Cambiamenti climatici e migrazione

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  Redazione
  04 dicembre 2020
  4 minuti, 17 secondi

A cura di Flavia Pergola


Sebbene il collegamento tra cambiamento climatico e migrazioni non sia immediato, l’incremento dei flussi migratori nel mondo dipende anche dal riscaldamento globale.

Il riscaldamento globale è indubbiamente il topic più affrontato dalle nuove generazioni di attivisti e il principale tema di interesse della COP, l'annuale Conferenza delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici. Quest’anno l’emergenza Covid-19 ha impedito ai giovani di scendere in piazza e la COP26 prevista per novembre è stata rimandata al 2021. Seppur non sembri essere un tema prioritario per i governi, la questione del cambiamento climatico rimane centrale: se non saranno intraprese azioni concrete e decisive per mitigarne gli effetti si avranno conseguenze irreparabili. La verità è che non si tratta di una minaccia solo per aree remote sulle quali (forse) non metteremo mai piede, visto che dal raffreddamento delle regioni polari dipende l’equilibrio di tutto il mondo.

Oltre ad avere un impatto diretto sugli ecosistemi e sulla biodiversità che li abita, il cambiamento climatico sta già modificando la vita e le attività degli esseri umani. Alcune regioni sono colpite da fenomeni metereologici quali alluvioni ed estreme precipitazioni, mentre altre combattono contro siccità e desertificazione spingendo le popolazioni autoctone a spostarsi in cerca di condizioni migliori. Il sito dell’Unione Europea riporta alcune delle conseguenze che il cambiamento climatico sta portando in Europa, tra cui frequenti ondate di calore, siccità e incendi forestali in Europa centromeridionale, incremento delle alluvioni in Europa settentrionale e maggiore rischio per le zone urbane, per loro natura non preparate ad eventi estremi quali ondate di calore, alluvioni ed innalzamento del livello del mare.

Sebbene questi eventi metereologici fuori dall’ordinario siano sempre più frequenti e vicini a noi, il problema riguarda soprattutto i Paesi in via di sviluppo. Secondo il rapporto Oxfam Uprooted by Climate Change, tra il 2008 e il 2016 le popolazioni provenienti da Paesi a basso e medio reddito sono state 5 volte più esposte a migrazioni dovute a improvvisi disastri ambientali rispetto agli abitanti di Paesi ad alto reddito. La perdita dei raccolti a causa delle alluvioni o della siccità, la conseguente disoccupazione e i conflitti legati alle risorse costringono migliaia di persone a spostarsi ogni anno, soprattutto in Africa, Asia e America Latina. La maggior parte delle migrazioni legate ai cambiamenti climatici avviene all’interno dei confini, ma non mancano migrazioni di carattere internazionale. Gli spostamenti sono di breve durata e di corto raggio ma, nel caso in cui il ristabilimento dovesse essere rischioso o difficile, diventano permanenti.

L’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) definisce i migranti ambientali come “persone o gruppi di persone che, perlopiù a causa di un improvviso o progressivo cambiamento nell’ambiente che influenza in modo avverso le loro vite o le loro condizioni di vita, sono obbligate o scelgono di lasciare le proprie case, in modo temporaneo o permanente, e che si muovono all’interno del proprio paese o vanno all’estero”. I migranti ambientali saranno oltre 140 milioni nel 2050 secondo una stima del rapporto della Banca Mondiale Groundswell – Preparing for Internal Climate Migration.

Ad oggi, nel sud est asiatico le piogge e la siccità dei monsoni hanno abbassato drasticamente la resa dell’agricoltura, costringendo oltre otto milioni di persone a spostarsi verso Medio Oriente, Europa e Nord America. Nella parte meridionale dell’Africa, in particolare in Africa sudorientale e Madagascar, forti alluvioni spingono le persone a migrare in modo temporaneo o permanente. Le città situate lungo le coste sono costantemente colpite dall’innalzamento del livello del mare ed i flussi migratori nelle regioni costiere sono in continuo aumento. Forse, un giorno, saremo anche noi migranti ambientali.

Per conoscere la storia di altre aree comunità costrette a migrare a causa dei cambiamenti climatici, si segnala il progetto Climate Migrants con mappe interattive e materiali multimediali.

Fonti consultate per il presente articolo:

CeSPI, Focsiv, WWF Italia (10/2015). “Migrazioni e cambiamento climatico”. http://www.focsiv.it/wp-content/uploads/2015/10/WWF-Report.pdf (data di consultazione 27/11/2020)

ESRI (n.d.). “Climate Migrants”. https://storymaps.esri.com/stories/2017/climate-migrants/index.html (data di consultazione 29/11/2020)

Grittani, M. (10/11/2020). “Non solo guerre e carestie, anche il cambiamento climatico crea le migrazioni”, La Repubblica. https://www.repubblica.it/green-and-blue/2020/11/11/news/non_solo_guerre_e_carestie_come_il_cambiamento_climatico_crea_le_migrazioni-273854273/ (data di consultazione 12/11/2020)

Ipcc (07/08/2019). “Climate Change and Land”. https://www.ipcc.ch/site/assets/uploads/2019/08/4.-SPM_Approved_Microsite_FINAL.pdf (data di consultazione 29/11/2020)

Marini,M. (08/08/2019). “Ipcc: il cambiamento del clima aumenterà fame e migrazioni”, La Repubblica. https://www.repubblica.it/ambiente/2019/08/08/news/ipcc_cambiamento_clima_aumentera_fame_e_migrazioni-233137455/ (data di consultazione 20/11/2020)

OIM, Environmental Migration Portal (n.d.). https://environmentalmigration.iom.int/environmental-migration (data di consultazione 29/11/2020)

OIM (20/06/2014). “Giornata mondiale per la lotta alla desertificazione 2014”. https://italy.iom.int/it/notizie/giornata-mondiale-la-lotta-alla-desertificazione-2014 (data di consultazione 28/11/2020)

Oxfam (11/2017). “Uprooted by climate change”. https://oi-files-d8-prod.s3.eu-west-2.amazonaws.com/s3fs-public/file_attachments/bp-uprooted-climate-change-displacement-021117-en.pdf (data di consultazione 29/11/2020)

Schraven, B. (30/08/2019). “Le migrazioni climatiche in Africa”, ISPI. https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/le-migrazioni-climatiche-africa-23494 (data di consultazione 29/11/2020)

Unione Europea (n.d.). “Le conseguenze dei cambiamenti climatici”. https://ec.europa.eu/clima/change/consequences_it (data di consultazione 29/11/2020)

World Bank Group (19/03/2019). “Climate Change Could Force Over 140 Million to Migrate Within Countries by 2050: World Bank Report”. https://www.worldbank.org/en/news/press-release/2018/03/19/climate-change-could-force-over-140-million-to-migrate-within-countries-by-2050-world-bank-report (data di consultazione 27/11/2020)

World Bank Group (19/03/2019). “Groundswell: Preparing for Internal Climate Migration”. https://openknowledge.worldbank.org/handle/10986/29461 (data di consultazione 29/11/2020)

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