Il foot binding è un’antica usanza della cultura cinese che ha origini nel X secolo e che durò fino agli inizi del XX. Per molto tempo considerato sinonimo di bellezza ed erotismo, questa tecnica consisteva nel “diminuire” la lunghezza del piede delle ragazze in modo tale da apparire più eleganti, soprattutto in vista del matrimonio. I piedi, dunque, venivano sottoposti ad una forte pressione attraverso rigide fasciature che piegavano le quattro dita più piccole al di sotto della pianta del piede e costringevano l’alluce ad avvicinarsi al tallone. Il risultato era un piede affusolato, di una lunghezza compresa tra i sette e i dodici centimetri, una dimensione che non garantiva molto equilibrio alle ragazze. A causa del loro andamento fluttuante, che richiama i movimenti del fior di loto al vento, questo tipico piede deformato assunse anche la denominazione di “loto d’oro”.
Nonostante le molteplici problematiche che questa tecnica causò, come infezioni e disabilità, quest’usanza rimase attiva per quasi mille anni. Una possibile spiegazione di questo fenomeno fu sostenuta dalla docente della Columbia University Dorothy Ko, la quale sottolinea che le fasciature divennero più strette solo negli ultimi due secoli, soprattutto per volontà delle stesse donne che vedevano nel piede piccolo una forte attrattiva estetica.
Pablo Scialino