Brexit: accordo raggiunto. Cosa cambia?

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  Valeria Lavano
  02 January 2021
  3 minutes, 49 seconds

Dalla mezzanotte del 31 dicembre 2020 il Regno Unito non fa più parte dell’Unione Europea. Il periodo di transizione durato circa dieci mesi si è concluso. Alla vigilia di Natale l’accordo sui futuri rapporti tra Londra e Bruxelles è stato raggiunto. D’altro canto gli inglesi auspicavano una Soft Brexit, ossia l’uscita con un buon accordo, un accordo non ottimale avrebbe causato più danni di un no deal. Il trattato di partenariato racchiude migliaia di pagine con molteplici allegati, è un testo complesso che dovrebbe essere approvato a stretto giro in via provvisoria dai ventisette Paesi europei.

Ma vediamo nello specifico cosa cambia.

Mobilità

Innanzitutto dal 1° gennaio 2021 il Regno Unito abbandonerà il Mercato Unico e l’unione doganale dell’UE, ciò porterà a delle restrizioni alla mobilità delle persone, con un sistema di visti a punti. Il tempo massimo per restare in UK come turisti è di tre mesi. Se ci si vuole trasferire occorre avere un visto di lavoro che richiede maggiore tempo, in questo caso bisognerà dimostrare di aver trovato un'occupazione prima di partire.

Studiare nel Regno Unito

Gli studenti dovranno richiedere un visto per studiare nelle università inglesi. Le rette potrebbero costare molto di più, arrivando circa a 30 mila euro annui, poiché le tasse degli studenti europei ed extra-europei saranno eguagliate.

Erasmus

Il Regno Unito ha detto addio al programma Erasmus. Ciò vorrà dire sia che gli studenti britannici non potranno accedervi, sia che quelli europei dovranno richiedere il visto per studiare e sostenere gli alti costi delle rette. Attualmente, i 150 mila studenti europei nel Regno Unito dovranno iscriversi alle costose università britanniche per poter fare l'esperienza che il programma Erasmus permetteva gratuitamente. Di contro, il Premier britannico Johnson ha preannunciato il programma mondiale Alan Turing, che sostituirà l'Erasmus in terra inglese.

Sanità

Non sarà più possibile utilizzare la tessera sanitaria europea, ma potrebbe essere necessario sottoscrivere assicurazioni di viaggio. Il sito dell'Unione Europea, nelle FAQ sulla Brexit spiega: «I cittadini dell'Ue non saranno più in grado di accedere all'assistenza sanitaria nel Regno Unito con la loro tessera europea di assicurazione malattia. Controlla con il tuo ente assicurativo se le spese mediche di emergenza sono rimborsate in un Paese non appartenente all'Ue. Se non lo sono, puoi decidere di sottoscrivere un'assicurazione di viaggio privata».

Roaming telefonico

Anche per ciò che concerne la telefonia mobile si applicheranno le norme sul roaming estero. Non si potranno utilizzare le condizioni del roaming europeo stabilite nel giugno 2017. Dal 1° gennaio 2021 si farà riferimento ai costi roaming addebitati dai vari operatori telefonici.

Acquisti online

Per ciò che riguarda gli acquisti online dal Regno Unito, sarà necessario controllare i termini contrattuali dei singoli venditori, per verificare se si è protetti o meno dalle norme europee sui diritti dei consumatori. Attenzione: i cambiamenti non riguarderanno l'Irlanda del Nord, dove continueranno ad essere applicate le regole dell’Unione relative alle merci (fisco e dogana).

Con l'uscita dal Mercato Unico e l’unione doganale dell’Unione Europea, si applicherà dogana a tutte le merci in entrata ed uscita dal Regno Unito, anche se verrà istituita un'area di libero scambio con gli Stati, che prevede zero tariffe e zero quote sulle merci.

Il controllo delle acque territoriali

Dopo 48 anni il Regno Unito riprende il controllo delle acque territoriali. Sono stati annunciati finanziamenti per 100 milioni di sterline al fine di consolidare la flotta di pescherecci britannici e sostenere il settore della pesca, il quale ha giocato un ruolo cruciale nei negoziati.

La pesca

Un ulteriore punto chiave è l'accordo della pesca, che rende poco più di 600 milioni di euro. Questo tema è stato al centro delle negoziazioni poiché è stato un argomento fortemente politicizzato dal Premier britannico Johnson e dai Brexiteers. La questione della pesca è stata strettamente collegata al controllo delle acque territoriali, a causa della presenza di pescherecci europei in acque britanniche. L'accordo prevede che comunque per i prossimi cinque anni e mezzo i pescherecci europei potranno continuare a pescare nelle acque britanniche, anche se il pescato verrà ridotto del 25%.

Per attuare concretamente l'accordo di partenariato tra Londra e Bruxelles manca il passaggio al Parlamento inglese ed europeo, che si prenderanno il tempo necessario per fare le dovute valutazioni e pronunciarsi quindi a gennaio. Nel frattempo l'accordo entrerà in vigore temporaneamente per evitare caos alla frontiera, visto il periodo storico delicato a causa della pandemia in corso.

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Valeria Lavano

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Organizzazioni internazionali