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27 gennaio 1945

Accade Oggi

“In un momento storico in cui la voce dei sopravvissuti si va inevitabilmente affievolendo, dobbiamo lavorare tutti insieme per non disperdere la memoria di ciò che è stato. E alimentarla con una profonda conoscenza storica”. Queste le parole della Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina in occasione della testimonianza della sopravvissuta ad Auschwitz e senatrice a vita Liliana Segre. Un messaggio profondo e denso di sentimento quello della Segre, che ha incontrato 2mila studenti a Milano lo scorso 20 gennaio. L’invito a battersi per la propria libertà e ad essere forti e mai indifferenti è il focus dell’intervento.

Occorre ricordare e soprattutto capire ciò che è stato: furono 6 milioni le vittime dell’Olocausto. Ai tempi della Seconda Guerra Mondiale, i nazisti presero di mira gli ebrei ma anche altri gruppi che consideravano “di razza inferiore” – rom, disabili e popolazioni slave. Così, iniziarono le persecuzioni contro questi gruppi e, più precisamente, il genocidio che si qualifica come atto perpetrato con l’intenzione di distruggere un gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso. Ascoltare la voce dei testimoni, nonché sopravvissuti di questa tragedia, è più che mai importante per avere coscienza degli accadimenti passati che – nonostante non siano stati vissuti in prima persona – ci toccano inevitabilmente.

Molte città italiane ed europee hanno aderito al progetto sulle “Pietre d’Inciampo”, iniziativa nata dall’artista tedesco Gunter Demnig come reazione al negazionismo. L’obiettivo è quello di tenere viva la memoria di tutte le persone che sono state deportate nei campi di concentramento e sterminio nazisti e che sfortunatamente non hanno più fatto ritorno a casa. In particolare, si tratta dell’installazione di vere e proprie pietre - in Europa se ne contano oltre 70.000 - ricoperte di ottone lucente sui marciapiedi davanti alle abitazioni delle vittime della violenza nazista, detta anche nazionalsocialista. Su queste pietre vi è quindi la scritta con nome, anno di nascita, giorno e luogo della deportazione e, infine, data di morte della vittima. Un progetto che rappresenta un invito alla riflessione, per veicolare i valori della pace, del rispetto della diversità, della lotta all’antisemitismo, al razzismo, alla xenofobia e per non dimenticare.


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  • L'Autore

    Marta Annalisa Savino

    Laureata magistrale in "Relazioni Internazionali", appassionata di scrittura, viaggi, lingue tra cui inglese, francese e spagnolo, politica internazionale e geopolitica. Il suo focus di interesse è sul Nord America e sui suoi rapporti con il resto del mondo. Autrice di "Framing the World.

    Master's Degree in "International Relations", keen on writing, travelling, languages including english, french, spanish, international politics and geopolitics. Her focus of interest is North America and its relationship with the rest of the world. Author of "Framing the World".

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