La lingua quechua ha origini antichissime, risalenti all’impero degli Inca, ed è tuttora molto diffusa in alcune parti del Sudamerica, in particolare Perù e Bolivia. In realtà, sono moltissimi i dialetti derivanti dal quechua (se ne conoscono oltre quaranta) e parlati da circa dieci milioni di persone. Oltre ai diversi sotto gruppi linguistici, ne sono presenti numerosi di tipo etnico. Nonostante le diversità, i gruppi etnici quechua condividono alcune caratteristiche, quali i raggruppamenti su base locale e un sistema economico fortemente legato alla comunità, basato su artigianato, agricoltura e pastorizia.
Il quechua è la quarta lingua più diffusa nel continente americano, ed ha status ufficiale in Bolivia, Perù ed Ecuador. L’estrema diversità dei vari dialetti ne rende quasi impossibile la reciproca comprensione, nonostante il ceppo linguistico comune. La diffusione si deve all’imposizione che l’impero Inca esercitò sui vicini popoli sottomessi, i cui idiomi originari furono trattati come dialetti locali. La lingua quechua è conosciuta anche con la parola nativa Runa-Simi (runa = uomo, simi = idioma).
Essendo le popolazioni quechua minoranze linguistiche ed etniche, spesso si sono trovate a lottare per i propri diritti, e talvolta a subire persecuzioni. Durante la dittatura del presidente peruviano Alberto Fujimori, furono centinaia di migliaia le donne quechua sottoposte a sterilizzazione forzata.
Mario Rafaniello
Mario Rafaniello Vice Responsabile della rubrica “Culturalmente Imparando”. Partecipa anche all’entusiasmante progetto “Japan 2020” e si interessa di arte, cultura e letteratura.
Laureato in Giurisprudenza e laureando in Relazioni Internazionali. Attualmente collabora con diversi portali online.