare in un ambiente con una crescita ed un’inflazione più elevate, come i titoli energetici e quelli finanziari.

Ripresa, conferme dalla FED. In questi giorni di incertezza, i mercati hanno guardato con attenzione alla relazione semestrale al Congresso del presidente della FED Powell, che ha tranquillizzato gli animi non annunciando novità di rilievo. La FED ha infatti confermato che l’economia è sulla via di una ripresa sostenuta (tra il +5 ed il +6.5% nel 2021) ma anche che il mercato del lavoro per determinate categorie (ospitalità e turismo in primis) è compromesso a causa delle restrizioni anti-Covid. Powell ha anche confermato la politica monetaria espansiva ($120 miliardi al mese) e i tassi molto bassi fino ad un pieno recupero economico, raffreddando così l’ipotesi di un rialzo dei tassi per contenere un’inflazione che al momento è sotto l’obiettivo del 2% e che, in ogni caso, la FED accetterebbe rimanere anche al di sopra di tale soglia per un determinato periodo di tempo, come già annunciato lo scorso agosto.

Lucid, nuovo rivale per Tesla. Lucid Motors, una startup nel campo dei veicoli elettrici, ha annunciato di aver trovato un accordo per quotarsi in borsa, ma lo farà tramite una fusione con una SPAC (Special Purpose Acquisition Company), Churchill Capital Corp IV, e non tramite una più tradizionale IPO. Il valore dell’accordo è di $15 per azione, con una valutazione complessiva di $24 miliardi: una cifra imponente per una società che deve ancora produrre il suo primo veicolo. Questa forza economica fornisce all’azienda fondata da Peter Rawlinson (ex-Tesla) $4.4 miliardi in contanti per ampliare le linee produttive in Arizona, dalle quali usciranno modelli in diretta concorrenza con Tesla. La reazione dei mercati non è stata però positiva: il giorno dopo l’annuncio, Churchill Capital Corp IV arrivava a perdere quasi il 50% in borsa.

Metalli, non c’è solo l’oro. Insieme alle speranze di tornare ai normali livelli di attività economica, sui mercati si è assistito ad un sostanziale aumento dei prezzi delle materie prime. Il ritorno della domanda di prodotti finiti ai livelli pre-Covid ha portato questa logica conseguenza, che deriva tuttavia anche della transizione energetica verso le fonti sostenibili. Alla prima narrativa, che ha dominato le pagine finanziarie dall’inizio dell’anno, appartengono certamente gli aumenti di petrolio, gas naturale, legno, soia, grano e mais, mentre alla seconda, rimasta in larga parte sotto traccia, è ascrivibile l’aumento della domanda di metalli di base come nichel, platino, stagno e rame (quest’ultimo solo parzialmente in quanto usato in numerosissime applicazioni industriali). Anche a causa della lentezza nel mettere sul mercato le nuove miniere, la crescente domanda di questi materiali per applicazioni rinnovabili, che nei prossimi 15 anni dovrebbe raggiungere il valore di $1 trilione, potrebbe causare una scarsità dell’offerta ed il conseguente aumento dei prezzi, in quello che potrebbe diventare un vero e proprio ‘commodity super-cycle’, il primo del nuovo millennio.

1%, ma quanto mi costi? Da molti anni, almeno dalla crisi di Wall Street del 2007, una parte degli schieramenti politici identifica i responsabili di ciò che non funziona nelle nostre economie con l’1% più ricco, accusati di perseguire i propri interessi incuranti (o a discapito) del benessere della maggioranza della popolazione. Guardando acriticamente al livello di ricchezza necessario per far parte di questo club esclusivo le differenze tra paesi sono molto elevate, con una distribuzione che segue a grandi linee i livelli di tassazione e di sviluppo. A Monaco, infatti, serve un patrimonio di €6.5 milioni, in Svizzera 4.2 milioni e negli USA 3.6. Seguono poi Singapore, Australia, Hong Kong, Nuova Zelanda e Irlanda, tutte intorno ai €2.4 milioni, mentre le principali economie europee ed asiatiche sono più indietro: tra €1.75 e €1.15 milioni troviamo Francia, Germania, UK, Italia, Spagna e Giappone, mentre in Cina e Russia ‘bastano’ rispettivamente 700 e 330 mila euro.

Leonardo Aldeghi



AFRICA SUB SAHARIANA

Camerun, torna la poliomielite. Nell’estate del 2020 l’Organizzazione Mondiale della Sanità aveva annunciato la “liberazione” di Camerun e Nigeria dalla diffusione del virus che causa la poliomielite (poliovirus) - malattia infettiva che colpisce il sistema nervoso centrale. Il ministro della salute del Camerun, Manaouda Malachie, ha invece annunciato la comparsa di due casi nella città di Yaoundé. La vaccinazione per la protezione dalla poliomielite è infatti tra quelle fortemente consigliate se si vuole fare ingresso nel Paese.

Niger, elezioni presidenziali e incidenti controversi. Mohamed Bazoum è risultato vincitore con il 55,75% dei voti e ricoprirà l'incarico di Presidente con una certa continuità rispetto al presidente uscente Mahamadou Issoufou, in carica dal 2011. Le elezioni si sono tenute a partire dal 21 febbraio. Il giorno seguente, una mina ha causato l'esplosione di un veicolo della Commissione elettorale nazionale indipendente (Ceni) nel sud-ovest del Niger provocando la morte di sette agenti elettorali, due donne e cinque uomini. L'episodio ha bloccato lo svolgimento delle elezioni nella zona in cui gli agenti si stavano dirigendo. Complessivamente, osservatori della Comunità economica dell’Africa Occidentale, della Comunità economica dell’Africa centrale, dell’Unione africana e altri hanno assistito alle operazioni di voto.

Sara Squadrani



AMERICA DEL NORD

USA, il piano di vaccinazioni e il sostegno al Texas. Negli Stati Uniti la campagna vaccinale è giunta alle 50 milioni di dosi ed è previsto che si arrivi all’obiettivo dei 100 milioni nei primi 100 giorni della Presidenza Biden. I decessi hanno ormai superato quelli delle due Guerre mondiali e della Guerra in Vietnam. Un’altra notizia di rilievo è data dall’annuncio di Biden a supporto dello stato del Texas, colpito nelle scorse settimane da una tempesta di neve mai vista prima. Il Texas si è trovato in grave difficoltà a causa dell’assenza di corrente elettrica e di riscaldamento, costituendo un problema non indifferente per milioni di persone.

Marta Annalisa Savino



AMERICA LATINA

Argentina, creazione del Consejo Económico y Social. È stato creato il Consejo Económico y Social (CES), organismo collegiale che punta a promuovere il dialogo tra cittadini, accademici, tecnici, imprese, sindacati, indigeni e stato su questioni di importanza strategica. L’obiettivo del Consiglio è appoggiare il presidente nella sua attività di decision-making attraverso la produzione di raccomandazioni, basate su informazioni tecniche e oggettive relative ai temi più importanti da un punto di vista economico e sociale. Ulteriore fine è raccogliere quanto più consenso possibile tra i cittadini argentini in modo che le politiche attuate siano gradite alla maggior parte. Nel momento in cui Alberto Fernández ha presentato questo nuovo organismo ha fatto riferimento alla necessità di rendere il capitalismo più etico.

(Ginevra Ricca)

Bolivia, respinti i fondi del FMI. Il Banco Central de Bolivia sta restituendo al Fondo Monetario Internazionale i finanziamenti ricevuti dal governo di Jeanine Áñez, dopo aver riscontrato alcune irregolarità. Pare che la decisione sia stata presa dopo che il presidente Luis Arce ha dichiarato che l’intromissione del FMI stava influenzando i tassi di cambio nel paese. Jeanine Áñez ha criticato tale decisione dicendo che il prestito era stato chiesto per fronteggiare la pandemia. Tuttavia, i leader del MAS continuano ad interpretare gli aiuti stanziati dal FMI come un tentativo di ingerenza negli affari interni del paese.

(Ginevra Ricca)

Cile, l’integrazione della popolazione indigena. Il governo cileno ha da poco rilanciato lo studio della lingua delle comunità indigene presenti in Cile attivando dizionari digitali della lingua mapuche, aymara, quechua e rapa nui. Il programma è stato sviluppato in cooperazione con la Unidad de Coordinación de Asuntos Indígenas (UCAI). La misura attuata è di importanza fondamentale perché la popolazione indigena, soprattutto i più giovani, stanno dimenticando l’uso della propria lingua originaria. A questo si aggiunge il lancio di corsi di lingua indigena online, iniziativa della Corporación Nacional de Desarrollo Indígena (CONADI). Tuttavia, ancora molta parte della popolazione indigena non ha accesso agli strumenti informatici, per cui l’effetto di tali politiche è da verificare.

(Ginevra Ricca)

Cuba, la scarsità di cibo e l’appello del Grupo de Puebla. Il governo cubano non ha più risorse sia a causa della pandemia che delle sanzioni imposte dagli Stati Uniti. Il cibo scarseggia e i cubani sono costretti ad attendere ore ed ore davanti al supermercato per riuscire a comprare qualcosa da mangiare. Secondo alcuni specialisti, l’unico modo per migliorare la situazione del paese sarebbe aprirlo al libero commercio. Intanto, il Grupo de Puebla, organizzazione che si pone come obiettivo la realizzazione di politiche progressiste alternative al neoliberismo a livello regionale, si è pronunciata contro le sanzioni imposte da vari paesi contro diversi stati latinoamericani, tra cui Cuba, chiedendone la cessazione a causa della crisi scatenata dalla pandemia.

(Ginevra Ricca)

Ecuador, inchiesta su presunta frode elettorale. Dopo due settimane di tensioni, il Consiglio Nazionale Elettorale (CNE) ha proclamato i risultati ufficiali secondo cui l’avversario di Andrés Arauz al ballottaggio sarà Guillermo Lasso e non Yaku Pérez, leader del partito della popolazione indigena. Pérez ha chiesto l’apertura di un’inchiesta su una presunta frode elettorale. Se Arauz ha dichiarato che si tratta di una interferenza grave, secondo Pérez si tratta di un modo per capire se il processo elettorale digitale può essere definito davvero trasparente. L’OSA ha emesso un comunicato in cui invita il CNE a risolvere tutte le richieste inerenti la trasparenza del processo. Alla fine il riconteggio dei voti, chiesto per avere più chiarezza, non è stato approvato perché non ha ottenuto la maggioranza durante la riunione del CNE.

(Ginevra Ricca)

Messico, italiani rapiti nel 2018: inizia il processo per i tre poliziotti indagati. Tre anni fa Raffaele Russo, Antonio Russo e Vincenzo Cimmino – tutti e tre originari della provincia di Napoli -, svanivano nel nulla nel paese mesoamericano, dove si erano recati per motivi di lavoro. Le circostanze della scomparsa sin da subito hanno lasciato presupporre un possibile coinvolgimento della criminalità organizzata, con la complicità delle autorità locali: nell’ultimo messaggio inviato da Antonio Russo al fratello, il primo avrebbe affermato di essere stati trattenuti da una volante della polizia presso una stazione di rifornimento, e che gli stessi poliziotti avrebbero chiesto loro di seguirli. In seguito, altre intercettazioni raccolte dalle autorità messicane avrebbero indicato Josè Gualupe Rodriguez, un noto boss locale, come mandante del rapimento – lo stesso rimasto vittima di un agguato pochi mesi dopo la rivelazione delle intercettazioni-. Il legale delle famiglie degli scomparsi, l'avvocato Claudio Falleti, che segue l’evolversi della vicenda dagli inizi, si auspica che il processo possa finalmente fare luce sull’accaduto e ridare serenità alle famiglie.

(Davide Shahhosseini)

Davide Shahhosseini e Ginevra Ricca

ASIA ED ESTREMO ORIENTE

Corea del Nord, continua il peggioramento della crisi umanitaria. Lee In-young, il Ministro dell'unificazione responsabile dei legami con Pyongyang, ha chiesto un maggiore sostegno internazionale per i 25 milioni di cittadini, mentre la Corea del Nord affronta questioni quali la sicurezza alimentare e le pressioni economiche derivanti da sanzioni severe, la chiusura dei confini e i danni del tifone. Con un’incombente potenziale crisi, Lee ha suggerito di rivalutare le sanzioni statunitensi, rafforzate nel 2016 dopo una serie di test di armi. Lee ha suggerito che le esenzioni dalle sanzioni per gli aiuti umanitari potrebbero essere ampliate o applicate con più flessibilità, per consentire i "progetti di infrastrutture pubbliche non commerciali", a condizione che Seul e altri governi possano dimostrare che non saranno utilizzati per programmi militari o nucleari nordcoreani.

(Andrea Angelo Coldani)

Corea del Sud, al via la vaccinazione di massa. Secondo il Central Disaster and Safety Countermeasure Headquarters, 18.489 persone in tutto il Paese hanno ricevuto il 26 febbraio le prime dosi del vaccino Astrazeneca. Il Ministro dell'Interno e della Sicurezza, Jeon Hae-cheol, ha affermato che non ci sono state segnalazioni di specifiche reazioni avverse da parte dei destinatari del vaccino, tranne che per sintomi lievi, come mal di testa e febbre. Ha altresì dichiarato che la somministrazione del vaccino Pfizer inizierà anche in cinque centri di vaccinazione a livello nazionale sabato 27 febbraio, aggiungendo che la prima spedizione di 58.500 dosi di prodotti Pfizer è arrivata in Corea il 26 febbraio e altre 500.000 dosi dovrebbero arrivare all'inizio della terza settimana di marzo.

(Andrea Angelo Coldani)

India, la tregua in Kashmir e la crisi delle acque sotterranee. Dopo mesi di scontri che hanno causato la morte di numerosi civili, la scorsa settimana, l’India e il Pakistan hanno dichiarato di voler interrompere le sparatorie lungo il confine conteso in Kashmir. Un nuovo studio pubblicato sulla rivista Science Advances, analizzando immagini satellitari, ha sottolineato come la sicurezza alimentare di milioni di indiani sia minacciata dall’uso eccessivo di risorse idriche, in particolare di acque sotterranee. Infatti, questo fenomeno potrebbe ridurre drasticamente i raccolti invernali del Paese entro il 2025. Secondo lo studio, ciò potrebbe essere prevenuto se le autorità trovassero il modo di introdurre misure di irrigazione alternative.

(Margherita Camurri)

Giappone, il “ministro della solitudine” e la parziale rimozione dello stato di emergenza. Il governo giapponese ha deciso di nominare un nuovo ministro che ha il compito di affrontare i problemi di solitudine e isolamento dei cittadini. L’iniziativa è nata in reazione al crescente numero di suicidi nel paese, che hanno raggiunto un picco nel 2020 principalmente a causa degli effetti della pandemia. Questo fine settimana, lo stato di emergenza istituito per controllare la diffusione del Coronavirus dovrebbe essere sospeso in sei aree urbane, ad esclusione della capitale Tokyo. Tuttavia, molti dottori hanno sottolineato la necessità di continuare a prestare attenzione alle norme sanitarie.

(Margherita Camurri)

Cina: riunione del partito per discutere la bozza del 14 ° piano quinquennale. I membri dell'Ufficio politico del Comitato centrale del Partito comunista cinese si sono incontrati venerdì per discutere i punti principali da affrontare nel 14 ° piano quinquennale (2021-25). Il documento verrà reso pubblico al termine della quarta sessione del XIII Congresso Nazionale del Popolo. Il suo obiettivo principale è regolare l'economia cinese e il suo ulteriore sviluppo. L'accento è posto sulle riforme e sull'innovazione che dovrebbero spingere il paese a migliorare la sua economia e la qualità della vita dei suoi cittadini. Inoltre, il governo ha sottolineato l'idea che il mercato interno si consoliderà insieme al mercato internazionale.

(Lydia Milly Certa)

Taiwan: l'ananas che porta discordia tra governo cinese e taiwanese. Il 26 febbraio, il ministro degli Esteri di Taiwan Joseph Wu ha pubblicato un post su Twitter in cui denunciava il fatto che il governo cinese per l'ennesima volta ha preso di mira Taiwan e ha cercato di minare i propri sforzi. In questo caso ha condannato la decisione di Pechino di vietare l'ananas taiwanese. La presunta causa è la presenza di organismi nocivi nel frutto. Il post di lancio della campagna "Freedom Pineapple" è stato sostenuto da persone di tutto il mondo e il governo taiwanese ha collegato questo nuovo divieto a quanto accaduto l'anno precedente con il caso del vino australiano.

(Lydia Milly Certa)

Lydia Milly Certa, Margherita Camurri, Andrea Angelo Coldani



EUROPA OCCIDENTALE E UNIONE EUROPEA

Il Consiglio Europeo straordinario. Il 25 e 26 febbraio è stato convocato un Consiglio europeo; i temi su cui si sono concentrati i leader dei Ventisette sono stati vari. In sostanza la giornata del 25 febbraio è stata dedicata al dialogo sull'attuale situazione della pandemia da COVID-19 e si è ribadita la necessità di continuare a collaborare per affrontare in maniera univoca la situazione. È stata analizzata anche la questione vaccini, sottolineando la necessità di incrementare la loro produzione e distribuzione. Il 26 febbraio è stato invece rivolto ai temi di difesa e sicurezza; tra i più importanti argomenti vi sono: il rafforzamento della politica dell'UE in materia; il potenziamento del ruolo autonomo dell’EU e il conseguimento dei propri interessi strategici; il rafforzamento della partnership EU-NATO ed infine la necessità di accrescere la cyber resilienza dell’Unione.

(Alessandra Fiorani)

Francia, approvata la legge sul separatismo islamico. Il 16 febbraio è stato approvato il testo di legge che intende limitare le ingerenze della religione islamica. Il fenomeno che si intende contrastare è il “separatismo islamico”. La legge è stata fortemente voluta dal Presidente Macron e dal suo partito repubblicano per garantire la sicurezza e la laicità della Repubblica. Già dalla sua prima elaborazione questo testo ha provocato il dissenso della cittadinanza, soprattutto dei musulmani di nazionalità francese che lamentano troppe discriminazioni nei loro confronti. Nonostante le proteste, la legge è stata approvata dall’Assemblea nazionale con 347 voti favorevoli e dovrà essere discussa il prossimo 30 marzo in Senato.

(Alessandra Fiorani)

Regno Unito, verso l’uscita dalla pandemia. Il Premier Boris Johnson ha annunciato la strategia del Regno Unito di uscita dalla pandemia che dovrà completarsi il 21 giugno con un ritorno alla “normalità” e con la possibilità di organizzare concerti e grandi eventi. Il piano è diviso in quattro fasi che comprendono delle graduali riaperture di attività commerciali e un progressivo allentamento delle restrizioni nei ritrovi fra persone. Fondamentale è stata la campagna di vaccinazione lampo portata avanti nel Regno Unito e che ha permesso una diminuzione dei casi più gravi e dei ricoveri. Ad oggi, circa 20 milioni di cittadini britannici hanno ricevuto la prima dose del vaccino, contro una media europea molto più bassa. La strategia di uscita dalla pandemia potrà subire delle modifiche in Scozia, in Irlanda del Nord e in Galles in base alle scelte dei governi locali.

(Leonardo Cherici)

Unione Europea, caos vaccini. Mentre gli Stati Uniti, il Regno Unito e altri Paesi corrono con la campagna vaccinale, l’Unione Europea continua ad avere problemi con i tagli alle forniture da parte delle aziende farmaceutiche. Ancora non è possibile sapere nel dettaglio come Bruxelles abbia condotto le trattative, ma si possono ipotizzare alcuni problemi sul prezzo concordato e sulle tutele legali offerte. I rallentamenti nella campagna vaccinale, tuttavia, hanno delle pesanti conseguenze politiche e geopolitiche. Qualora l’Unione Europea non riuscisse a colmare il gap che la separa da Regno Unito e Stati Uniti, le pulsioni euroscettiche potrebbero riaccendersi, considerando la stanchezza psicologica dei cittadini comunitari. È anche per questo che Draghi, al recente Consiglio Europeo, ha utilizzato un approccio molto duro per sollecitare Bruxelles ad accelerare sui vaccini.

(Leonardo Cherici)

Leonardo Cherici e Alessandra Fiorani



EUROPA CENTRO-ORIENTALE E RUSSIA

Kurti vince in Kosovo. Albin Kurti ha vinto le elezioni rapide che sono state tenute con margine schiacciante. Il suo partito, definito come un “movimento”, Vetevendosje ha ottenuto ben 55 seggi su 120. Non sarà certo un problema formare una maggioranza. I partiti classici della piccola Repubblica balcanica sono i veri sconfitti: a causa dei fallimenti delle trattative con Belgrado per la normalizzazione delle relazioni bilaterali, della gestione Covid e dei fatti giudiziari che hanno travolto la classe politica nel 2020 in maniera trasversale, il popolo si è rivolto verso una forza fino a questo momento minoritaria. Tuttavia l’agenda nazionalista di Kurti rischia di compromettere lo status quo. Le ceneri del conflitto con la Serbia sono ancora calde e pronte a riaccendersi.

(Lorenzo Bonaguro)

Caso Navalnyj: novità dal Cremlino. L'oppositore russo Aleksej Navalnyj è stato trasferito dal carcere moscovita Mitrosskaja Tishina, dov'era detenuto da metà gennaio, verso una destinazione ignota. Molto probabilmente verso una colonia penale, eredità dell'Unione Sovietica, dove sconterà una pena di due anni e mezzo e sarà obbligato ai lavori forzati. "Non hanno detto a nessuno dove è stato trasferito", hanno riferito i suoi avvocati. Su richiesta del Fsin, il 2 febbraio un tribunale moscovita ha convertito la sospensione della pena in detenzione e lo scorso sabato ha respinto l'appello condannando Navalnyj a tre anni e sei mesi di carcere che, scontato il periodo già trascorso ai domiciliari, si sono ridotti a due anni e mezzo.

(Arianna Giannino)

Russia Vs Ue: la Russia è sempre più lontana. La Russia "si sta disconnettendo dall'Ue" e Putin "sta utilizzando tutti i mezzi, inclusa molta disinformazione, per assicurarsi la sopravvivenza e combattere l'opposizione". E' quanto sottolinea su Twitter l'Alto rappresentante Ue Josep Borrell rilanciando un suo video intervento in cui fa il punto dei rapporti bilaterali dopo l'esperienza vissuta nella sua recente visita a Mosca. "I valori liberali e democratici" dell'Europa, prosegue Borrell, "sono considerati" dal governo di Mosca "una minaccia alla sua esistenza". L'Alto rappresentante esprime l'auspicio che la prossima settimana possa diventare operativa la lista dei funzionari russi che saranno colpiti dalle sanzioni europee, come deciso dai ministri degli Esteri dei 27. Inoltre, per Borrell, servono azioni più forti, da parte dell'Ue, contro la disinformazione e i cyberattacchi provenienti dalla Russia.

(Arianna Giannino)

Arianna Giannino e Lorenzo Bonaguro

MEDIO ORIENTE E NORD AFRICA (MENA)

Egitto, verso la concreta internazionalizzazione dei negoziati sulla GERD. Il Ministro degli Esteri egiziano ha annunciato che il Paese dei Faraoni è a favore della proposta sudanese di creare un comitato internazionale che funga da mediatore nell’annosa questione della diga sul Nilo Azzurro, la Grand Ethiopian Renaissance Dam (GERD). Il “quartetto” ideato vedrebbe seduti al tavolo dei negoziati – ormai in uno stallo senza via d’uscita – le parti interessate (Egitto, Sudan, Etiopia) insieme al coordinatore dell'unità incaricata quest'anno degli affari dell'African Union (AU), il professore congolese Alphonse Ntumba. Ntumba ha già dichiarato l’appoggio del suo Paese alla soluzione avanzata dal Sudan. Sul piano della risposta alla pandemia, invece, l’Autorità egiziana per i farmaci ha annunciato di aver approvato il vaccino Sputnik V ad un mese dal via della campagna di vaccinazione in Egitto. Il siero russo, importato dalla Corea del Sud, si va ad aggiungere agli altri due vaccini che hanno ottenuto una licenza d’emergenza: l’Astrazeneca e il Sinopharm.

(Federica Sulpizio)

Tunisia, il Paese alle strette: “No more fear, the streets belong to the people”. I giovani tunisini sembrano lontani dal dire addio alle strade e alle piazze che dieci anni fa accoglievano la rivoluzione. Nelle richieste presentate vi è la fine della repressione da parte della polizia, l’eliminazione della corruzione e delle condizioni di povertà che affliggono sempre più individui. In presenza di un’impennata del tasso di disoccupazione e una mancanza di obiettivi politici chiari e di lungo termine, i giovani hanno inondato 14 città tunisine generando notti di disordini e arresti, che hanno visto da una parte cittadini armati di pietre e molotov, dall’altra poliziotti pronti a rispondere con gas lacrimogeni e idranti. Inoltre, con l’aumento dei contagi di Covid-19, la Cina ha deciso di donare al Paese 100.000 dosi di vaccini per contribuire alla lotta contro il virus. Molti sono gli attori della Comunità internazionale intenzionati ad offrire un supporto alla giovane democrazia che potrebbe crollare sotto il peso di un’economia duramente flagellata. Sulla scena politica interna si delinea altresì il nascente protagonismo del presidente del parlamento, che sembra voler indebolire l’azione del Capo dello Stato e del Premier Mechichi: in mancanza della Corte costituzionale, tali gesti sono destinati a creare profonde fratture.

(Federica Sulpizio)

Algeria, si riaccendono le proteste del venerdì dopo il brusco stop imposto un anno fa dalla pandemia. In Algeria per la seconda settimana di fila hanno avuto luogo le proteste antigovernative e pro-democrazia, considerate un appuntamento fisso prima dello scoppio della pandemia nei primi mesi del 2020. Migliaia di manifestanti hanno riempito le strade di Algeri, con la capitale testimone della dura risposta della polizia, che ha utilizzato gas lacrimogeni e manganelli contro la folla. Gli organizzatori delle proteste hanno fatto diversi appelli per sottolineare l’obbligatorietà dell’utilizzo della mascherina per i manifestanti. Il rimpasto governativo e l’entrata in vigore delle modifiche costituzionali approvate tramite referendum sembrano non aver soddisfatto le richieste della popolazione.

(Federica Sulpizio)

Libia, una transizione delicata: mentre erano in corso i preparativi per la formazione del nuovo esecutivo l’ex ministro dell’Interno del GNA e uomo forte di Misurata, Fathi Bashaga, è stato coinvolto in alcune tensioni tra il proprio convoglio di sicurezza e milizie tripoline a lui ostili. Successivamente, il premier incaricato, Abdul Hamid Dbebiba, ha finalmente deciso riguardo la composizione della propria squadra governativa. I nomi non sono ancora stati rivelati ma Dbebiba afferma di aver composto una squadra di governo il più inclusiva possibile. Entro il 19 marzo l’esecutivo dovrà ricevere la fiducia da parte di entrambe le camere legislative del paese, quelle di Tobruk e Tripoli. Tale processo potrebbe incontrare alcune difficoltà; le Camere non hanno ancora trovato un accordo riguardo la città in cui votare la fiducia al nuovo esecutivo.

(Michele Magistretti)

Israele, prosegue la campagna vaccinale e quella elettorale: continua senza sosta il processo di vaccinazione della popolazione. Circa quattro milioni e mezzo di cittadini ha ricevuto almeno una dose del vaccino, superando quindi il 50% della popolazione complessiva, mentre il 35% del totale ha completato integralmente il processo di vaccinazione. Continua anche la campagna elettorale che vede ormai coagularsi un “compatto” fronte anti-Netanyahu composto da Lieberman, Sa’ar e Lapid. Probabilmente, dopo le elezioni, l’ago della bilancia sarà il partito nazional-conservatore Yamina dell’ex ministro della difesa Naftali Bennet, il quale non ha escluso in maniera categorica un’alleanza con il Likud di Benjamin Netanyahu.

(Michele Magistretti)

Federica Sulpizio e Michele Magistretti



TERRORISMO E SICUREZZA INTERNAZIONALE

Germania, predicatore estremista condannato a 10 anni e mezzo. L’uomo, noto come Abu Walaa, è ritenuto responsabile di una campagna di radicalizzazione e reclutamento per lo Stato Islamico sul territorio tedesco. Di origine irachena, Abu Walaa si è stabilito in Germania nel 2001. Ha svolto attività religiose nella moschea di Hildesheim, in Bassa Sassonia, divenendo un predicatore molto conosciuto negli ambienti radicali. È stato arrestato nel 2016 in seguito ad un’inchiesta, e il processo contro di lui è cominciato nel 2017. Pur essendo molto noto, era anche molto attento a non farsi identificare: nel materiale propagandistico non veniva mai ritratto in volto, ma sempre di spalle. Si ritiene che diversi terroristi, autori di attacchi negli ultimi anni sia in Germania che in Iraq, siano in qualche modo legati ad Abu Walaa e alla sua rete. L’imputato si è rifiutato di rilasciare dichiarazioni al termine del processo. Oltre al principale accusato, altri due co-imputati sono stati condannati a quattro e otto anni di prigione.

(Laura Morreale)

Sicurezza nel nord-est siriano, previsto ampliamento della prigione ISIS. Il piano, finanziato dal Regno Unito nell’ambito della coalizione internazionale a guida statunitense, coinvolgerà il centro detentivo di Hasakah, gestito dalle SDF e contenente circa 5 mila prigionieri catturati durante l’avanzata nei territori precedentemente controllati dall’ISIS. Secondo il generale britannico, K. Copsey, questa misura è stata pensata per adeguare la struttura agli standard della Croce Rossa. Essa potrebbe ridurre il rischio di evasione e di consolidamento di reti terroristiche tra i prigionieri, ma dimostra altresì l’assenza di una visione condivisa sul trattamento giuridico degli ex miliziani a lungo termine. Non è noto se nel centro siano presenti foreign fighters o soltanto combattenti autoctoni.

(Laura Morreale)

Italia, progettava stragi terroristiche: condanna a 3 anni e 6 mesi per un cittadino tunisino di 26 anni. La sentenza per il giovane operaio edile residente nella provincia di Parma arriva ad un anno dall’arresto con l’accusa di “auto-addestramento ad attività con finalità di terrorismo”. La condanna giunge dopo un’articolata indagine condotta dalla Polizia postale assieme alle Digos territoriali, le quali hanno portato alla luce i rapporti che il giovane intratteneva con vari esponenti di gruppi di ispirazione jihadista, attraverso chat private e profili social. Oltre a migliaia di video di propaganda legati a Daesh, gli investigatori hanno avuto altresì accesso ad altro materiale che conferma la radicalizzazione del muratore: manuali di sopravvivenza in scenari di guerra; tecniche utili per liberarsi da un ammanettamento; elencazione di componenti per fabbricare bombe Molotov, ecc.

(Davide Shahhosseini)

RD Congo, assassinato in uno scontro a fuoco l’ambasciatore italiano Luca Attanasio. Luca Attanasio era in viaggio verso la città di Kanyamahor, nell’est del Congo - dove dal 2017 Attanasio era a capo della missione diplomatica - assieme alla delegazione della Monusco (Missione ONU), quando il convoglio è stato assalito da quello che le autorità congolesi hanno definito un “commando terroristico con armi leggere”. Oltre all’ambasciatore, a perdere la vita nell’attentato sono stati uno degli autisti e un carabiniere della scorta, Vittorio Iacovacci. Non è ancora stata fatta chiarezza sulle dinamiche dell’accaduto; tuttavia, da alcune indiscrezioni trapela che nonostante la zona percorsa sia considerata ad alto rischio - per via della presenza di numerosi gruppi ribelli - al convoglio non era stato garantito un adeguato livello di sicurezza per una missione di tale pericolosità. A tale riguardo, la Farnesina ha annunciato che metterà in campo ogni sforzo per far luce su quanto accaduto.

(Davide Shahhosseini)

Afghanistan, riprendono i negoziati dopo un mese di impasse. Il 25 febbraio, i delegati dei talebani e del governo afghano si sono incontrati a Doha (Qatar) per discutere del processo di pace. Inoltre, due giorni prima, la leadership talebana aveva lanciato un appello ai suoi membri, chiedendo di non accogliere nei propri ranghi militanti di altri gruppi armati. Malgrado ciò, le violenze non si sono fermate e numerose province del Paese hanno registrato un incremento della conflittualità. In particolare, nell’ultima settimana, le tensioni sono aumentate nelle province occidentali di Ghor, Faryab (dove 7 distretti su 14 hanno subito attacchi da parte dei talibans) e Herat (dove l’esplosione di un'autobomba ha causato la morte di sei persone nella notte tra il 24 e 25 febbraio).

(Vincenzo Battaglia)

Nigeria, rapite più di 300 studentesse. Il 26 febbraio, un nuovo rapimento di massa ha sconvolto lo Stato africano: nel distretto di Zamfara, nord-ovest del Paese, oltre 300 studentesse sono state sequestrate da una banda armata. Secondo alcuni testimoni, gli aggressori avrebbero prima attaccato un checkpoint militare nei pressi della scuola, così da impedire ai soldati di intervenire per evitare il sequestro. Inoltre, solo una settimana prima, 43 persone (tra cui 28 studenti) erano stati rapiti in una scuola del Niger. L’accaduto del 26 febbraio ricorda tragicamente il rapimento da parte di Boko Haram di 276 studentesse a Chibok (Borno) nel 2014.

(Vincenzo Battaglia)

Davide Shahhosseini, Laura Morreale e Vincenzo Battaglia



ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI

Corte Penale Internazionale, nuovo procuratore capo britannico. Il 12 febbraio l’avvocato britannico dei diritti umani Karim Khan è stato eletto come nuovo procuratore della Corte Penale Internazionale. Con i suoi 28 anni di carriera in qualità di procuratore nel Regno Unito e avvocato difensore in tribunali penali nazionali e internazionali, Karim Khan sostituirà Fatou Bensouda - del Gambia - a partire dal 16 giugno. Karim Khan ha ricevuto 72 voti su 123 da parte dei membri dell’Assemblea degli Stati parti dello Statuto di Roma, superando gli altri candidati: Carlos Castresana Fernández dalla Spagna, Francesco Lo Voi dall'Italia, e Fergal Gaynor dall'Irlanda.

(Sara Squadrani)

ASEAN, verso una soluzione per il Myanmar? L’Associazione delle Nazioni del Sud-est asiatico, di cui il Myanmar è un membro “controverso”, ha immediatamente chiesto ‘‘dialogo, riconciliazione e ritorno alla normalità’’ quando l’instabilità del Myanmar ha innescato il colpo di stato il 1° febbraio. Tuttavia, il principio di non interferenza su cui si fonda l’ASEAN non ha garantito una risposta immediata. Dall’Indonesia - in una posizione di leadership nella regione - proviene però una spinta verso una possibile soluzione di stabilità, sicurezza e pace da perseguire nel quadro ASEAN. La ministra degli esteri indonesiana Retno Marsudi si è recata in Brunei il 17 febbraio e a Singapore il 18 per discutere di questa possibilità, considerando l’ASEAN ‘‘un efficace meccanismo per aiutare il Myanmar ad uscire da questa situazione delicata’’.

(Sara Squadrani)

Consiglio Diritti Umani delle Nazioni Unite, è iniziata la 46esima sessione regolare. Dal 22 febbraio al 23 marzo 2021 il Consiglio condurrà i suoi lavori al palazzo delle Nazioni Unite di Ginevra. Il Segretario Generale Guterres ha inviato un messaggio in occasione dell’avvio dei lavori, indicando che ‘‘Adesso è il momento di ripartire. Per rimodellare. Ricostruire. Per riprendersi meglio, guidati dai diritti umani e dalla dignità umana per tutti’’. Nella fase iniziale - Segmento di Alto Livello, 22-24 febbraio - sono intervenuti i Capi di Stato e Governo di più di 130 paesi. Durante la sessione invece si discuteranno tematiche specifiche - tra cui la pena di morte, i diritti dei bambini e delle persone con disabilità, gli effetti della pandemia - e verranno esaminati circa 100 rapporti di esperti e organi investigativi, per poi adottare i rapporti finali della Revisione Periodica Universale di 14 Stati.

(Sara Squadrani)

COVAX, Ghana primo paese a ricevere i vaccini del programma, Costa d’Avorio a seguire. Il 24 febbraio, 600 mila dosi del vaccino prodotto dal Serum Institute of India (SII) sono state consegnate tramite l’UNICEF nella capitale Accra. L’evento è stato salutato con entusiasmo dalla Direttrice Esecutiva Henrietta Fore, che ha sottolineato il valore storico del momento nell’inaugurare la più vasta campagna di immunizzazione finora realizzata. A riguardo si è espresso anche il Direttore Generale dell’OMS Tedros Adhanom Ghebreyesus, che ha ribadito la necessità di assicurare un accesso universale ai vaccini per porre veramente fine all’emergenza sanitaria. Il 26 febbraio è stato il turno della Costa d’Avorio, che ha ricevuto più di 500 mila dosi. L’OMS persegue l’obiettivo di vaccinare gli operatori sanitari e le persone anziane entro i primi 100 giorni del 2021.

(Laura Morreale)

Crisi climatica, urgenti misure più incisive. Lo sostiene un report della Framework Convention on Climate Change dell’ONU, che invita i paesi membri ad adottare azioni più efficaci e decise nella lotta al cambiamento climatico. Secondo gli Accordi di Parigi, gli Stati si sarebbero impegnati per fermare a 1,5 gradi l’innalzamento della temperatura globale, ma i risultati esposti dal report non lasciano ben sperare. La Segretaria Esecutiva dell’UNFCCC, Patricia Espinosa, ha precisato che si tratta di risultati incompleti, poiché tengono in considerazione soltanto i dati forniti da 75 paesi. Espinosa ha invitato gli altri Stati a comunicare al più presto i propri dati, che saranno poi integrati in un secondo report pubblicato prima della COP26 di novembre. Dure le parole del Segretario Generale Guterres, il quale ha parlato del report come di un allarme rosso per il pianeta, affermando che il 2021 sarà un anno cruciale per imprimere una svolta al contrasto al cambiamento climatico.

(Laura Morreale)

Laura Morreale e Sara Squadrani



Framing The World un progetto ideato e creato grazie alla collaborazione di un team di associati di Mondo Internazionale.

Alessandra Fiorani: Europa occidentale e Unione Europea

Andrea Angelo Coldani: Asia ed Estremo Oriente

Arianna Giannino: Europa Centro-Orientale e Russia

Davide Shahhosseini: Terrorismo e Sicurezza Internazionale, America Latina

Federica Sulpizio: Medio Oriente e Nord Africa

Federico Brignacca: Diritti Umani

Ginevra Ricca: America Latina

Laura Morreale: Terrorismo e Sicurezza Internazionale, Organizzazioni Internazionali

Leonardo Aldeghi: Economia e Finanza Internazionale

Leonardo Cherici: Europa occidentale e Unione Europea

Lorenzo Bonaguro: America del Nord, Europa Centro-Orientale e Russia

Lydia Milly Certa: Asia ed Estremo Oriente

Margherita Camurri: Asia ed Estremo Oriente

Marta Annalisa Savino: America del Nord

Michele Magistretti: Medio Oriente e Nord Africa

Samuele Abrami: Medio Oriente e Nord Africa

Sara Squadrani: Diritti Umani e Organizzazioni Internazionali

Vincenzo Battaglia: Terrorismo e Sicurezza Internazionale



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