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Framing The World, Edizione LXXXVIII

Le principali notizie dal mondo

Framing The World, Edizione LXXXVIII

Nel nuovo numero di FtW ci occupiamo della missione diplomatica di Biden in Arabia Saudita. Rimanendo in area MENA, inoltre, descriviamo la crisi politica interna della Libia. Altre implicazioni securitarie risultano invece in Messico, con l’arresto del boss della droga Quintero. Infine analizziamo la situazione in Sri Lanka in cui è stato dichiarato lo stato di emergenza.

Tutto questo e molto altro nel 88° numero di Framing the World!

DIRITTI UMANI

ECONOMIA E FINANZA INTERNAZIONALE

AFRICA SUB SAHARIANA

AMERICA DEL NORD

AMERICA LATINA

ASIA ED ESTREMO ORIENTE

EUROPA OCCIDENTALE E UNIONE EUROPEA

EUROPA ORIENTALE E RUSSIA

MEDIO ORIENTE E NORD AFRICA (MENA)

TERRORISMO E SICUREZZA INTERNAZIONALE

DIRITTI UMANI

Egitto, attivista supera 100 giorni di sciopero della fame. Il 10 luglio, Alaa Abd el-Fattah è arrivato al giorno numero 100 dello sciopero della fame. L’attivista, che era stato una delle figure di spicco durante la rivoluzione del 2011 che portò alle dimissioni del Presidente Mubarak, è stato arrestato nel settembre 2019 e condannato a 5 anni di carcere nel dicembre 2021 per “diffusione di false notizie”. Per protestare contro la sua ingiusta condanna e il rifiuto delle autorità egiziane di garantire i suoi diritti consolari - Alaa Abd el-Fattah possiede la cittadinanza britannica - il 2 aprile ha deciso di iniziare lo sciopero della fame. La sua protesta ha avuto grande risalto nel Regno Unito tanto che la ministra degli Esteri di Londra ha dichiarato che il governo sta “lavorando molto duramente per ottenere il rilascio” di Alaa. Nel frattempo, Amnesty International ha rinnovato l’appello alle autorità egiziane per il rilascio immediato di Alaa Abd del-Fattah.

(Lorenzo Franceschetti)

Iran, Jafar Panahi è il terzo regista ad essere arrestato in pochi giorni. Lunedì 11 luglio, il regista dissidente iraniano è stato arrestato per aver indagato sull’arresto di altri due registi, Mohammead Rasoulof e Mustafa Al-Ahmad. I due avevano protestato via social usando l’hashtag “put your gun down” in seguito al crollo di una palazzina ad Abadan, cittadina a sud di Teheran. Il crollo, oltre ad aver causato la morte di una trentina di persone, è stato soggetto di molte manifestazioni sedate dalla polizia tramite l’uso di fucili, manganelli e lacrimogeni. E’ stato dopo aver chiesto la liberazione dei due colleghi che Panahi si è visto riservare la stessa sorte e, al momento, non è chiaro per quanto tempo sarà detenuto. Non è la prima volta che il regista affronta il carcere. Infatti, già nel 2010 era stato condannato a sei anni di prigione per aver filmato senza consenso. Questo gli era costato un divieto, per quasi vent’anni, di scrivere o dirigere film.

(Chiara Giovannoni)

Russia, consigliere municipale di Mosca condannato a 7 anni di carcere. L’8 luglio un tribunale di Mosca ha condannato a 7 anni di carcere Alexei Gorinov - deputato del distretto municipale Krasnoselsky di Mosca ed oppositore di Putin - per “aver diffuso consapevolmente informazioni false sulle Forze armate”. Si è trattato della prima condanna basata sulla nuova norma - art. 207.3 del codice penale – entrata in vigore poco dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia lo scorso febbraio. Gorinov era stato incriminato per aver parlato, il 15 marzo, durante una sessione del consiglio del municipio di Krasnoselsky, della morte dei bambini ucraini ed essersi rifiutato di chiamare la guerra in Ucraina “operazione speciale”, come da indicazione del Cremlino. Anche la presidente del consiglio municipale, Elena Kotyonochkina, è stata accusata, ma è riuscita ad evitare l’arresto solo perché è riuscita a fuggire dalla Russia.

(Lorenzo Franceschetti)

USA, Biden firma un ordine esecutivo per proteggere il diritto alla salute riproduttiva. A due settimane dalla decisione della Corte Suprema di cancellare, dopo cinquant’anni, la sentenza Roe v. Wade ed eliminare il diritto di aborto, il presidente ha firmato un ordine esecutivo che garantisce alle donne americane la libertà di movimento da uno stato all’altro per poter abortire. Secondo Biden la via più rapida per codificare l’aborto è tramite una legge approvata dal Congresso che potrebbe superare la sentenza della Corte Suprema. Le misure dell’ordine esecutivo dovranno essere adottate dal dipartimento della salute con l’obiettivo di permettere l’accesso ai medicinali necessari per l’aborto farmacologico, ai contraccettivi e alle cure mediche d’emergenza. Inoltre, spingerà l’amministrazione a sostenere i diritti alla privacy da mettere in atto per le pazienti che utilizzano le app “period trackers” e a proteggere i medici che praticano aborti di emergenza.

(Chiara Giovannoni)



Lorenzo Franceschetti e Chiara Giovannoni



ECONOMIA E FINANZA INTERNAZIONALE

Euro-Dollaro, il sorpasso. Il dollaro ha raggiunto e superato la parità con l’euro, un evento dalla portata storica visto che non avveniva da quando l’euro ha acquisito corso legale nel 2002. Ciò è dovuto sia all’indebolimento dell’euro causato dai timori di recessione in Europa, stretta nella morsa di energia e materie prime in rapido aumento, che alle politiche monetarie attuate dalle due banche centrali, con la FED che ha alzato i tassi all’1.5% e dovrebbe alzarli di altri 75 punti entro fine mese, e la BCE che pratica ancora tassi negativi (-0.5%) e dovrebbe alzarli di soli 25 punti, cosa che rende il dollaro più attraente per gli investitori. Un euro debole favorisce gli export europei perché li rende meno costosi all’estero, ma ciò è compensato dai maggiori costi delle materie prime, quotate in dollari. Per gli USA, come detto, gli import sono meno costosi ma i profitti esteri delle multinazionali varranno di meno.

Cina, segnali preoccupanti. L’economia cinese, nonostante i lockdowns di Shanghai, Shenzhen e altre importanti aree produttive, ha evitato una contrazione economica nel secondo trimestre, con una crescita sull’anno precedente dello 0.4%, comunque al di sotto delle previsioni di +1.2% e del +4.8% del primo trimestre. Il dato è il secondo peggiore degli ultimi 30 anni, secondo solo al primo trimestre 2020, e la crescita del primo semestre, +2.5%, rende difficile raggiungere l’obiettivo governativo del +5.5% annuo. Il Financial Times riporta però dubbi sull’attendibilità di questi dati, soprattutto per il fatto che l’attività economica del trimestre, nonostante tutto, risulti superiore a quella dello stesso periodo del 2021. Inoltre, la disoccupazione giovanile segna un nuovo record al 19.3%, 250 milioni di persone in 31 città sono sotto qualche forma di lockdown, e il settore immobiliare è in grossa difficoltà.

Petrolio, prezzi in calo. Per la prima volta in due mesi, il WTI torna sotto i $100 al barile, scendendo brevemente sotto i $90, a causa dei timori di rallentamento economico mondiale e al ritorno delle restrizioni covid in Cina, oltre che per la forza del dollaro. Stessa dinamica per il Brent, che è tornato sui $100, prezzi non visti dall’invasione dell’Ucraina. Gli analisti di Citi stimano con un 50% di probabilità che il prezzo calerà a $85 entro fine anno, mentre se dovesse esserci una recessione (10% di probabilità) l’obiettivo è $65 nel 2022 e $45 nel 2023. Il presidente Biden, però, incontrando re Salman e l’erede al trono Mohammed Bin Salman, ha chiesto ai sauditi di aumentare la produzione, provando a superare una resistenza dovuta alla scarsa capacità aggiuntiva disponibile (non oltre 2 milioni di barili al giorno) e alle difficoltà tecniche ad aumentare stabilmente la produzione sopra gli 11 milioni di barili.

USA, continua la corsa dell’inflazione. A giugno sia i prezzi al consumo che quelli alla produzione hanno battuto le attese degli economisti. Il CPI sale dell’1.3% su base mensile e del +9.1% annuo (ai massimi dal 1981), rispetto al +8.6% di maggio e all’8.8% previsto. L’indice core, che esclude cibo ed energia, è cresciuto dello 0.7% dal +0.6% di maggio, mentre su base annua è salito del 5.9%, in lieve calo dal 6% di maggio. Il PPI, invece, ha fornito dati più rassicuranti. Nel dettaglio, i prezzi sono aumentati dell’1.1% mensile (previsto +0.8, +0.9 a maggio) e dell’11.3% annuo, ma il 90% dell’aumento di giugno è dovuto all’energia, cosa che fa ben sperare visto il calo del petrolio. Insieme ai dati sorprendentemente positivi giunti dal Consumer Sentiment Index, cresciuto da 50 a 51.1, gli analisti si attendono che la FED alzi i tassi di “soli” 75 punti invece dei 100 prospettati dopo i dati del CPI, cosa che ha alimentato l’ottimismo sui mercati e permesso di recuperare parte delle perdite settimanali.

Germania, recessione in vista? A maggio la bilancia commerciale tedesca ha registrato il primo passivo dal 1991, anno della riunificazione delle due Germanie, un evento eccezionale per un paese che ha fatto dell’export il proprio punto di forza. Quest’anno, tuttavia, due dei mercati principali sono stati pesantemente colpiti, la Cina dal calo della domanda causato dai lockdowns e la Russia dalle sanzioni, determinando un calo degli export dello 0.5%. Inoltre, i prezzi di alcuni import come i beni energetici e materie prime sono aumentati a dismisura (per esempio carbone e gas di oltre il 700%), causando un deficit mensile di circa $1 miliardo. Gli economisti si aspettano che il passivo persista nei prossimi mesi o addirittura peggiori, dato che uno stop completo alle forniture di gas russo porterebbe al collasso industrie come quelle dell’alluminio, del vetro e della chimica. Al momento, le previsioni sono per una contrazione nel secondo trimestre e possibilmente una recessione entro fine anno.

Leonardo Aldeghi




AFRICA SUB SAHARIANA

Sahel, l’UNHCR lancia l’allarme: cinque milioni di sfollati. Stando alle ultime stime dell’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati, sarebbero più di 4,8 milioni le persone che risultano sfollate nel Sahel, precisamente tra gli stati di Burkina Faso, Ciad, Mali, Mauritania e Niger. A denunciarlo è infatti proprio l’Alto Commissario per i Rifugiati Filippo Grandi, durante una visita ai campi per i rifugiati in Ciad. Un’emergenza che si snoda su due fronti, da una parte la battaglia contro i Jihadisti che nel giro di di due anni ha causato un aumento del numero delle persone fuggite dalle proprie case estremamente preoccupante; ma dall’altra vi è anche la crisi climatica che non solo aggrava la posizione delle persone coinvolte ma contribuisce ad esacerbare i conflitti interni. Tra i paesi elencati è infatti proprio il Burkina Faso quello più colpito, che da solo vede più di due milioni di sfollati interni. 

Sudan, sono 31 le persone uccise a causa di scontri tribali. Le autorità hanno confermato che il numero delle vittime a seguito degli scontri di matrice tribale avvenuti sabato scorso nello stato meridionale sudanese del Nilo Blu, al confine con l’Etiopia. Continuano senza sosta dunque gli scontri tra le tribù Hauta e Birta, nonostante il dispiegamento delle forze nazionali e delle truppe paramilitari delle Forze di Supporto Rapido (RSF). Il conflitto è cominciato ad inizio settimana dopo la morte di un agricoltore ed ha portato al ferimento di 39 persone e alla distruzione di 16 negozi nella città di Roseires. Le autorità nel frattempo hanno imposto il coprifuoco e vietato i raduni nelle zone interessate dai conflitti.

Repubblica Centrafricana, il governo lancia il “Sango Coin” - una nuova criptovaluta nazionale. Nel tentativo di far fronte ad un’economia messa in ginocchio dai conflitti interni e da un settore industriale ai minimi storici, la Repubblica Centrafricana ha deciso che comincerà ad immettere nel mercato una nuova criptovaluta nazionale, il “Sango Coin”. Il governo centrafricano ha affermato che questa nuova valuta varrà più di 21 milioni di dollari la prossima settimana e ne comincerà la vendita dal 21 luglio con un minimo investimento richiesto di 500 dollari. Non si tratta di una prima volta nel continente africano, dopo la Nigeria è infatti la Repubblica Centrafricana che decide di affidarsi al mercato virtuale delle criptovalute nonostante una netta flessione negativa delle maggiori criptomonete internazionali come Ethereum e soprattutto Bitcoin (-55% nel 2022).

Giulio Ciofini



AMERICA DEL NORD

Biden conclude il primo viaggio in Medio Oriente. Gli Stati Uniti "non si allontaneranno" dal Medio Oriente. Lo ha affermato il presidente Biden, nel corso del suo incontro con i leader arabi a Gedda, in Arabia Saudita. Il presidente americano conclude così il suo primo viaggio nella regione con un bilaterale con il re della Giordania, Abdullah II, e un altro col sovrano del Bahrain, Hamad bin Issa Khalifa.

Usa, nuovi aiuti all'Ucraina. Gli Stati Uniti hanno annunciato 1,7 miliardi di nuovi aiuti umanitari all'Ucraina. I fondi destinati a Kiev arrivano dall'Agenzia Usa per lo sviluppo internazionale, dal Dipartimento del Tesoro e dalla Banca mondiale: l'obiettivo del nuovo pacchetto è quello di "alleviare gli effetti del forte deficit di bilancio causato dalla brutale guerra del presidente russo Vladimir Putin".



Usa e Arabia Saudita sottoscrivono nuovi accordi di cooperazione. I ministeri dell’Arabia Saudita di Energia, Investimenti, Comunicazioni e Salute hanno concluso 18 accordi con le loro controparti statunitensi a margine della visita del presidente statunitense Joe Biden nel Regno: gli accordi sarebbero in linea con il piano di riforma Vision 2030. In particolare, 13 di questi accordi hanno incluso diverse società del settore privato tra cui le aziende statunitensi Boeing Aerospace, Raytheon Defense Industries, Medtronic, Digital Diagnostics e Iqvia. Riad e Washington hanno inoltre firmato un accordo di partenariato nell’ambito dell’energia pulita, incentivando gli sforzi dei due Paesi contro i cambiamenti climatici.

Federico Pani

AMERICA LATINA

Haiti, le Nazioni Unite in allerta. L'ufficio delle Nazioni Unite per i diritti umani ha espresso preoccupazione per l'aumento della violenza intorno alla capitale di Haiti, Port-au-Prince, affermando che 99 persone sono state uccise in recenti combattimenti tra bande rivali nel solo distretto di Cite Soleil. L'avvertimento è arrivato poche ore dopo che il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha approvato all'unanimità una risoluzione che rinnova il mandato di un ufficio delle Nazioni Unite nella nazione caraibica e invita tutti i paesi a fermare il trasferimento di armi leggere e di piccolo calibro e munizioni a chiunque sostenga la violenza dei gruppi armati.

Messico, arrestato il boss della droga Quintero. Rafael Caro Quintero, nella lista dei più ricercati degli Stati Uniti, è stato arrestato nello stato occidentale di Sinaloa, afferma la Marina messicana. Quintero, accusato di aver rapito, torturato e ucciso un agente di polizia statunitense nel 1985, è stato trattenuto nella città di Choix. Gli Stati Uniti hanno riferito che avrebbero chiesto l'estradizione immediata di Quintero.

Panama, arriva la riduzione dei prezzi di carburante. Il presidente di Panama Laurentino Cortizo ha annunciato una riduzione dei prezzi della benzina. Il costo del carburante per i veicoli privati sarà ridotto a $ 3,95 (£ 3,34) per gallone da venerdì, un calo del 24% rispetto al prezzo di fine giugno. L'annuncio è arrivato dopo otto giorni consecutivi di proteste. I dimostranti affermano di volere che il governo faccia di più per frenare l'inflazione dopo che il costo di cibo, medicine ed elettricità, oltre al carburante, è aumentato vertiginosamente.

Ludovica Costantini

ASIA ED ESTREMO ORIENTE

Giappone, in corso i funerali per l’ex-premier Shinzo Abe. Lo scorso martedì 12 luglio si sono tenuti a Tokyo i funerali dell’ex primo ministro giapponese Shinzo Abe, assassinato l’8 luglio durante un comizio a Nara. I funerali, a cui hanno presenziato i familiari e dignitari stranieri, sono stati trasmessi in diretta dalla TV statale Nhk. L’ex-premier è stato ucciso con due colpi di pistola inflitti con una pistola artigianale da un 41enne giapponese che ha poi confessato alle autorità di ritenere Abe legato ad un’organizzazione religiosa che aveva ridotto in miseria la madre. Shinzo Abe, in carica fino al 2020, è considerato uno dei grandi riformatori del Giappone contemporaneo e una delle figure politiche più influenti del paese, anche dopo le sue dimissioni dal ruolo di primo ministro. Tra le riforme più note del suo mandato vi sono infatti la revisione della costituzione pacifista, le riforme nella difesa e nell’uso delle forze armate e la sua spinta per il raddoppio delle spese militari.


Sri Lanka, continua l’occupazione del palazzo presidenziale, dichiarato lo stato di emergenza. Lo scorso 9 luglio è iniziata in Sri Lanka una manifestazione contro l’aumento dei prezzi e le condizioni di vita insostenibili, provocando decine di feriti e spingendo il presidente Gotabaya Rajapaksa a scappare. Rajapaksa avrebbe promesso di dimettersi ma, lo scorso mercoledì 13 luglio sarebbe invece scappato alle Maldive, lasciando il paese in una crisi politica e sociale senza precedenti. La Sri Lanka ha quindi dichiarato lo stato di emergenza, come annunciato dal portavoce del primo ministro Ranil Wickremesinghe in seguito alla fuga del presidente. Proprio a Wickremesinghe avrebbe trasferito i poteri Rajapaksa, come previsto dalla costituzione del paese in caso di assenza del presidente, ma questo passaggio di poteri non è stato apprezzato dai manifestanti, che in segno di protesta hanno assalito l’ufficio del primo ministro. Il leader degli studenti, Lahiru Weerasekara, ha dichiarato che “la loro lotta non è finita” e non lo sarà finché il presidente “non se ne andrà per davvero”.


Laura Salvemini

EUROPA OCCIDENTALE E UNIONE EUROPEA

Parlamento Europeo, approvata la nuova legge sui servizi digitali (DSA) e la legge sui mercati digitali (DMA). Queste due leggi mirano a stabilire regole per il settore tecnologico e per il funzionamento e le modalità di fornitura dei servizi all'interno dell'Unione Europea. Verranno quindi introdotte misure per contrastare la presenza e la diffusione di contenuti illegali online, per aumentare la trasparenza e le responsabilità delle piattaforme, per potenziare i controlli sugli operatori commerciali nei mercati online, per incentivare le piattaforme a reagire rapidamente nel caso in cui le regole non vengano rispettate. La legge sui mercati digitali invece mira a garantire un ambiente commerciale equo per tutti i consumatori, stabilendo diversi obblighi per le piattaforme "gatekeeper", che non potranno più elaborare i dati degli utenti per pubblicità mirate, impedire agli utenti di disinstallare software o applicazioni pre-installate e praticare auto agevolazioni. DMA e SDA verranno pubblicati nella Gazzetta Ufficiale dell'UE una volta adottati ufficialmente dal Consiglio entro la fine di settembre.

Italia, il calo della natalità del 2020 non è ancora stato recuperato. L'emergenza sanitaria legata alla pandemia di Covid-19 ha accentuato l'invecchiamento della popolazione. Secondo l'ultimo rapporto ISTAT, l'Italia continua ad invecchiare a causa della persistenza di una bassa fecondità e di una longevità molto marcata. In vent'anni, l'indice di vecchiaia in Italia è aumentato di oltre 56 punti; a inizio gennaio 2022 era 187.9% (il rapporto percentuale tra il numero delle persone over 65 ed il numero degli under 15) e si prevede che questo invecchiamento continuerà anche nei prossimi decenni. Tra i fattori principali ci sarebbero la pandemia di Covid-19, la riduzione, a partire dal 2020, di immigrazioni, emigrazioni e mobilità interna, il calo della nuzialità e del numero di coppie al primo matrimonio. Insieme all'Italia, anche la Spagna non ha ancora recuperato il calo della natalità del 2020.

Francia, primo governo di minoranza da quasi trent'anni. Il presidente Emmanuel Macron ha presentato il suo governo dopo aver perso la maggioranza assoluta in parlamento alle elezioni legislative dello scorso giugno e non aver coinvolto nessun partito in un accordo di coalizione. Una lunga fase di confronto politico attende il nuovo governo; infatti, ogni iniziativa legislativa necessiterà di essere negoziata con le opposizioni di sinistra e di destra. Queste hanno già iniziato a formulare nuove proposte, tra cui la tassa sui profitti straordinari delle aziende energetiche.

Bianca Franzini

EUROPA CENTRO-ORIENTALE E RUSSIA

Ungheria, due giorni di proteste a seguito dell’enorme aumento delle tasse nel paese. Durante le giornate del 12 e 13 Luglio diverse proteste hanno avuto luogo a Budapest e in altre città Ungheresi; tali manifestazioni di dissenso sono state rivolte all’estremo aumento delle tasse approvato dall’ala della destra del parlamento che governa il paese. Nonostante l’aumento sia più che evidente, la matrice di tale problema risulta ben più complessa. Dietro la decisione del governo di aumentare le imposte alle imprese ci sarebbe un presunto abuso del modello di tassazione nazionale – meglio noto come KATA -, il quale avrebbe permesso di registrare molti dipendenti ad una tassazione molto inferiore rispetto a quanto previsto dalla legge. Ciò avrebbe causato una perdita per lo stato di circa 250/300 miliardi di fiorini ungheresi (HUF) l'anno, che corrispondono a 608/730 milioni di € circa. La maggior parte dei manifestanti erano imprenditori.

Russia, il governo offre la cittadinanza ai cittadini ucraini in un tentativo di migliorare l’efficacia della conquista del territorio Ucraino. La scorsa settimana il presidente Vladimir Putin ha pubblicato un documento che consente ai cittadini ucraini di ottenere – sotto richiesta - la cittadinanza Russa, senza alcun prerequisito specifico. L’elemento rivoluzionario di tale decisione sta nel fatto che i richiedenti non debbano superare alcun test di lingua o provare di aver vissuto in Russia. Tale decisione nasce come strumento a supporto dell’invasione dell’Ucraina; è la prima volta che questa procedura semplificata per la richiesta di cittadinanza viene resa accessibile a tutto il popolo ucraino. In passato, essa è stata resa accessibile ai soli residenti della Repubblica Popolare di Donetsk (DPR) e della Repubblica Popolare di Lugansk (LPR). Ciononostante, questa decisione costituisce un importante passo poichè, al di fuori dell’ovvia avversità tra I due paesi, la popolazione potrebbe comunque rivelarsi attratta dall’offerta di un ulteriore passaporto seppur proveniente dallo stesso paese che sta attaccando la sua nazione.

Rosario Giorgio Maria Saffioti



MEDIO ORIENTE E NORD AFRICA (MENA)

Libia, sale la tensione. Il peggioramento delle condizioni economiche ha condotto a movimenti di piazza, che sono sfociati anche in violenti assalti alle istituzioni, come quello della sede del parlamento di Torbruk. Successivamente un evento ha concorso a sconvolgere il precario equilibrio della situazione politica interna. Il premier del governo di Tripoli Dbeibeh ha rimosso dal proprio incarico Mustafa Sanallah, lo storico presidente della National Oil Corporation, la compagnia petrolifera statale. Al suo posto è stato nominato Farhat bin Qadara, un uomo dell’est del paese ex governatore della banca centrale libica sotto Gheddafi e vicino agli Emirati Arabi Uniti. Con questa decisione il premier di Tripoli potrebbe cercare di isolare il rivale Bashaga provando a creare una intesa con il generale Haftar, con il tacito plauso di Abu Dhabi. Il neo presidente ha promesso di portare a termine il blocco alla produzione ed esportazione di petrolio.

(Michele Magistretti)


Israele, verso il voto… e nuove alleanze(?). Alla fine i due leader della maggioranza di governo, Naftali Bennett e Yair Lapid, hanno dovuto cedere all’estrema eterogeneità della coalizione e riconoscere di dover tornare al voto. Yair Lapid ha ruotato la propria carica di ministro degli esteri con Bennett e condurrà il paese fino alle urne ad inizio novembre. Inoltre, a causa di dissidi interni con il proprio partito, lo stesso Bennett ha confermato che non si presenterà alle elezioni. Nel mentre, prosegue la strategia israeliana di costruzione di una comunità di sicurezza con cui contenere la minaccia iraniana. Con il viaggio del presidente statunitense, Joe Biden, è stato compiuto un ulteriore passo avanti nella normalizzazione dei rapporti con Riad, la quale ha definitivamente aperto il proprio spazio aereo per le tratte da e verso Israele.

(Michele Magistretti)

Turchia, (porta) al granaio d’Europa. A Istanbul si è recentemente tenuto un vertice tra le delegazioni militari di Russia e Ucraina, sotto mediazione turca e delle Nazioni Unite. Se l’ordine del giorno è certamente quello di sbloccare l’esportazione dei cereali attraverso le rotte marittime, per Ankara la posta in gioco è ancor più alta. In primo luogo, il Paese anatolico tiene a rimarcare il proprio indispensabile ruolo nelle crisi regionali, per presentarsi come “arbitro imparziale” ed elevare il proprio status approfittando del disordine multipolare. Nondimeno, però, poter pilotare le destinazioni prioritarie delle preziose derrate alimentari è funzionale per motivazioni politiche interne. Da un lato, fronte a picchi di inflazione pericolosi, ricavare margini geoeconomici significativi e immediati è vitale per l’intento del governo di evitare rivolte popolari interne. Dall’altro, regalare l’immagine di una Turchia forte rappresenta un’argine cruciale all’emorragia di consensi.

(Samuele Abrami)

Iran, droni per amici. Nei giorni scorsi, gli Stati Uniti hanno ribadito l’accusa per cui l’Iran starebbe progettando di fornire droni per aiutare la Russia nel conflitto in Ucraina. Ovviamente, Teheran ha esplicitamente respinto l’accusa, ma i dubbi rimango ambo i lati. Il contesto è senza dubbio rilevante: le dichiarazioni statunitensi arrivano a cavallo del tour mediorientale di Biden che, tra i vari obbiettivi, vede certamente preminente quello di rafforzare il cordone anti-iraniano. Al contempo, però, è imminente anche la visita di Putin proprio in Iran. Pertanto, Teheran avrebbe tutto l’interesse ad ingraziarsi Mosca con tali favoritismi, soprattutto considerando che il vertice avverrà secondo la “formula trilaterale di Astana” con anche la Turchia. Da qui, la necessità del Presidente Raisi di dimostrare la profondità e la maggiore limpidezza del legame russo-iraniano rispetto a quello con una controparte turca che continua a barcamenarsi tra i vari “blocchi” di alleanze.

(Samuele Abrami)

Michele Magistretti e Samuele Abrami



TERRORISMO E SICUREZZA INTERNAZIONALE

Cina, sale la tensione tra Pechino e Washington nel mar Cinese meridionale. Le operazioni condotte nei giorni scorsi dal gruppo d’attacco della portaerei americana “Ronald Reagan” nelle vicinanze delle isole contese Paracelso, nel mar Cinese meridionale, hanno riacceso le tensioni tra Cina e Stati Uniti nella regione. Il portavoce dell’aeronautica militare di Pechino, Tian Junli, ha definito Washington un “creatore di rischi per la sicurezza nel mar Cinese e nell’intera regione”. Dall’altro lato, la risposta americana non si è fatta attendere: l’ufficiale in comando della Uss Ronald Reagan, Fred Goldhammer, ha risposto alle accuse cinesi sottolineando come queste operazioni siano mirate, esclusivamente, a rimarcare l’impegno americano a salvaguardare la libertà di navigazione nell’Indo-Pacifico, al fine di contrastare le restrizioni alla navigazione applicate in misura arbitraria da Pechino.

(Davide Shahhosseini)

Usa, ucciso in Siria leader Isis. Gli Stati Uniti hanno messo a segno un nuovo colpo contro l'Isis, uccidendo con un drone Maher al-Agal, capo dell'organizzazione in Siria e uno dei cinque leader più importanti del Califfato nella regione. Nel raid, avvenuto nel nord ovest del Paese, nell'area di Jindaryis a 56 chilometri da Aleppo, è rimasto "seriamente ferito" anche un suo vice e collaboratore. L'operazione segue quella del giugno scorso quando in un raid via terra condotto dalle forze speciali americane, venne catturato Ahmed al-Kurdi, leader Isis in prima linea nella pianificazione delle operazioni del gruppo.

(Federico Pani)

Davide Shahhosseini e Federico Pani




Framing The World è un progetto ideato e creato grazie alla collaborazione di un team di associati di Mondo Internazionale.

Agnese Marchesini: Asia ed Estremo Oriente

Andrea Ghilardi: Africa Sub-Sahariana, Europa Occidentale e Unione Europea

Bianca Franzini: Europa Occidentale e Unione Europea

Chiara Giovannoni: Diritti Umani

Davide Shahhosseini: Terrorismo e Sicurezza Internazionale

Elisa Maggiore: America Latina

Federico Pani: America del Nord

Giulio Ciofini: Africa Sub-Sahariana

Laura Salvemini: Asia ed Estremo Oriente

Leonardo Aldeghi: Economia e Finanza Internazionale

Lorenzo Franceschetti: Diritti Umani

Ludovica Costantini: America Latina

Michele Magistretti: Medio Oriente e Nord Africa

Rosario Giorgio Maria Saffioti: Europea Centro-Orientale e Russia

Samuele Abrami: Medio Oriente e Nord Africa

Sara Oldani: Medio Oriente e Nord Africa, Terrorismo e Sicurezza internazionale

Immagine: https://unsplash.com/photos/vh...


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