La donna e l'Asia

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  Redazione
  23 January 2020
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Il valore aggiunto di ogni società è attribuito al ruolo che rappresenta ogni donna in essa. Le donne rappresentano la metà della popolazione umana e hanno un ruolo importante nello sviluppo e nel progresso di un paese.

In Asia la condizione della donna è preoccupante. La cultura asiatica è ancora fortemente improntata sul difendere l’uomo e non fare sentire la voce delle donne che, a volte, non godono degli stessi diritti davanti alla legge. Le donne asiatiche non godono le stesse condizioni sociali, politiche ed economiche delle donne occidentali.

L’Asia centrale, l’Asia orientale, l’Asia meridionale e il Sud-Est asiatico sono caratterizzati da realtà molto differenti tra loro: sia a causa di ragioni etniche, sia per ragioni religiose, senza tralasciare i numerosi conflitti armati nelle varie regioni.

Nelle regioni dell’Asia centrale i diritti delle donne hanno subito un lieve cambiamento a partire dagli ultimi anni del ‘900: in Afghanistan le donne hanno lottato per ottenere le minime libertà individuali e per una riforma della società dominata dal genere maschile; tuttora la violenza contro le donne in tutto il paese è molto alta. In Kazakistan i diritti delle donne sono garantiti nella costituzione del 1995, ma le autorità governative auspicano di creare un’economia in cui una madre può lavorare a casa e, allo stesso tempo, educare i propri figli.

Nelle regioni dell’Asia orientale come la Cina, il Giappone, Hong Kong, Corea del Sud, Corea del Nord, Macao, Mongolia e Taiwan - società fortemente maschiliste - la condizione delle donne è mutata dopo la Seconda guerra mondiale grazie al crescente sviluppo economico e alla trasformazione della società. Le donne hanno lottato per raggiungere uguaglianza di genere, pari opportunità occupazionali, indipendenza economica, diritto di voto, possibilità di accedere ad alti gradi d’istruzione ed eliminare la violenza domestica e sessuale. Nonostante queste innumerevoli riforme e prove d’uguaglianza, lo status delle donne si basa essenzialmente ancora sulle tradizioni e punti di vista patriarcali propri della struttura sociale. Infatti, le donne asiatiche ancora oggi devono lottare contro la discriminazione in molti settori prima di giungere ad una vera parità con gli uomini.

Anche nelle regioni dell’Asia meridionale si è registrata la volontà di raggiungere una piena parità di genere, tuttavia la situazione riguardante i diritti delle donne è molto critica e sconvolgente. Questo perché le donne continuano a subire stupri, violenze domestiche, prostituzione, matrimoni forzati e sono vittime del traffico di essere umani. Negli ultimi cinque anni, tali crimini sono aumentati e si calcola siano morte 40 mila donne, soprattutto indiane.

Infine, nel Sud-Est asiatico la situazione non è tanto diversa rispetto alle altre regioni. Le donne, in queste regioni, hanno cercato di ottenere maggiori diritti civili e politici e di allontanarsi dai dettami tradizionali patriarcali, ma lo status femminile è ancora subordinato in una società chiusa e antica.

La condizione delle donne nel mondo asiatico è certamente legata alla storia, alle tradizioni religiose e sociali e alla geografia dei paesi. I cambiamenti, le riforme e lo sviluppo registrato sono solamente una piccola parte della trasformazione che deve essere messa in atto per migliorare la condizione delle donne in queste aree del mondo.

A cura di Valariana Savino

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