The People vs. Belarus - Parte II

  Articoli (Articles)
  Matteo Gabutti
  22 January 2022
  14 minutes, 21 seconds

In questo secondo articolo, continuiamo l’analisi delle responsabilità internazionali della Bielorussia per la crisi migratoria ai confini orientali dell’UE. Esamineremo così altri princìpi cardine del diritto internazionale, ovvero quelli di sovranità e non-intervento, per poi considerare le norme relative all’introduzione illegale di migranti ed alcuni trattati bilaterali tra la Russia Bianca e i suoi Stati vicini.



Sovranità e non-intervento

Quello di sovranità è un principio omnicomprensivo incentrato su tre diritti fondamentali – sovranità territoriale, indipendenza dei poteri statali, uguaglianza degli Stati sul piano internazionale –, ma è anche riflesso in alcune norme più specifiche, incluse quelle del principio di non-intervento. Quest’ultimo sarebbe una sorta di corollario di quello di sovranità, le cui espressioni più autorevoli appaiono nella Risoluzione 2625 dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, e nella sentenza della Corte Internazionale di Giustizia nel caso Nicaragua c. Stati Uniti del 1986. In tale sentenza è specificato come il principio di non-intervento si applichi solo in relazioni interstatali in presenza di due elementi, ovvero l’oggetto dell’intervento e l’utilizzo di metodi di coercizione. Il primo coincide con questioni su cui ogni Stato può decidere autonomamente in virtù del principio di sovranità. Il secondo, che pur rappresenta l’elemento distintivo del principio, non ha una definizione universalmente riconosciuta nel diritto internazionale, fatta eccezione per i contesti chiaramente coercitivi in cui si ricorra all’uso della forza.

Nel nostro caso, pare evidente che la Bielorussia abbia infranto la sovranità degli altri tre Stati coinvolti. In particolare, Minsk avrebbe violato la loro integrità territoriale, in luce dei danni materiali causati alla frontiera con l’UE – come evidenziato nel primo articolo –, e la loro indipendenza nell’esercizio dei poteri statali. Infatti, nonostante uno Stato sia tenuto ad accogliere certe persone entro i propri confini, come i richiedenti asilo, tale obbligo non gli impone di aprire le proprie porte in maniera incontrollata ed indiscriminata. In tal senso, gli sforzi della Bielorussia nel facilitare l’entrata clandestina di migranti nell’UE interferiscono apertamente con la funzione governativa dei suoi vicini di regolare l’accesso ai propri territori.

Inoltre, poiché le azioni violente attribuibili alla Bielorussia sulla frontiera polacca costituiscono un uso della forza, esse rappresentano indubbiamente dei metodi di coercizione. Pertanto, la Russia Bianca è anche in violazione del principio di non-intervento nei confronti della Polonia.



Traffico di esseri umani e introduzione illegale di migranti

Una delle più significative responsabilità attribuibili alla Bielorussia fa riferimento alla “strumentalizzazione dei migranti” per finalità politiche. Su questa base, il Consiglio dell’UE ha imposto una serie di misure restrittive nei confronti di tutte le persone ed entità che hanno facilitato l’attraversamento illegale delle frontiere da parte dei migranti, promuovendo il traffico o la tratta di esseri umani verso i territori dell’Unione. L’accusa ha coinvolto membri del ramo giudiziario e alti funzionari politici bielorussi, nonché organi di propaganda e società, per un totale di 183 persone e 26 entità sanzionate.

Per ciò che concerne il diritto internazionale, la Bielorussia è firmataria di una serie di convenzioni che le impongono numerosi obblighi legali, tra cui alcuni fondamentali relativi al trattamento dei rifugiati. In quanto firmataria della Convenzione sui Rifugiati (1951) e dei relativi Protocolli (1967), la Bielorussia non può espellere o respingere migranti dal proprio territorio se non per ragioni di sicurezza nazionale e previa procedura prevista dalla legge (Art. 32). Premessa la presenza legittima dei migranti nel territorio bielorusso, il regime di Lukashenko ha adoperato metodi non convenzionali, incaricando le forze di sicurezza di espellere i rifugiati che si trovavano nel Paese. La Bielorussia ha inoltre aderito alla Convenzione delle Nazione Unite contro la Criminalità Organizzata Transnazionale (2000), inclusi i Protocolli addizionali, tra cui quello finalizzato a prevenire, reprimere e punire la tratta delle persone, in particolare donne e bambini. Nonostante la sua adesione, il leader bielorusso sembra contravvenire gravemente agli stessi princìpi dettati dall’Art. 2 del suddetto Protocollo. Gli eventi verificatisi all’interno del territorio bielorusso, infatti, configurerebbero un’effettiva tratta di persone, ossia il trasferimento di individui tramite l’impiego di frode, inganno e abuso di potere a scopo di sfruttamento, così come espresso dall’Art. 3 del Protocollo. Emblematici i vari casi di estorsione testimoniati dai migranti, ai quali vengono richieste ingenti somme di denaro per esser liberati e rimpatriati e che, in caso di mancato pagamento, sono costretti con la forza ad accedere in Polonia.



Accordi bilaterali

Tra le responsabilità internazionali della Bielorussia non possiamo escludere gli accordi bilaterali del Paese con i suoi vicini.

In particolare, negli anni ’90, la Russia Bianca concluse trattati di ‘buon vicinato’ e cooperazione con Lituania e Polonia. L’Art. 1 di entrambi gli accordi impegna gli Stati firmatari ad osservare princìpi del diritto internazionale già analizzati in questi due articoli, in uno spirito di rispetto reciproco e collaborazione. Questi ultimi due termini generici rappresentano una sorta di obiettivo complessivo, una chiave interpretativa per applicare le misure dei trattati. In tal senso, è arduo riconciliare con lo scopo degli accordi bilaterali l’incoraggiamento ed il sostegno materiale da parte delle autorità bielorusse per l’entrata clandestina dei migranti in Polonia e Lituania. Inoltre, risulta particolarmente evidente che Minsk sia in violazione di tali trattati in riferimento agli articoli 24(2) e 21, rispettivamente dell’accordo con la Polonia e di quello con la Lituania, i quali impongono ai Paesi di collaborare nella lotta all’immigrazione illegale.

Nonostante un simile trattato non esista tra Bielorussia e Lettonia, tuttavia, nel 1993, i due Paesi firmarono un accordo per regolare il passaggio dal territorio dell’uno a quello dell’altro attraverso dei posti di controllo alla frontiera. Come richiesto dall’Art. 6, tutte le eccezioni devono essere previamente autorizzate. Pertanto, poiché le forze bielorusse non solo non hanno chiesto alcuna autorizzazione alla Lettonia, ma hanno invece facilitato l’entrata incontrollata di migranti nel Paese, la Russia Bianca sta violando anche questo accordo.



Conclusioni

Immaginiamo di rappresentare le violazioni della Bielorussia nei confronti di ciascuno dei suoi vicini come una piramide. La base di tale piramide è rappresentata dal principio più facilmente trasgredibile, quello di sovranità, che Minsk ha infranto per tutti e tre gli Stati coinvolti nella crisi. Il piano successivo della piramide è costituito invece dal più stretto principio di non-intervento, che richiede la presenza di un particolare elemento, la coercizione. Solo la piramide in relazione alla Polonia raggiunge questo livello, ed anzi lo supera. Infatti, avanzando ulteriormente si giunge al gradone dell’uso della forza, a cui agenti bielorussi sono ricorsi contro lo Stato polacco. Infine, come sommità dell’edificio vi sarebbe un vero e proprio attacco armato, ma, come constatato nel precedente articolo, neanche la piramide polacca vi arriva.

A queste violazioni si aggiungono quelle relative al trasferimento illegale di migranti e agli accordi bilaterali della Bielorussia con i suoi tre vicini.

Nel prossimo ed ultimo articolo sull’argomento concluderemo la nostra analisi nel vasto reame dei diritti umani.

A cura di Matteo Gabutti e Michela Rivellino



Fonti consultate per il presente articolo

2625 (XXV). Declaration on Principles of International Law concerning Friendly Relations and Co-operation among States in accordance with the Charter of the United Nations 1970

Agreement between the Government of the Republic of Latvia and the Government of the Republic of Belarus on border control posts 1993

Agreement between the Government of the Republic of Poland and the Government of the Republic of Belarus on good neighbourliness and friendly cooperation 1992

Amnesty International, “Refugees, Asylum-Seekers and Migrants” (Amnesty.org2016) <https://www.amnesty.org/en/what-we-do/refugees-asylum-seekers-and-migrants/> accessed January 2, 2022

Charlish A, “‘No Going Back’: Migrants Tell of Being Trapped on Belarus-Poland Border” Reuters (November 11, 2021) <https://www.reuters.com/world/europe/no-going-back-migrants-tell-being-trapped-belarus-poland-border-2021-11-10/> accessed January 5, 2022

Charter of the United Nations 1945

Check R, “Belarus Border Crisis: How Are Migrants Getting There?” BBC News (November 22, 2021) <https://www.bbc.com/news/59233244> accessed December 27, 2022

CNN, “Belarus-Poland Border Crisis: Migrant Accuses Belarusian Forces of Beatings on Trek to Border - CNN Video” (edition.cnn.com) <https://edition.cnn.com/videos/world/2021/11/15/poland-belarus-border-migrant-crisis-pleitgen-pkg-intl-ldn-vpx.cnn> accessed January 4, 2022

Convention against Torture and Other Cruel, Inhuman or Degrading Treatment or Punishment 1985

Convention on the Rights of the Child 1989

Convention relating to the Status of Refugees 1951

Draft Articles on Responsibility of States for Internationally Wrongful Acts, with commentaries 2001

European Convention on Human Rights 1950

European Council, “Belarus: EU Adopts 5th Package of Sanctions over Continued Human Rights Abuses and the Instrumentalisation of Migrants” (www.consilium.europa.euDec... 2, 2021) <https://www.consilium.europa.eu/en/press/press-releases/2021/12/02/belarus-eu-adopts-5th-package-of-sanctions-over-continued-human-rights-abuses-and-the-instrumentalisation-of-migrants/> accessed December 27, 2021

––, “Belarus: EU Broadens Scope for Sanctions to Tackle Hybrid Attacks and Instrumentalisation of Migrants” (www.consilium.europa.euNov... 15, 2021) <https://www.consilium.europa.eu/en/press/press-releases/2021/11/15/belarus-eu-broadens-scope-for-sanctions-to-tackle-hybrid-attacks-and-instrumentalisation-of-migrants/> accessed December 27, 2021

––, “EU Migration Policy” (www.consilium.europa.eu) <https://www.consilium.europa.eu/en/policies/eu-migration-policy/> accessed December 27, 2021

––, “European Council Conclusions, 21-22 October 2021” (www.consilium.europa.euOct... 22, 2021) <https://www.consilium.europa.eu/en/press/press-releases/2021/10/22/european-council-conclusions-21-22-october-2021/> accessed December 27, 2021

––, “Restrictive Measures against Belarus” (www.consilium.europa.eu) <https://www.consilium.europa.eu/en/policies/sanctions/restrictive-measures-against-belarus/> accessed December 27, 2021

Gall L, “‘Die Here or Go to Poland’” Human Rights Watch (November 24, 2021) <https://www.hrw.org/report/2021/11/24/die-here-or-go-poland/belarus-and-polands-shared-responsibility-border-abuses>, accessed January 2, 2022

Heyns C and others, “The International Law Framework Regulating the Use of Armed Drones” (2016) 65 International and Comparative Law Quarterly 791

Human Rights Committee, General comment No. 36 on article 6 of the International Covenant on Civil and Political Rights, on the right to life, 30 October 2018, CCPR/C/GC/36 <https://tbinternet.ohchr.org/Treaties/CCPR/Shared%20Documents/1_Global/CCPR_C_GC_36_8785_E.pdf> accessed January 2, 2022.

ICRC, “Treaties, States Parties, and Commentaries - Geneva Convention (I) on Wounded and Sick in Armed Forces in the Field,1949 - 2 - Article 2 : Application of the Convention - Commentary of 2016” (ihl-databases.icrc.org2016) <https://ihl-databases.icrc.org/applic/ihl/ihl.nsf/Comment.xsp?action=openDocument&documentId=BE2D518CF5DE54EAC1257F7D0036B518#_Toc452041596> accessed January 2, 2022

International Covenant on Civil and Political Rights 1966

Interview with CNN, “Transcript: CNN Interview with Belarus Leader Alexander Lukashenko” (October 2, 2021) <https://edition.cnn.com/2021/10/02/europe/belarus-lukashenko-interview-transcript/index.html> accessed January 4, 2022

Kleczkowska A, “What Does the ‘Hybrid Attack’ Carried out by Belarus against the EU Borders Mean in Reality? An International Law Perspective” [2021] EJIL: Talk! <https://www.ejiltalk.org/what-does-the-hybrid-attack-carried-out-by-belarus-against-the-eu-borders-mean-in-reality-an-international-law-perspective/> accessed December 27, 2021

Kress C, “On the Principle of Non-Use of Force in Current International Law” [2019] Just Security <https://www.justsecurity.org/66372/on-the-principle-of-non-use-of-force-in-current-international-law/> accessed January 21, 2022

Moynihan H, “The Application of International Law to State Cyberattacks. Sovereignty and Non-Intervention” (Chatham House 2019) <https://www.chathamhouse.org/2019/12/application-international-law-state-cyberattacks/3-application-non-intervention-principle> accessed December 29, 2021

Nicholson F and Kumin J, A Guide to International Refugee Protection and Building State Asylum Systems. Handbook for Parliamentarians N° 27, 2017 (Inter-Parliamentary Union and UNHCR 2017) <https://www.unhcr.org/publications/legal/3d4aba564/refugee-protection-guide-international-refugee-law-handbook-parliamentarians.html> accessed January 2, 2022

Pizzigoni G, “La crisi dei MIGRANTI tra Polonia e Bielorussia (in breve)” <https://www.youtube.com/watch?v=FdqcnJaz4FM> accessed December 27, 2021

Protocol against the Smuggling of Migrants by Land, Sea and Air 2000

Protocol relating to the Status of Refugees 1967

Protocol to Prevent, Suppress and Punish Trafficking in Persons Especially Women and Children, supplementing the United Nations Convention against Transnational Organized Crime 2000

Ruys T, “The Meaning of ‘Force’ and the Boundaries of the Jus Ad Bellum: Are ‘Minimal’ Uses of Force Excluded from UN Charter Article 2(4)?” (2014) 108 The American Journal of International Law 159 <https://www.jstor.org/stable/10.5305/amerjintelaw.108.2.0159?seq=1#metadata_info_tab_contents> accessed January 21, 2022

Sari A and Hudson B, “Stirring Trouble at the Border: Is Belarus in Violation of International Law? - Part 1” [2021] Just Security <https://www.justsecurity.org/79222/stirring-trouble-at-the-border-is-belarus-in-violation-of-international-law/> accessed December 27, 2021

––, “Stirring Trouble at the Border: Is Belarus in Violation of International Law? - Part 2” [2021] Just Security <https://www.justsecurity.org/79291/stirring-trouble-at-the-border-is-belarus-in-violation-of-international-law-part-2/> accessed December 27, 2021

Sari A, “Legal Resilience in an Era of Gray Zone Conflicts and Hybrid Threats” [2019] ECIL Working Paper 2019/1 <https://ssrn.com/abstract=3315682> accessed December 27, 2021

Scarano S, “La strumentalizzazione dei migranti nella diplomazia internazionale: il caso bielorusso” (Mondo Internazionale PostDecember 4, 2021) <https://mondointernazionale.com/la-strumentalizzazione-dei-migranti-nella-diplomazia-internazionale-il-caso-bielorusso> accessed December 28, 2021

The North Atlantic Treaty 1949

Tondo L, “One-Year-Old Syrian Child Dies in Forest on Poland-Belarus Border” The Guardian (November 18, 2021) <https://www.theguardian.com/world/2021/nov/18/one-year-old-syrian-child-dies-in-forest-on-poland-belarus-border> accessed January 5, 2022

Treaty on good-neighbourliness and cooperation 1995

TVN24, “Straż Graniczna: Białoruscy Żołnierze Zaczęli Niszczyć Nocą Zaporę” TVN24 (November 13, 2021) <https://tvn24.pl/polska/granica-z-bialorusia-straz-graniczna-noca-bialoruscy-zolnierze-zaczeli-niszczyc-zapore-5487958> accessed January 21, 2022

UN Committee Against Torture (CAT), General Comment No. 2: Implementation of Article 2 by States Parties, 24 January 2008, CAT/C/GC/2 <https://www.refworld.org/docid/47ac78ce2.html> accessed January 2, 2022.

United Nations Convention against Transnational Organized Crime 2000

Copyright © 2022 - Mondo Internazionale APS - Tutti i diritti riservati

Share the post

L'Autore

Matteo Gabutti

IT

Matteo Gabutti è uno studente classe 2000 originario della provincia di Torino. Nel capoluogo piemontese ha frequentato il Liceo classico Massimo D'Azeglio, per poi conseguire anche il diploma di scuola superiore statunitense presso la prestigiosa Phillips Academy di Andover (Massachusetts). Dopo aver conseguito la laurea in International Relations and Diplomatic Affairs presso l'Università di Bologna, al momento sta conseguendo il master in International Governance and Diplomacy offerto alla Paris School of International Affairs di SciencesPo. All'interno di Mondo Internazionale ricopre il ruolo di autore per l'area tematica Legge e Società, oltre a contribuire frequentemente alla stesura di articoli per il periodico geopolitico Kosmos.

EN

Matteo Gabutti is a graduate student born in 2000 in the province of Turin. In the Piedmont capital he has attended Liceo Massimo D'Azeglio, a secondary school specializing in classical studies, after which he also graduated from Phillips Academy Andover (MA), one of the most prestigious preparatory schools in the U.S. After his bachelor's in International Relations and Diplomatic Affairs at the University of Bologna, he is currently pursuing a master's in International Governance and Diplomacy at SciencesPo's Paris School of International Affairs. He works with Mondo Internazionale as an author for the thematic area of Law and Society, and he is a frequent contributor for the geopolitical journal Kosmos.

Tag

Bielorussia polonia Lituania lettonia Migranti InternationalLaw Unione Europea crisi umanitaria Lukashenko responsabilità legali Sovranità trafficking in human beings UnitedNations