Il 28 novembre 1943 si aprì la Conferenza di Teheran: Roosevelt, Stalin e Churchill si incontrarono - per la prima volta dall’inizio della Seconda guerra mondiale- nella capitale iraniana per discutere del futuro del conflitto e di diverse questioni politiche, in previsione della fase post-bellica.
Il principale argomento affrontato fu prettamente strategico e riguardava l’apertura di un fronte occidentale: Stalin chiedeva l’avvio di questa operazione già da tempo, per alleviare la pressione sull’esercito sovietico a est; per agevolare l’azione militare, egli si impegnò a lanciare un’ulteriore offensiva a oriente, allo scopo di impegnare risorse delle truppe naziste. Dopo lo sbarco in Sicilia, infatti, mancava un'ultima linea di combattimento per accerchiare la Germania di Hitler e infliggerle la sconfitta finale. Venne stabilito, quindi, di iniziare l’Operazione Overlord nel maggio dell’anno successivo, con uno sbarco in Francia dal Canale della Manica. Inoltre, il Segretario del Partito Comunista Sovietico disse che avrebbe dichiarato guerra al Giappone, il terzo Paese dell’Asse, una volta neutralizzata la Germania.
I tre leader, tuttavia, non si limitarono a discutere strategie militari, ma parlarono, con lungimiranza, anche dell’assetto politico mondiale per il periodo dopo la guerra. Stalin, in particolare, rivendicò concessioni territoriali (in parte, poi, ottenute) e i tre discussero dell’eventuale divisione della Germania, per evitare future sue velleità espansionistiche e azioni belliche aggressive. Un altro argomento discusso da Stalin e Roosevelt fu legato all’organizzazione che avrebbero dovuto avere le Nazioni Unite che, nei piani americani, sarebbero dovute essere controllate da 4 grandi potenze (Stati Uniti, Unione Sovietica, Gran Bretagna e Cina – il risultato finale, come è noto, fu coerente con tale visione: i quattro Paesi, con l’aggiunta della Francia, sono ancora oggi gli unici membri permanenti del Consiglio di Sicurezza dell’ONU). Infine, i tre leader si impegnarono a sostenere l’Iran e a difendere la sua indipendenza e integrità territoriale.
Gli eventi che seguirono la Conferenza furono fondamentali per l’esito della guerra e la fase successiva: lo sbarco in Normandia, la questione centrale, avvenne nel giugno del 1944 e risultò decisivo per la vittoria degli Alleati. Le decisioni assunte a Teheran vennero poi finalizzate nelle successive conferenze di Yalta (febbraio 1945) e Potsdam (luglio-agosto 1945), mentre la Carta delle Nazioni Unite, che ne delineò i principi e l’assetto istituzionale che conosciamo oggi, venne adottata il 6 giugno del 1945. L’Unione Sovietica, nell’agosto del 1945, dichiarò infine guerra al Giappone, anche se lo sgancio delle bombe atomiche americane su Hiroshima e Nagasaki portò ad una fulminea conclusione del conflitto ed alla resa del Paese asiatico poco dopo.
Chiara Vona
Si è laureata in Relazioni Internazionali, con una tesi sulle trasmissioni radiofoniche americane verso i Paesi del blocco orientale durante la Guerra fredda e, attualmente, lavora nell'ambito della comunicazione.
In Mondo Internazionale è Segretario di Mondo Internazionale Academy e redattrice per "AccadeOggi" ed "EuropEasy".
She graduated in International Relations with a dissertation about American International broadcasting towards the communist bloc during the Cold War and, currently, she works in communications.
Within Mondo Internazionale, she is Secretary of the Mondo Internazionale Academy and she writes for "It Happens Today" and "EuropEasy".