Orientamento scolastico: consigli per prendere una giusta scelta

  RAISE
  Fabio Di Gioia
  17 August 2020
  4 minutes, 19 seconds

Durante l’ultimo anno di scuola secondaria di primo grado comunemente chiamate medie), ogni ragazzo è chiamato a prendere una scelta e dovrà affrontare un passo importante per il futuro: quello della scelta del percorso formativo che consentirà di realizzare le proprie aspirazioni. Compiere una scelta di questo tipo a quattordici anni è difficile, perché quasi nessuno a questa età ha le idee chiare rispetto al proprio progetto di vita; inoltre, è davvero molto difficile immaginarsi in un futuro che appare lontano.

È il momento di fare un esame di coscienza, di interrogarsi sulle proprie risorse e capacità. Che cosa so fare? Che cosa mi piace fare? Dove voglio arrivare? Che cosa si aspettano gli altri da me? Esistono le condizioni per realizzare i proprio progetti? Difficile, per uno studente di terza media, rispondere da solo a questi interrogativi. C’è bisogno del sostegno e del supporto degli adulti, quali i genitori e gli insegnanti. I genitori possono aiutare a trovare un percorso che possa valorizzare le proprie aspirazioni, mentre gli insegnanti, considerando il quadro scolastico e le potenzialità di ognuno, esprimeranno un consiglio orientativo non vincolante ai fini della scelta, ma da tenere in considerazione.

Ad ogni modo, ogni giovane dovrà scegliere in piena libertà, cercando di seguire le proprie ambizioni e le proprie passioni e, nel caso dovesse accorgersi di aver sbagliato, può sempre cambiare, senza paura e senza scoraggiarsi.

Per prendere la decisione migliore occorre concentrarsi su tre aspetti importanti:

  • Riflettere su sé stessi, valutando con serietà le proprie capacità, desideri e interessi;
  • Informarsi sul mondo del lavoro, le opportunità offerte dal territorio in cui si vive e gli sbocchi professionali del futuro;
  • Conoscere l’organizzazione delle scuole superiori, le finalità formative dei diversi tipi di scuola, la certificazione che fornisce ciascun indirizzo scolastico, lo sbocco professionale o universitario che esso rende possibile.

Per scegliere il corso di studi da intraprendere dopo l’Esame di Stato è necessario conoscere l’organizzazione delle scuole superiori (denominate scuole secondarie di II grado) nel sistema formativo attuale. A partire dal 1 settembre 2010 è entrata in vigore una riforma complessiva del secondo ciclo di istruzione e formazione, con modifiche rilevanti sia nei programmi sia nella tipologia degli Istituti e degli indirizzi. La riforma prevede che si possano proseguire gli studi scegliendo fra tre percorsi: i licei, gli istituti tecnici e gli istituti professionali.

Di fronte a un mercato del lavoro in continua trasformazione, probabilmente nessuno farà più lo stesso lavoro per tutta la vita. Le maggiori opportunità, in futuro, potranno essere svolte solo dai giovani disposti ad adattarsi a nuove mansioni e ad aggiornarsi continuamente. Ciò comporterà un rapporto costante con lo studio e un atteggiamento aperto nei confronti delle novità.

Ecco 10 consigli fondamentali per compiere una scelta seria e per essere sempre proattivi ad ogni tipo di cambiamento:

1. Imparare a leggere e scrivere bene: è indispensabile la lettura di almeno un giornale al giorno e di almeno un libro al mese per conoscere fatti e arricchire il proprio vocabolario;

2. Imparare le lingue: oggi l'inglese è lo strumento determinante per comunicare con il resto del mondo;

3. Imparare l'uso del computer: la conoscenza informatica non solo consente di aumentare le capacità individuali di lavoro, ma è una risorsa e un titolo da far valere in moltissimi lavori;

4. Non trascurare il lavoro manuale: quest'ultimo non deve essere sottovalutato poiché è molto richiesto;

5. Sviluppare la cultura dell'internazionalità e della mobilità: nella società del Terzo Millennio bisogna abbandonare la ricerca del posto fisso a ogni costo e valorizzare la mobilità professionale poiché l'interesse per il lavoro, l'apprendimento di cose nuove, la responsabilità e l'iniziativa sono elementi principali per svolgere un lavoro;

6. Accettare ogni esperienza iniziale di lavoro, per non restare mai inattivi: qualsiasi esperienza di lavoro iniziale, anche in campi distanti dal proprio, può essere utile per acquisire conoscenze e informazioni ed è anche importante per imparare a fare networking (socializzare);

7. Informarsi continuamente sui cambiamenti del proprio settore: ricercare informazioni, libri specifici per essere costantemente aggiornati;

8. Non dividere la vita in due ma alternare sempre studio e lavoro: è necessario dedicare sempre una percentuale del proprio tempo all'aggiornamento continuo e questo è possibile solo con un'alternanza lettura-studio-lavoro. Pertanto non è più possibile dividere la vita in due fasi, prima studio e poi lavoro;

9. Raccogliere, organizzare e accumulare "info-ricchezze": accumulare notizie e informazioni è la sola vera garanzia per cogliere le innumerevoli opportunità che la società globale offre.

10. Non piangere sulle cose che non funzionano: spesso si sente dire la scuola non ci forma come dovrebbe, lo Stato non aggiorna i suoi docenti, i politici governano male e via dicendo. A parte che le stesse lamentele si sentono anche in Paesi dove la pubblica amministrazione e la politica funzionano meglio rispetto all'Italia, l'unica cosa da fare è non lamentarsi ma lottare perché le cose cambino e rimboccarsi le maniche.

Rita Levi Montalcini affermava che "il tempo è denaro", ma non è il tempo che conta, è la motivazione e l'impegno che si investe nel perseguimento dell'attività scelta.

Fonti liberamente consultabili:

https://www.istruzione.it/orientamento/index_postdiploma.html

A cura di Valeriana Savino

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L'Autore

Fabio Di Gioia

Dottore in Scienze internazionali ed istituzioni europee, attualmente si sta specializzando nel corso di laurea magistrale in Relazioni Internazionali. È stato Presidente del Collegio dei Revisori dei Conti, Referente di Segreteria e co-ideatore del progetto TrattaMI Bene. È ora Caporedattore e autore per la sezione Diritti Umani.

Bachelors degree in International Sciences and European Institutions, currently majoring in International Relations. He has served as Chairman of the Board of Auditors, Secretariat Liaison, and co-creator of the TrattaMI Bene project. He is now Editor-in-Chief and author for the Human Rights section.

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