Costruire in modo sostenibile

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  Redazione
  19 June 2021
  3 minutes, 48 seconds

La sensibilizzazione dell’industria rispetto all’economia delle risorse naturali negli ultimi anni ha avviato un percorso di valorizzazione del materiale di scarto anche nell’ambito delle costruzioni.

L’industria delle costruzioni è responsabile di circa il 75% del consumo di risorse naturali [1]: sabbia, ferro, pietra e molto altro. Tutti i cantieri di costruzione di immobili generano inoltre grandissime quantità di rifiuti, sia per la costruzione che per la demolizione o la ristrutturazione. Questi rifiuti hanno un enorme potenziale di riutilizzo e grazie ad opportuni trattamenti, possono riacquisire le loro caratteristiche originarie e diventare nuove materie prime per la costruzione.

L’acciaio - un composto di ferro e carbone - ha il vantaggio di poter essere ritrasformato all’infinito, senza perdere le sue qualità. Utilizzando rottami, è possibile creare acciaio riciclato con un risparmio di elettricità che può arrivare fino all’80% rispetto alla produzione di acciaio vergine. Con questo materiale è possibile realizzare ferri per cemento armato, fili, chiodi e altri elementi metallici.

Anche il calcestruzzo può essere riciclato, con un notevole risparmio economico sui costi di smaltimento. Il materiale così ottenuto può essere utilizzato per creare elementi strutturali, pur avendo una resistenza a compressione inferiore rispetto a quello vergine [2]; nonostante questo, il calcestruzzo riciclato presenta ottime caratteristiche di durata e peso minimo, il che si traduce in un risparmio sui costi del trasporto.

Il legno di recupero è da qualche anno diventato molto popolare: si tratta di materiale proveniente da restauri o demolizioni di vecchi immobili in buono stato di conservazione. Il legno, se trattato con cura, riesce infatti a conservare le sue qualità per secoli. Esso viene utilizzato per la realizzazione di pavimenti, arredi e rivestimenti in legno.

Il gesso riutilizzato ha le stesse caratteristiche fisiche e meccaniche di quello vergine, a costi notevolmente più bassi. Tuttavia, il riciclaggio di questo materiale risulta essere più complesso degli altri: il gesso emette infatti dei solfuri di idrogeno infiammabili e fortemente tossici, che possono contaminare il suolo o le falde acquifere.

Il polistirene espanso, dopo essere stato opportunamente schiacciato e compattato, può diventare una materia prima utilissima per la fabbricazione di nuovi prodotti in plastica, o come additivo per pitture.

Il riciclaggio di vetri da costruzione presenta invece delle difficoltà tecniche: tali componenti presentano una composizione chimica e una temperatura di fusione diversa rispetto a quella dei comuni oggetti in vetro (barattoli o bottiglie), facilmente riciclabili. Le vetrate possono tuttavia essere trasformate tramite fusione in fibre di vetro, da incorporare nell’asfalto o in pitture per asfalto riflettenti. Il vetro rotto può anche combinarsi con il cemento per creare pavimenti e controsoffitti in granito.

Vi sono poi tanti altri materiali che possono essere riciclati: zinco, alluminio, imballaggi, tessuti.

Nei cantieri di costruzione di infrastrutture stradali, i materiali di scavo e di risulta - che di solito andrebbero smaltiti - possono essere addizionati con additivi chimici in modo tale da creare miscele della medesima qualità per ripristinare gli asfalti, senza dover acquistare nuovo bitume.

Da diversi anni ha inoltre fatto la sua comparsa una nuova pratica: quella di utilizzare materie plastiche riciclate nella produzione di asfalti. Questa soluzione non solo consente una riduzione dei costi di produzione e dei costi ambientali per l’utilizzo di nuove risorse, ma permette anche di migliorare le caratteristiche dell’asfalto stesso in quanto a durata e capacità di assorbimento di urti e rumori.

Alcuni asfalti incorporano nelle miscele pneumatici, già da tempo utilizzati per le loro caratteristiche di resistenza agli urti e assorbimento delle vibrazioni per la costruzione di cordoli, dossi, barriere e delimitatori di traffico. Il manto creato con questo materiale vanta un’ottima resistenza a formazione di crepe e agenti atmosferici, una minore produzione di rumore e offre ai veicoli una migliore aderenza alla strada [3].

Il riciclaggio nel settore delle costruzioni è dunque benefico per l’ambiente e per il consumatore poiché evita lo spreco di risorse naturali, riduce i costi di produzione, di trasporto e di trattamento dei rifiuti. Le idee per il riutilizzo non mancano, ma la difficoltà più grande per gli anni a venire sarà quella di strutturare un sistema di raccolta e trattamento dei rifiuti efficiente, che consenta di trasformare in prassi queste idee.

a cura di Chiara Natalicchio 

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