Diwali, chiamata anche Dipavali o Deepawal, è una delle più importanti feste indiane. In onore di tale festività, tutti i templi, case, uffici e negozi vengono decorati con lucine colorate e in tutte le strade e piazze del Paese si accendono candele e lampade. Pur essendo induista, la “festa delle luci”, viene celebrata anche da buddisti, jainisti e sikh, i quali osservano diverse usanze ad essa legate. Proprio per questo motivo è considerata come una vera e propria festa nazionale!
Nella religione induista, la festa di Diwali rappresenterebbe l’occasione della divina unione tra Lakhsmi, Dea della prosperità, e Vishnu. Col passare dei secoli, la tradizione popolare ha sovrastato il culto della Dea, facendo emergere la storia di Rama, eroe dell’epica induista e considerato una delle divinità più importanti della religione. Rama, un principe guerriero, salvò la moglie da un demone malvagio e, dopo averlo ucciso, i due tornarono nella loro terra. Lungo il percorso essi trovarono numerose lampade accese per guidare il loro cammino e, giunti a casa, la città venne illuminata a festa, facendo brillare in cielo fuochi d’artificio.
In entrambe le versioni e indipendentemente dalla religione che la celebra, la festa inneggia la vittoria della giustizia e della luce sulle tenebre spirituali e sul male, e segna l’inizio dell’anno nuovo. I festeggiamenti durano cinque giorni e ciascun giorno ha particolari usanze. Durante la celebrazione le persone indossano abiti nuovi, facendo molta attenzione alla cura e alla decorazione delle loro case e dando importanza al consolidamento dell’unità familiare.
Davide Ridulfo