Smart Waste Management

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  Redazione
  17 May 2021
  4 minutes, 11 seconds

La popolazione della terra continua a crescere, e così fanno le quantità di rifiuti che vengono prodotte ogni giorno. Secondo le Nazioni Unite, circa il 70% della popolazione mondiale vivrà in grandi centri urbani entro il 2050. Questa concentrazione di persone negli spazi metropolitani preoccupa molte persone, perché spesso una crescita incontrollata è sinonimo di scarsa sostenibilità. Così, tutte le grandi comunità si trovano ad affrontare un'importantissima sfida, quella gestione dei rifiuti. Problema non certo nuovo, ancora oggi esso presenta moltissime inefficienze e richiede un grande dispendio di risorse economiche e materiali. Tali inefficienze sono legate a metodi di raccolta principalmente manuali e a processi logistici datati, che non sono in grado di adattarsi facilmente ai cambiamenti dei cittadini. D’altra parte, lo sviluppo dell’Internet of Things mette a disposizione dei decisori pubblici diverse tecnologie avanzate che possono migliorare notevolmente questo servizio. Si tratta dello smart waste management.

Lo smart waste management usa la tecnologia per rendere più efficiente la gestione dei rifiuti. Generalmente, i rifiuti che produciamo, sia in casa che quando siamo fuori, vengono gettati in bidoni di raccolta dell’immondizia. Una delle difficoltà più significative per i Comuni è sapere se i cestini sono pieni o no e quando svuotarli. Lo smart waste management consente di risolvere questo problema, evitando che un cestino vuoto sia sul percorso dei mezzi che svuotano i cestini, impedendo anche che un bidone resti pieno per una settimana o anche più. Le previsioni per il settore nei prossimi anni sono positive: secondo i recenti dati presentati dal rapporto “Smart Waste”, di Navigant Research, il mercato delle tecnologie e dei servizi per il trattamento intelligente dei rifiuti a livello globale arriverà a valere oltre 42 miliardi di dollari entro il 2023.

Ma quali sono le tecnologie che vengono utilizzate? Di solito i contenitori di rifiuti sono equipaggiati con sensori che misurano ogni genere di dati: il livello di riempimento del contenitore, la temperatura, l’umidità, il peso dei rifiuti, la distribuzione della quantità dei rifiuti gettati nel corso della giornata o della settimana; è possibile inoltre produrre immagini 3D del contenuto, da diversi punti di osservazione. I contenitori sono dotati di un modulo GPS, necessario per collocarli geograficamente con esattezza. Questi sensori possono essere applicati a contenitori dalle forme più disparate, indipendentemente dal fatto che il loro contenuto sia solido o liquido. Il rilevamento dei dati avviene in modo ciclico durante la giornata.

Vi è poi un sistema centrale che gestisce e analizza i dati raccolti nei singoli cestini, che possono essere così sfruttati per elaborare strategie di ottimizzazione del sevizio: efficientamento delle tratte, taglio dei costi, riduzione dell’impronta ambientale, miglioramento delle condizioni di lavoro per gli operatori. Monitorare è il primo step per risparmiare.

Di solito i sistemi di smart waste management non richiedono grandi dimensioni di banda per una corretta trasmissione dei dati: la tecnologia 2G risulta essere del tutto adatta agli obiettivi prefissati.

Questo sistema si integra con delle applicazioni per smartphone che funzionano come navigatori, suggerendo agli operatori delle compagnie di raccolta rifiuti la strada migliore da perseguire per svuotare tutti i cestini. Quando il conducente apre l’app, tutti i bidoni che, secondo l'analisi dei dati, sono già pieni o lo saranno entro la fine della giornata vengono piazzati sul percorso. L’operatore deve così seguire le istruzioni di una voce, che indica la strada e i bidoni da svuotare. Il processo è dinamico: se un contenitore che non era stato preso in considerazione per la raccolta si riempie prima del previsto, il mezzo più vicino viene allertato e modifica il suo percorso in modo da svuotarlo. In questo modo i conducenti dei veicoli concludono il loro lavoro quotidiano più velocemente. Naturalmente anche i dati sui percorsi dei veicoli vengono raccolti: durata media dei viaggi, costi del carburante, tempo necessario per lo svuotamento.

Esistono anche applicazioni per smartphone destinate ai cittadini comuni, che possono facilmente avere accesso alle informazioni sui cestini per la raccolta dei rifiuti: verificare lo stato dei contenitori collocati nelle vicinanze e visualizzare le previsioni di smaltimento, per smaltire i propri rifiuti dopo la raccolta comunale. L’applicazione può essere personalizzata in base al profilo dell’utente con la possibilità, per esempio, di registrare un contenitore preferito, più vicino alla propria residenza. In questo modo, l'applicazione può controllare automaticamente lo stato del contenitore preferito e passare informazioni tramite un pop-up: se lo scomparto ha un livello di riempimento massimo compare automaticamente una seconda opzione di scomparto disponibile.

La creazione di prototipi di contenitori intelligenti, lo sviluppo di app e il lancio di attività di sperimentazione in diverse parti del mondo mostrano che il sistema proposto può effettivamente cambiare le abitudini delle persone in materia di rifiuti e ottimizzare le risorse economiche e materiali. E c’è ancora molto spazio di miglioramento: i servizi esistenti potranno essere ulteriormente perfezionati grazie all’aggiunta di nuovi strumenti che interagiscono con il sistema centrale.

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a cura di Chiara Natalicchio 

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