Elisabetta Amalia Eugenia di Wittelsbach

  Domina
  Fabio Di Gioia
  05 aprile 2021
  4 minuti, 2 secondi

Elisabetta Amalia Eugenia di Wittelsbach, Imperatrice d’Austria, nasce il 24 dicembre 1837 a Monaco di Baviera. Nota al mondo con il soprannome ricevuto in adolescenza, “Sissi”, è la quartogenita di dieci figli del duca Massimiliano Giuseppe di Baviera e della principessa Ludovika, figlia del re Massimiliano I di Baviera.

Nel 1853 la madre programmò un viaggio presso la sede estiva dell’Imperatore d’Austria a Bad Ischl al fine di chiedere il fidanzamento tra la figlia maggiore Helene e l’imperatore Francesco Giuseppe, salito al trono nel 1848 a soli 18 anni. Inizialmente Elisabetta non doveva partire per tale viaggio ma, per uno "scherzo del destino", si unì alla comitiva e la vicenda divenne storia: i racconti di corte riportano che sin dal loro arrivo alla residenza dell’imperatore, quest’ultimo rimase folgorato dalla sorella minore e, dopo un primo tentativo con Helene, la madre chiese a Elisabetta quale fosse la sua volontà; quest'ultima mostrò la sua approvazione e iniziò così il periodo di fidanzamento. Dopo aver ottenuto il permesso dalla Santa Sede a superare il loro vincolo di parentela quali cugini di primo grado, la coppia si sposò a Vienna il 24 aprile 1854. Così, Elisabetta divenne ufficialmente Imperatrice d’Austria.

La coppia non ebbe molto tempo per la propria intimità: erano anni di continue rivoluzioni, era terminata la guerra di Crimea e le armate asburgiche erano impegnate a sopprimere continue proteste in tutto l’Impero a seguito dei moti del 1848; tutto questo teneva impegnato il giovane marito. Col distacco coniugale, Sissi iniziò a manifestare insofferenza verso le rigide regole di corte, abituata alla sua indipendenza nella tenuta in Baviera, e si dedicò alla poesia nel tentativo di estraniarsi da quel mondo. Celebri divennero i suoi seguenti versi:

“Ma cosa sono per me le delizie della primavera,

Qui in questa lontana terra straniera?

Bramo il sole della mia patria

Desidero le spiagge dell'Isar”

Nel 1855 Elisabetta diede alla luce la sua prima figlia e si scontrò subito con la suocera, l’Arciduchessa Sophie, che chiese ed ottenne che la nipote prendesse il suo nome e venisse affidata alla sua custodia, ritenendo Sissi troppo giovane per accudire la neonata. Nel 1856 l'Imperatrice diede alla luce la seconda figlia, Gisella, e questa volta impose la sua volontà chiedendo il trasferimento della neonata nella sua residenza. Purtroppo questa libertà terminò bruscamente quando nel 1857 la primogenita si ammalò di dissenteria e morì; Elisabetta cadde in depressione e affidò quindi la secondogenita alla suocera. Nel 1858 diede alla luce il terzogenito Rodolfo ma la situazione non migliorò molto.

Sissi iniziò ad affiancare alla poesia anche una cura meticolosa per il proprio corpo: consapevole della sua celebre bellezza, impiegava ore del suo tempo a curare capelli e vestiti, a fare attività fisica come equitazione, esercizi a corpo libero, sollevamento pesi e anche scherma.

Su consiglio dei medici di corte, che la seguivano per i disturbi alimentari, decise in quegli anni di trasferirsi presso l’isola di Madeira, in Portogallo, per immergersi nella natura e allontanarsi dal clima oppressivo di corte. Replicò l’esperienza nel 1861 con l’isola di Corfù.

Grazie ai suoi continui viaggi, Elisabetta pose la sua attenzione verso le varie culture dell’Impero e si appassionò in particolare all’Ungheria. Questo aspetto si rivelò di incredibile importanza: la sua vicinanza alla corte ungherese infatti permise all’Impero di mantenere con essa buone relazioni, nonostante il forte desiderio di indipendenza del tempo. E quando nel 1866 le truppe asburgiche furono sconfitte nella guerra contro la Prussia, Sissi si rifugiò proprio alla corte di Buda (attuale Budapest); questo gesto valse a lei e al marito la nomina come re e regina d’Ungheria e l’8 giugno 1867 riformarono l’Impero concedendo una costituzione al popolo ungherese. Nasceva l’impero Austro-Ungarico.

L’anno seguente, proprio a Buda, Sissi diede alla luce la sua ultima figlia, Maria Valerie.

Con gli anni Elisabetta riprese a girare attraverso i vari Paesi dell’Impero, facendosi accompagnare dall’ultimogenita e distaccandosi pian piano dal marito fino a quando nel 1885 l’Imperatore palesò una relazione con una nota attrice di Vienna. Sissi acconsentì al rapporto dichiarando che lei e il marito si erano sposati da ragazzi e il vincolo non si poteva cambiare, ciò che era cambiato, però, erano i loro caratteri. Nel 1889 l’erede al trono Rodolfo venne trovato morto con l’amante in un apparente doppio suicidio. Così, Elisabetta si chiuse nuovamente in un periodo di depressione e contemporaneamente l’Impero fu sconvolto da conflitti per la successione al trono.

Sissi riprese quindi a viaggiare per quelle trasferte che tanto le ridavano forza finché il 10 settembre 1898, durante una visita in incognito a Ginevra, venne pugnalata da un anarchico italiano, Luigi Lucchini, morendo poco dopo per emorragia interna.

Le fonti impiegate per la redazione del presente post sono liberamente consultabili:

https://www.nationalgeographic.com/history/history-magazine/article/empress-elisabeth-of-austria

https://www.britannica.com/biography/Elizabeth-empress-consort-of-Austria

https://www.history.com/news/t...

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L'Autore

Fabio Di Gioia

Dottore in Scienze internazionali ed istituzioni europee, attualmente si sta specializzando nel corso di laurea magistrale in Relazioni Internazionali. È stato Presidente del Collegio dei Revisori dei Conti, Referente di Segreteria e co-ideatore del progetto TrattaMI Bene. È ora Caporedattore e autore per la sezione Diritti Umani.

Bachelors degree in International Sciences and European Institutions, currently majoring in International Relations. He has served as Chairman of the Board of Auditors, Secretariat Liaison, and co-creator of the TrattaMI Bene project. He is now Editor-in-Chief and author for the Human Rights section.

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