Obesità infantile: una minaccia dei giorni nostri

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  Redazione
  30 January 2019
  3 minutes, 17 seconds

L’obesità è la malattia correlata all’alimentazione più frequente, soprattutto nella fascia di età tra gli 8 e i 12 anni. Le cause maggiori sono da attribuire ad un eccesso delle calorie della dieta, nonché ad un eccesso proteico e lipidico. I bambini ad oggi sono circondati da alimenti pre-confezionati ad elevata densità calorica soprattutto per gli zuccheri semplici che contengono. Il loro gusto si abitua sempre più al sapore del dolce, scegliendo sempre meno alimenti fatti per lo più da carboidrati complessi e fibre. L’obesità non è solo un problema estetico, ma soprattutto un problema di salute, con tutte le sue conseguenze. Non a caso il diabete mellito di tipo II (cioè quello causato principalmente da cattive abitudini come alimentazione sregolata e sedentarietà) non può più essere proprio solo degli adulti, ma sta prendendo sempre più piede anche tra i bambini. Questi ultimi iniziano sempre più ad essere vittime di sindrome metabolica, dislipidemie, diabete mellito, problemi gastro-enterici. Ma di chi è la colpa? È facile puntare il dito su un unico colpevole. In realtà il problema è tutto ciò che ci circonda: provate a pensare alla nostra società benestante, all’industria alimentare, alle nuove tecnologie, alla convenienza di prezzo, alla scarsa formazione nel campo della scienza della nutrizione. Tutto ciò spinge le famiglie, anche involontariamente, alla comodità di comprare ai propri figli alimenti pratici e pre-confezionati di cui i ripiani dei supermercati sono pieni. Ma siamo proprio sicuri che le etichette vengano lette? E siamo proprio sicuri che quella famosa dicitura “light” sia veritiera? Un altro aspetto da considerare è la pigrizia dei bambini di oggi, molto probabilmente da imputare al costante utilizzo dei cellulari, dei tablet, dei computer, etc. Non so se ci avete mai fatto caso, ma ad oggi in molti ristoranti ci sono degli schermi su cui far giocare i bimbi, che di conseguenza non parlano e non si guardano neanche in faccia. Per lo sviluppo di un bambino è importantissimo farlo giocare all’aria aperta, con altri bambini, con giochi veri da toccare. In più, si sa che in Europa siamo molto carenti di vitamina D proprio per il fatto che siamo sempre meno esposti alla luce solare. Insomma, aiutiamo i nostri figli ad abbattere questa minaccia dell’obesità, e, se non lo fa l’industria, fatelo almeno voi genitori. Cercate prima di tutto di dedicare più tempo ai giochi in scatola, ai disegni, alle passeggiate al parco. Inoltre, state attenti a ciò che comprate come merenda, come snack, come dessert o piatti già pronti; cercate di imparare a leggere le etichette affidandovi ad un professionista della nutrizione. Diffidate delle diete "fai da te", dei primi consigli che capitano sotto mano su internet e delle diciture sulle confezioni, in quanto un ingrediente può tranquillamente essere sostituito da un altro con le medesime caratteristiche. Provate innanzitutto a limitare gli zuccheri semplici gradualmente, perché sono la nostra minaccia più grande. Cercate di trovare un pò di tempo nella vostra giornata da dedicare alla cucina, alla preparazione di torte fatte in casa e alla cottura di verdure colorate, evitando di mettere sulle vostre tavole bevande zuccherate e altri alimenti di cui se ne può fare a meno. Il segreto sta nel non comprare ciò che può farci cadere in tentazione. Non bisogna cedere subito se un bambino denigra il piatto che state proponendo: con delicatezza e gradualità imparerà ad assumerlo. In particolare, per quanto riguarda la verdura, ci sono vari accorgimenti che sono già stati spiegati in un altro articolo, tra cui la creazione di piatti colorati (e con faccine) o la creazione di polpette/patatine di verdure, che i bimbi possono anche divertirsi a mangiare con le mani.

A cura di Maria Parisi

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