Il 19 dicembre 1984 venne firmata, a Pechino, la Dichiarazione Congiunta sino-britannica sul futuro di Hong Kong. Fu con questo documento che venne decisa la cessione del territorio alla Cina, che sarebbe avvenuta il 1° luglio 1997, dopo circa 150 anni di dominio britannico. Londra, infatti, aveva conquistato la regione asiatica nel 1841 e, da allora, essa era sempre stata una sua colonia (con una breve interruzione durante la Seconda guerra mondiale, a causa dell’invasione giapponese).
La dichiarazione del 1984 non stabilì solo la restaurazione della sovranità cinese su Hong Kong, ma anche le condizioni secondo le quali ciò sarebbe avvenuto: essa sarebbe stata riconosciuta come una Regione Amministrativa Speciale e avrebbe goduto di un elevato grado di autonomia sulle proprie questioni interne, conservando l’indipendenza del proprio potere esecutivo, legislativo e giudiziario. Il governo locale sarebbe stato composto da cittadini del territorio e il capo dell’esecutivo sarebbe stato nominato da Pechino in accordo con l’esito delle elezioni. Si assicurò inoltre, che le leggi della regione sarebbero rimaste in vigore e che non sarebbero state imposte modifiche al sistema economico e sociale: la proprietà privata sarebbe stata tutelata e i cittadini avrebbero mantenuto le libertà e i diritti di cui avevano goduto fino a quel momento – come la libertà di religione, di stampa, di parola, di associazione, di movimento, di corrispondenza e di sciopero. Inoltre, fu deciso che Hong Kong avrebbe mantenuto lo status di porto libero (il territorio si affaccia sul Mar Cinese Meridionale), di territorio doganale separato, e di centro finanziario internazionale, non pagando tasse al governo cinese. Infine, essa avrebbe potuto intrattenere relazioni economiche e culturali indipendenti con altri Stati. I principi concordati sarebbero stati tradotti nella Basic Law - una sorta di Costituzione - e non sarebbero stati modificati per un periodo di 50 anni,
Il documento definì, infine, le modalità operative con cui sarebbe dovuta avvenire la transizione.
Quest’ultima fu completata, come previsto, l’1 luglio 1997, con una cerimonia formale e la promessa cinese di mantenere “un Paese, due sistemi”; una promessa che si è, però, rivelata difficile da osservare.
Chiara Vona
Si è laureata in Relazioni Internazionali, con una tesi sulle trasmissioni radiofoniche americane verso i Paesi del blocco orientale durante la Guerra fredda e, attualmente, lavora nell'ambito della comunicazione.
In Mondo Internazionale è Segretario di Mondo Internazionale Academy e redattrice per "AccadeOggi" ed "EuropEasy".
She graduated in International Relations with a dissertation about American International broadcasting towards the communist bloc during the Cold War and, currently, she works in communications.
Within Mondo Internazionale, she is Secretary of the Mondo Internazionale Academy and she writes for "It Happens Today" and "EuropEasy".