Il 4 agosto 1983 Benedetto Craxi divenne Presidente del Consiglio grazie ad una maggioranza di governo che riuniva Democrazia Cristiana e Partito Socialista Italiano, diventando così il primo socialista ad ottenere tale titolo.
Ma facciamo prima un passo indietro.
Milanese, anti-fascista, studiò giurisprudenza e negli anni ‘50 decise di seguire le orme del padre nelle fila del Partito Socialista. Durante la sua lunga carriera politica fu Assessore Comunale, Segretario Provinciale di Partito, deputato e vicesegretario di Partito, un’esperienza all’interno del PSI che gli garantì grandi conoscenze, contatti e consensi.
Nel 1976 Craxi fu scelto Segretario del PSI quando ancora in buona parte sconosciuto all’opinione pubblica. Nonostante il Partito fosse in crollo, vicino al 10 percento, Craxi riuscì a rimanere alla sua guida per ben 16 anni. Vicino alla tendenze segnate dal riformista Pietro Nenni, egli rappresentava una sinistra anti-comunista di tipo Europeo appartenente al blocco occidentale. Lottò duramente per far riacquisire rilevanza al Partito e per marcare la linea di separazione con il PCI, anch’esso sempre più in crescita.
Prima, opponendosi al compromesso storico tra DC e PCI, si riavvicinò alla Democrazia Cristiana di Andreotti nel 1979, poi si alleò al governo nel 1983. La coalizione del Pentapartito, guidata da Craxi, Andreotti, Spadolini e Forlani, sarà ricordata negli anni per il grande uso dei decreti ministeriali, la Crisi di Sigonella, la lotta alla spirale inflazionista della “scala mobile”, gli anni di forte aumento del debito pubblico e del deficit.
Un governo segnato da un forte supporto e da un’altrettanta critica.
Nel tormento degli anni che portarono alla caduta del muro di Berlino e allo scandalo di "Tangentopoli", il 1987 segnò la caduta del secondo governo Craxi. Con l’inizio degli anni ’90 e i processi per “Mani pulite” si presagì la fine del PSI e di Craxi, situazione che il Segretario condannò pubblicamente con un discorso al parlamento nel 1992.
Nel 1993 Craxi si dimesse da Segretario di Partito, anche a causa della bufera provocata dal processo "Enimont". Sempre più indignazione sociale e sfiducia crebbe nei confronti della sua figura e della politica italiana in generale.
Con la caduta della sua immunità parlamentare nel 1994, Craxi cercò prima di rifugiarsi in Francia e poi nella sua casa in Tunisia, dove continuò a commentare le vicissitudini italiane sotto la protezione del Presidente Ben Ali. Fu successivamente accusato dalla Corte di Cassazione di corruzione e finanziamento illecito. Morì negli anni 2000 per via di un tumore e di un diabete peggiorato, quando ancora i quattro processi contro di lui non si erano conclusi.
Giulia Geneletti
Laureata con lode in Scienze Politiche presso l'Università degli Studi di Milano, curiosa, intraprendente e sempre motivata da nuove avventure ed esperienze. Ha svolto diverse esperienze lavorative, formative e di volontariato in Italia e all'estero. Si interessa di politiche pubbliche, relazioni internazionali, comunicazione politica, affari europei e di consulenza.
Giulia è entrata nella community di Mondo Internazionale nel Giugno 2019 ed ha da allora ricoperto diversi ruoli sia di redazione che di direzione. Ad oggi è Direttore di Mondo Internazionale HUB, all'interno del quale ha dato vita al progetto di MIPP, l'Incubatore di Politiche Pubbliche di Mondo Internazionale.
Graduated with honors in Political Science from the University of Milan, curious, proactive and always motivated by new adventures and experiences. She has had several work, training and volunteer experiences in Italy and abroad. She is interested in public policy, international relations, political communication, European affairs and consultancy.
Giulia joined the Mondo Internazionale community in June 2019 and has since held various editorial and management roles. To date she is Director of Mondo Internazionale HUB, within which she gave life to the project of MIPP, the Public Policy Incubator of Mondo Internazionale.