A che punto è la tutela dei figli delle coppie omosessuali in Italia?

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  Sara Scarano
  31 March 2021
  4 minutes, 35 seconds

La lotta per i diritti delle coppie omosessuali non si arresta mai. Come ricordavamo a gennaio (L’evoluzione delle unioni civili in Italia - Mondo Internazionale), risale al 2016 la legge che disciplina le unioni civili e le convivenze di fatto in Italia – cosiddetta Legge Cirinnà (L.76/2016) – la quale permette alle coppie dello stesso sesso di unirsi civilmente ma senza arrivare ad una totale parificazione di diritti e doveri rispetto alle coppie contraenti matrimonio. Tra i tanti aspetti mancanti nella legge sulle unioni civili se ne riscontrano alcuni fondamentali alla formazione di una famiglia, primo fra tutti il diritto all’adozione del figlio biologico del partner, o stepchild adoption. Sulla possibilità di adottare il figlio naturale del proprio partner, in alcun modo preclusa ai coniugi eterosessuali, venne infatti posto un veto da parte dell'ala cattolica e conservatrice della maggioranza, mentre ugualmente non contemplata dalla legge è la possibilità di riconoscimento del legame di genitorialità con i figli che nascono a seguito di procreazione medicalmente assistita.

Nel caso della stepchild adoption, stando alla legge odierna, le coppie omosessuali non possono adottare; tuttavia, nel corso degli anni i Tribunali si sono progressivamente pronunciati a favore del superiore interesse del minore, applicando quanto disposto all’art. 57 (commi I e II) L. 184/1983 e dalla Convenzione ONU sui Diritti del Fanciullo del 1989 (art. 3, comma I), riconoscendo, quindi, al genitore cosiddetto "sociale" la possibilità di adottare il figlio biologico del proprio partner. Con la sentenza n.12962 del 22/06/2016, la Corte di Cassazione ha riconosciuto la stepchild adoption a coppie dello stesso sesso in Italia, confermando una sentenza della Corte d’Appello di Roma, risalente al dicembre 2015, con la quale era stata accolta la domanda di adozione di una minore da parte della partner della madre biologica.

Il principio alla base di tali decisioni sta nel diritto del minore a godere della relazione affettiva instaurata con persone facenti di fatto parte del suo nucleo familiare, a prescindere dall’orientamento sessuale di queste ultime. Difatti l’adozione coparentale può essere concessa qualora il Giudice accerti il raggiungimento del benessere del bambino tramite la relazione tra questi ed il compagno del genitore, considerando il legame meritevole di essere preservato. È bene notare, tuttavia, che non vi è ancora un riconoscimento normativo della stepchild adoption, quindi tale soluzione non viene automaticamente adottata, ma prevede ancora la presentazione di un ricorso presso il Tribunale dei Minori e l’apertura di una procedura di valutazione. La lacuna normativa, quindi, rimane.

Più recentemente la stessa Corte Costituzionale ha messo in evidenza la necessità di colmare finalmente il vuoto normativo riguardante il diritto ad essere riconosciuti come genitori di bambini avuti dal partner attraverso fecondazione eterologa o maternità surrogato. Con due sentenze del 28/01/2021 (n.32/2021 e n.33/2021), la Consulta ha, infatti, ribadito che è compito del Legislatore garantire la piena tutela degli interessi del bambino, invitando ad una riforma dell’istituto dell’adozione. Tali sentenze risultano da due casi verificatesi proprio ad inizio anno: il primo riguardava una coppia lesbica che aveva avuto due bambine in seguito alla fecondazione eterologa di una delle due donne. Con la separazione della coppia, la madre biologica di entrambe, figurando come unico genitore legalmente riconosciuto, aveva escluso l’altra da qualsiasi rapporto con le bambine. Quest’ultima, quindi, si era rivolta al Tribunale di Padova per ottenere riconoscimento del proprio ruolo di genitore ed il caso era stato a sua volta trasmesso alla Consulta, non essendoci presupposti per una decisione definitiva, poiché, di nuovo, la questione non è mai stata legislativamente risolta in Parlamento.

Il secondo caso riguarda il figlio di una coppia gay, nato attraverso un procedimento di maternità surrogato portato a compimento in Canada. Una volta rientrati in Italia, tuttavia, il bambino non è stato registrato come figlio di entrambi, contrariamente a quanto avvenuto in Canada. Quando il caso è finito di fronte alla Corte Costituzionale, si è evidenziato di nuovo quanto il quadro giuridico attuale «non assicura piena tutela agli interessi del bambino nato con questa tecnica», e la stessa Consulta ha reiterato l’invito al Parlamento affinché arrivi a fornire un’adeguata tutela dei diritti dei figli di coppie omosessuali in termini «di cura, educazione, istruzione, mantenimento, successione e, più in generale, alla continuità e al conforto di abitudini condivise».

In questo secondo caso, inoltre, la Corte aveva ribadito i rischi insiti nella pratica della maternità surrogato: il divieto all’uso, disciplinato dalla L. 40/2004, nasce dalla volontà di tutela della dignità della donna ed è volto ad evitarne lo sfruttamento. Tuttavia, la giurisprudenza si sta orientando verso un approccio che abbia come prima e principale finalità la tutela dei diritti fondamentali dei minori, allineandosi così alla giurisprudenza sovranazionale ed a quanto sancito in una pluralità di convenzioni internazionali, prima tra tutte la Convenzione ONU sui Diritti del Fanciullo del 1989. L’obiettivo, quindi, resta quello di «ottenere un riconoscimento anche giuridico dei legami che nella realtà fattuale già li uniscono a entrambi i componenti della coppia», attraverso una disciplina organica della materia ad opera del Parlamento.

Fonti consultate per il presente articolo:

Coppia omosessuale: adozione (laleggepertutti.it)

Unioni Civili e Adozioni: Qual È la Situazione in Italia? (mylegal.it)

Corte costituzionale: serve legge per tutelare figli coppie gay (sky.it)

474788_figli-di-coppie-gay-verso-la-legge-per-riconoscerli.pdf

Maternità surrogata: riconoscimento di figli di coppie omosessuali in italia (diritto.it)

https://www.diritto.it/maternita-surrogata-riconoscimento-di-figli-di-coppie-omosessuali-in-italia/

https://unsplash.com/it/foto/M...

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