Jacinda Ardern

  Domina
  Fabio Di Gioia
  31 gennaio 2022
  3 minuti, 40 secondi

Jacinda Kate Laurell Ardern nasce il 26 luglio 1980 ad Hamilton in Nuova Zelanda. Figlia di Ross Ardern, poliziotto, e Laurell Bottomley, operatrice in mense scolastiche, Jacinda trascorse la sua infanzia nella cittadina di Murupara e proprio qui rimase subito colpita dalle criticità economiche che portavano le bande criminali maori a delinquere; l'idea di contrastare questi fenomeni fu il suo primissimo valore che poi le condizionò la decisione di entrare in politica.

In seguito ad un trasferimento lavorativo del padre, si spostò a Morrinsville e intraprese gli studi scolastici al Morrinsville College dove ebbe modo di cimentarsi nel ruolo di rappresentante degli studenti, iniziando a coltivare la sua passione per il dibattito. Terminò gli studi nel 1998 e l’anno seguente si iscrisse alla Waikato Management School dove conseguì poi la laurea in Studi della comunicazione e pubbliche relazioni nel 2001. Sempre nel 1999 si iscrisse, al partito laburista e ne divenne parte attiva dopo la laurea quando divenne ricercatrice per Phill Goff.

Nel 2005 intraprese dei viaggi a New York, dove lavorò in una mensa per poveri, e a Londra dove trascorse due anni nell’ufficio di gabinetto del Primo ministro britannico Tony Blair, occupando il ruolo di Senior Officer per il Better Regulation Executive, con l’obiettivo di migliorare i rapporti tra le piccole imprese e le autorità statali.

Nel 2007 si candidò e venne eletta Presidente dell’Unione Internazionale della Gioventù Socialista e con quella carica visitò successivamente Libano, Giordania, Israele, Algeria, India e Cina.

L’anno seguente, nel 2008, si candidò a rappresentante del distretto di Waikato e perse ma riuscì comunque ad entrare in Parlamento come candidata di lista (La legge elettorale mista neozelandese consente ai candidati di potersi proporre contemporaneamente sia per il parlamento che per il proprio distretto). Così, nello stesso anno divenne la rappresentante più giovane tra gli eletti alla Camera dei Rappresentanti (unica camera del sistema parlamentare neozelandese). Nel suo personale discorso inaugurale chiese l’introduzione dell’obbligo di insegnamento nelle scuole della lingua maori ed un cambiamento radicale alle politiche atte a contrastare il cambiamento climatico, da lei definite in quella sede “vergognose”.

Nel 2011 si candidò per il seggio di Auckland Central scontrandosi con Nikki Kaye, sua coscritta e stella politica dello New Zealand National Party; anche qui Ardern perse e questa volta per appena 717 voti. Come per la prima volta, entrò comunque in parlamento dove ricoprì il ruolo di portavoce ombra per le politiche di sviluppo sociale.

Nel 2014 si ripresentò la stessa situazione: Ardern si candidò al seggio di Auckland Central contro Nikki kaye e questa volta perse per 600 voti.

Ma fu nel 2017 che venne eletta al seggio di Auckland Central come deputata per il collega Mount Albert e poco dopo venne eletta vice leader del partito laburista in seguito alle dimissioni di Annette King.

Alle primarie del 1° agosto dello stesso anno, venne eletta all’unanimità alla guida del partito laburista, diventando così la più giovane leader del partito laburista neozelandese a soli 37 anni. Per la campagna elettorale fece sue le proposte di depenalizzazione dell’aborto, di istruzione universitaria gratuita, di aumento di programmi in favore dei bambini in situazioni economicamente disagiate e di politiche di contrasto all’immigrazione. Nel settembre 2017, pochi mesi dopo, si tennero le nuove elezioni generali e il partito laburista si piazzò al secondo posto con un 36% delle preferenze contro il New Zeland First che ottenne invece un 46%; dalle consultazioni che seguirono per la costituzione di un governo stabile, Ardern venne proposta Primo ministro col favore del partito di maggioranza e prestò quindi giuramento il 26 ottobre 2017.

Nel 2020 si è ritrovata, insieme a tutti i leaders mondiali, a fronteggiare la pandemia globale da Covid-19 chiudendo rapidamente le frontiere per limitare la circolazione del virus. La Nuova Zelanda è stata infatti tra i primi paesi a chiudere le frontiere e tra i primi a riaprire nell’estate 2020. Nonostante il blocco del turismo sia costato il 12% del Pil del paese per il trimestre di giugno, la linea decisa adottata dal governo ha premiato il partito laburista, che si è visto confermato alle elezioni dell’ottobre 2020 con un forte 49%, e Jacinda Ardern che guida tutt’ora la Nuova Zelanda.

Le fonti impiegate per la redazione del presente post sono liberamente consultabili:

https://www.waikato.ac.nz/study/success-stories/jacinda-ardern

https://www.treccani.it/enciclopedia/jacinda-kate-laurell-ardern/

https://www.britannica.com/biography/Jacinda-Ardern

https://www.councilwomenworldleaders.org/jacinda-ardern.html

https://www.smh.com.au/world/kiwi-pm-jacinda-ardern-will-be-worlds-youngest-female-leader-20171020-gz4yoo.html

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L'Autore

Fabio Di Gioia

Dottore in Scienze internazionali ed istituzioni europee, attualmente si sta specializzando nel corso di laurea magistrale in Relazioni Internazionali. È stato Presidente del Collegio dei Revisori dei Conti, Referente di Segreteria e co-ideatore del progetto TrattaMI Bene. È ora Caporedattore e autore per la sezione Diritti Umani.

Bachelors degree in International Sciences and European Institutions, currently majoring in International Relations. He has served as Chairman of the Board of Auditors, Secretariat Liaison, and co-creator of the TrattaMI Bene project. He is now Editor-in-Chief and author for the Human Rights section.

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