La soggettività giuridica della Palestina

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  Federico Quagliarini
  14 May 2021
  3 minutes, 17 seconds

IL CONCETTO DI STATO

Nel diritto internazionale non esiste un momento preciso all’interno del quale si può delineare la nascita di uno Stato. A differenza di quello che accade nel diritto interno (come ad esempio nel caso della costituzione di una società) non abbiamo un atto costitutivo, tramite il quale si conferisce soggettività giuridica. Una nazione, infatti, acquista personalità giuridica internazionale de facto, cioè in maniera autonoma.

Anzitutto bisogna partire dalla concezione di Stato, il quale può essere definito come tale solo se costituito da tre elementi: popolo, territorio, governo. Il primo inteso come popolazione stabilmente residente, il secondo come porzione di terraferma delimitata da frontiere e l’ultimo inteso come esecutivo indipendente nelle sue decisioni e non pura emanazione di un altro governo straniero.

Partendo da questi tre elementi si possono già individuare delle criticità: la Palestina, infatti, pur avendo un proprio territorio, risulta frammentato e con confini talvolta incerti. Inoltre, il governo palestinese si è trovato tal volta a non avere pieno controllo dei propri territori, come per esempio dal 2007 al 2017 quando la striscia di Gaza è stata governata da Hamas.

IL RICONOSCIMENTO

Bisogna ricordare che la Palestina è riconosciuta da numerosi paesi, così come avvenne per la totalità dei paesi musulmani in Asia e per la maggior parte dai paesi dell’ex blocco sovietico in Europa. Tuttavia, il riconoscimento è puramente un atto politico e di conseguenza non opera nel diritto internazionale quale criterio per il conferimento della personalità giuridica.

Con il riconoscimento, infatti, uno Stato dichiara la propria volontà di instaurare relazioni diplomatiche, ma sarebbe assurdo che il riconoscimento operasse come strumento di attribuzione della personalità. Come detto prima, non esiste un momento preciso o un atto con il quale una nazione acquista soggettività, né tanto più questo può essere un atto di un paese straniero.

Sebbene il riconoscimento possa influenzare la dinamica della statualità, affermare che la Palestina sia uno Stato poiché alcune nazioni l’hanno riconosciuta sarebbe errato. Difatti, nel diritto internazionale sussistono altri criteri per garantire che uno Stato abbia acquisito soggettività giuridica.

IL PRINCIPIO DELL’EFFETTIVITÀ

Tra i principi che maggiormente spiccano per il riconoscimento della personalità giuridica internazionale vi è quello dell’effettività.

Con principio di effettività s’intende la capacità dello Stato di far rispettare le proprie leggi, i propri atti amministrativi e, ove necessario, attuare un controllo coercitivo nei confronti della popolazione. Il principio dell’effettività risulta determinante nell’acquisto della personalità giuridica internazionale proprio perché grazie a questo un governo dimostra di esercitare imperium, cioè la capacità di imporre il proprio potere nei confronti della popolazione sottostante.

Il principio dell’effettività, infatti, risulta il parametro cardine attraverso il quale la comunità internazionale prende atto della nascita di uno stato come titolare di diritti e di doveri derivanti dal diritto internazionale.

UNA SOGGETTIVITÀ NON PIENA

In conclusione lo status della Palestina è al momento in dubbio. Per quanto non si possa affermare che la Palestina abbia piena soggettività giuridica internazionale, si può comunque sostenere che esista in capo ad essa una qualche forma di personalità.

La Palestina, infatti, è entrata in qualità di osservatore all’ONU nel 2012 (ma non come membro effettivo), siede nella corte permanente di arbitrato dal 2016 e dal 2015 è membro nell’UNESCO. Sono tutti elementi che fanno in qualche modo indicare un affermarsi, sul piano internazionale, della Palestina in quanto titolare di diritti e di obblighi.

Tuttavia, il processo di acquisizione della personalità non è ancora completato, ma lo sarà una volta che l’Autorità Nazionale Palestinese porterà a termine il processo con il quale darà piena attuazione al principio di effettività, il quale risulta ancora non pienamente concretizzato.

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L'Autore

Federico Quagliarini

Classe 1994, laureato in Giurisprudenza presso l'Università degli studi di Milano, Federico Quagliarini è al contempo vice-direttore di Mondo Internazionale POST nonché caporedattore per l'area Società.

Da sempre appassionato di politica e relazioni internazionali, in Mondo Internazionale si occupa principalmente di questioni legali soprattutto inerenti al diritto internazionale.

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