La Matrioska è un famosissimo gruppo di bambole tipiche della cultura russa. Tradizionalmente costruite in legno, le bambole hanno la caratteristica di essere contenute l’una nell’altra, in modo tale da avere una sequenza di figure identiche: da quella più grande che contiene tutte le altre e che prende il nome di “Madre”, a quella più piccola che invece viene chiamata “Seme”.
La prima Matrioska fu costruita a cavallo tra il XIX e il XX secolo dall’industriale e mecenate Savva Mamontov, il quale fondò il circolo artistico di Abramcevo. Ispirato da un giocattolo di legno che importò dal Giappone, che rappresentava un personaggio sacro della religione buddhista e che al suo interno conteneva delle figure più piccole, Mamontov decise di unire tale idea al desiderio di condividere giocattoli che rappresentassero gli usi e i costumi tipici del suo paese.
Certo, si discute molto sulle origini della Matrioska per come viene conosciuta oggi: se da un lato non ci sono dubbi sulla sua immagine tipicamente etnografica, legata ai costumi dell’attuale territorio russo, dall’altra si pensa che l’idea alla sua base derivi indubbiamente dalla celebre struttura delle scatole cinesi.
Senza alcun dubbio le due culture, data la vicinanza geografica, hanno sempre messo in atto profonde condivisioni culturali.
Pablo Scialino