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5 marzo 1946

Accade Oggi

“[…] Diamo il benvenuto alla Russia nel suo giusto posto tra le più grandi Nazioni del mondo. Siamo lieti di vederne la bandiera sui mari. Soprattutto, siamo lieti che abbiano luogo frequenti e sempre più intensi contatti tra il popolo russo e i nostri popoli. È tuttavia mio dovere prospettarvi determinate realtà dell’attuale situazione in Europa. Da Stettino nel Baltico a Trieste nell’Adriatico una cortina di ferro è scesa attraverso il continente. Dietro quella linea giacciono tutte le capitali dei vecchi stati dell’Europa Centrale ed Orientale. Varsavia, Berlino, Praga, Vienna, Budapest, Belgrado, Bucarest e Sofia; tutte queste famose città e le popolazioni attorno ad esse, giacciono in quella che devo chiamare sfera Sovietica, e sono tutte soggette, in un modo o nell’altro, non solo all’influenza Sovietica ma anche a una altissima e in alcuni casi crescente forma di controllo da Mosca. [...]”

Il termine cortina di ferro viene utilizzato da Winston Churchill, primo ministro britannico succeduto a Neville Chamberlain, all’interno della conferenza tenutasi al Westminster College a Fulton, Missouri, denominato “Sinews of Peace”. Il suo significato in questo caso mira a delineare quella che è una linea tra i paesi alleati al blocco Sovietico e quelli alleati al blocco Occidentale durante la Guerra Fredda. Dal 1989 in poi iniziò a smantellarsi attraverso l’agire di alcuni paesi come l’Ungheria che fisicamente abbatterono i confini tracciati in precedenza.


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  • L'Autore

    Stefano Sartorio

    Laureato in Scienze Internazionali e Istituzioni Europee e studente di Relazioni internazionali, mi piace indagare sulle cause delle problematiche e capire i fondamenti che caratterizzano le più odierne sfide globali.

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