ASviS - Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile

L'Associazione Mondo Internazionale beneficia dello status di "Associato" presso ASviS - Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile

L’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS) è nata il 3 febbraio del 2016, su iniziativa della Fondazione Unipolis e dell’Università di Roma “Tor Vergata”, per far crescere nella società italiana, nei soggetti economici e nelle istituzioni la consapevolezza dell’importanza dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e per mobilitarli allo scopo di realizzare gli Obiettivi di sviluppo sostenibile.

L’Alleanza riunisce attualmente oltre 220 tra le più importanti istituzioni e reti della società civile, quali:

- associazioni rappresentative delle parti sociali (associazioni imprenditoriali, sindacali e del Terzo Settore);

- reti di associazioni della società civile che riguardano specifici Obiettivi (salute, benessere economico, educazione, lavoro, qualità dell’ambiente, uguaglianza di genere, ecc.);

- associazioni di enti territoriali;

- università e centri di ricerca pubblici e privati, e le relative reti;

- associazioni di soggetti attivi nei mondi della cultura e dell’informazione;

- fondazioni e reti di fondazioni;

- soggetti italiani appartenenti ad associazioni e reti internazionali attive sui temi dello sviluppo sostenibile.

    L’adesione all’Alleanza è aperta a tutti i soggetti che rientrano in tali categorie. Le attività dell’Alleanza sono realizzate grazie ai contributi finanziari, strumentali e di lavoro forniti dai suoi membri.

    Missione e obiettivi dell’Alleanza

    La missione dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS) è quella di far crescere nella società italiana, nei soggetti economici e nelle istituzioni la consapevolezza dell’importanza dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, mettendo in rete coloro che si occupano già di aspetti specifici ricompresi negli Obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals - SDGs nell'acronimo inglese), allo scopo di:

    - favorire lo sviluppo di una cultura della sostenibilità a tutti i livelli, orientando a tale scopo i modelli di produzione e di consumo;

    - analizzare le implicazioni e le opportunità per l’Italia legate all’Agenda per lo sviluppo sostenibile;

    - contribuire alla definizione di una strategia italiana per il conseguimento degli SDGs (anche utilizzando strumenti analitici e previsivi che aiutino la definizione di politiche per lo sviluppo sostenibile) e alla realizzazione di un sistema di monitoraggio dei progressi dell’Italia verso gli SDGs.

      Gli obiettivi specifici dell’Alleanza sono i seguenti:

      - sensibilizzare gli operatori pubblici e privati, la pubblica opinione e i singoli cittadini sull’Agenda per lo sviluppo sostenibile, favorendo anche una conoscenza diffusa delle tendenze in atto rispetto agli SDGs e di quelle attese per il futuro attraverso l’impiego di tutti i mezzi di comunicazione;

      - proporre politiche volte al raggiungimento degli SDGs ed esprimere opinioni riguardo a possibili interventi legislativi, con particolare riferimento al superamento dei divari esistenti tra le diverse regioni del nostro Paese e delle disuguaglianze tra i diversi gruppi socio-economici;

      - promuovere un programma di educazione allo sviluppo sostenibile, con particolare attenzione alle giovani generazioni;

      - stimolare la ricerca e l’innovazione per lo sviluppo sostenibile, promuovendo la diffusione di buone pratiche sviluppate all’estero e in Italia e di proposte innovative che vengono dal sistema della ricerca per favorire la sperimentazione su scala locale e nazionale, l’adozione da parte delle imprese e della pubblica amministrazione;

      - contribuire alla predisposizione di adeguati strumenti di monitoraggio per il conseguimento degli Obiettivi in Italia, con riferimento anche a gruppi di stakeholder specifici (imprese) e a contesti territoriali locali (comunità e città), valorizzando al massimo i sistemi esistenti, quali gli indicatori del Benessere Equo e Sostenibile (BES);

      - promuovere lo sviluppo di strumenti analitici utili per valutare l’impatto delle politiche economiche, sociali e ambientali e ridurre al massimo i costi della transizione alla sostenibilità, individuando i trade-off esistenti tra diverse politiche e proponendo interventi per renderli più favorevoli.

        L’ASviS opera sulla base di un programma di lavoro finalizzato al raggiungimento degli obiettivi specifici sopra indicati che viene deliberato dall’Assemblea e finanziato con i fondi forniti dagli Aderenti dell’Alleanza e, per alcune specifiche attività, da sponsor esterni.

        Il ruolo della società civile

        L’attività dell’Alleanza si inquadra nella vasta mobilitazione della società civile in corso in tutto il mondo per raggiungere gli Obiettivi di sviluppo sostenibile. Il processo che ha preparato l’Agenda 2030, i Goal e i Target è stato caratterizzato da ampie consultazioni, sia globali che nazionali, e non vi è stato soggetto interessato ai diversi temi inclusi nell’Agenda che non abbia avuto l’opportunità di contribuire a tale dibattito. Gli SDGs abbracciano i temi ambientali che vengono comunemente associati al concetto di sostenibilità, come la lotta al cambiamento climatico, ma si pongono anche obiettivi di salvaguardia della sostenibilità sociale delle comunità umane minacciate da guerre, oppressione delle minoranze, diseguaglianze crescenti. Pertanto, per il disegno di azioni efficaci per la realizzazione degli SDGs occorre sensibilizzare e coinvolgere una vastissima platea di organizzazioni della società civile.

        Questa straordinaria opera di sensibilizzazione deve essere accompagnata da uno sforzo comune ben organizzato, è necessario quindi che l’insieme della società civile, le parti sociali e le autorità pubbliche trovino forme efficaci di collaborazione, superando i particolarismi. Se, infatti, ciascuna entità continuerà ad impegnarsi per attirare l’attenzione della pubblica opinione sul proprio campo di azione (sia esso l’ambiente, la povertà e le questioni sociali, la competitività o la difesa di particolari categorie di cittadini) sarà impossibile vincere la sfida dello sviluppo sostenibile che richiede un cambiamento di mentalità e un approccio globale ai problemi.

        Per realizzare la transizione necessaria alla sostenibilità dello sviluppo sarà necessario anche identificare soluzioni possibili, in grado di minimizzare i costi ad essa connessi e massimizzare i ritorni per i diversi stakeholder, mostrando le grandi opportunità che una crescita “verde” e “inclusiva” riserva a tutti gli attori sociali, a partire da quelli economici.

        Queste condizioni, necessarie ma non sufficienti per aiutare l’Italia ad abbracciare la nuova Agenda globale, possono essere più facilmente realizzate grazie a una iniziativa multistakeholder per lo sviluppo sostenibile, che coinvolga scienziati, ricercatori, innovatori (tecnologici e sociali), autorità pubbliche, opinion leader e società civile, così da rendere evidenti i vantaggi di scelte lungimiranti e bilanciate. Nell’ambito di un tale approccio, le imprese sono soggetti centrali, in quanto è attraverso l’operare d’impresa che l’azienda sostenibile crea sviluppo: beni e servizi da un lato, lavoro, competenze, qualità ambientale, opportunità e relazioni dall’altro. Analogamente, le università e i centri di ricerca svolgono un ruolo fondamentale per identificare, sperimentare e diffondere soluzioni in grado di portare il mondo su un sentiero di sostenibilità. Enti provenienti dal terzo settore, nonché altri soggetti della società civile, offrono un prezioso contributo soprattutto grazie alla loro esperienza nel perseguimento di finalità civiche, utilità sociale e bene della collettività, in particolare in termini di supporto alle fasce più deboli della popolazione.