Il 16 giugno 1963 la ventiseienne sovietica Valentina Tereshkova
fu la prima donna ad essere lanciata nello spazio, a bordo del veicolo
Vostok 6.
La missione
prevedeva la permanenza in orbita per tre giorni; la Tereshkova partì
da Bajikonur e atterrò, come previsto, il 19 giugno.
L’invio di una donna in orbita, nell’ambito della “corsa allo spazio”, naturalmente non poteva non inserirsi nella battaglia ideologica tra URSS e USA. Il Presidente americano Kennedy scrisse a Krushcev, in seguito al rientro della Tereshkova, per congratularsi del successo della missione e quest’ultimo gli rispose, diverse settimane dopo, sottolineando come quel volo fosse il primo del suo genere al mondo per una donna. Negli anni seguenti, Valentina venne celebrata in patria come un’eroina nazionale.
La sua vita
fu particolarmente movimentata, con un passato da operaia e, dopo
l’esperienza da cosmonauta, intraprese la carriera politica prima in Unione
Sovietica e, dopo il crollo del comunismo, nella Federazione Russa, dove ancora oggi appoggia il Partito di Vladimir Putin.
Sebbene l'Unione
Sovietica e gli Stati Uniti, negli anni successivi, continuassero a
“rincorrersi” nello spazio, spendendo molto denaro, compiendo
progressi tecnologici enormi e raggiungendo obiettivi impensabili
fino a poco tempo prima (ad esempio con l’arrivo sulla luna nel 1969), bisognerà aspettare ben 19 anni per vedere un’altra donna in
orbita: Svetlana Savitskaya, anch'essa sovietica, la quale partì il 19 agosto 1982 seguita, l’anno successivo, dalla prima
donna americana, Sally Ride.
Fonti Consultate
Encyclopaedia
Britannica, Valentina Tereshkova,
https://www.britannica.com/topic/astronaut
Message
From Chairman Khrushchev to President Kennedy, 8
luglio 1963, Foreign Relations of the United States (FRUS),
1961-1963, Volume VI, Kennedy Kruschev Exchanges, document 110,
https://history.state.gov/historicaldocuments/frus1961-63v06/d110
P. Sol, “Dalla
sovietica Tereshkova alla prima astronauta cinese, la storia delle
donne nello spazio" Il Sole 24
Ore,
https://st.ilsole24ore.com/art/tecnologie/2014-11-23/un-gabbiano-sovietico-prima-donna-orbita-185259.shtml?uuid=ABNmsEHC&nmll=2707
Telegram
From the Department of State to the Embassy in the Soviet Union, 19
giugno 1963, Foreign Relations of the United States (FRUS),
1961-1963, Volume VI, Kennedy Kruschev Exchanges, document 107,
https://history.state.gov/historicaldocuments/frus1961-63v06/d107
Valentino, P., “Chi è Valentina Tereshkova, la cosmonauta che ha reso eterno Putin" Corriere della Sera, 13 marzo 2020, https://www.corriere.it/esteri/20_marzo_13/addio-valentina-tereshkova-cosmonauta-che-ha-reso-eterno-putin-5e6db7e6-653a-11ea-86da-7c7313c791fe.shtml?refresh_ce-cp
Chiara Vona
Si è laureata in Relazioni Internazionali, con una tesi sulle trasmissioni radiofoniche americane verso i Paesi del blocco orientale durante la Guerra fredda e, attualmente, lavora nell'ambito della comunicazione.
In Mondo Internazionale è Segretario di Mondo Internazionale Academy e redattrice per "AccadeOggi" ed "EuropEasy".
She graduated in International Relations with a dissertation about American International broadcasting towards the communist bloc during the Cold War and, currently, she works in communications.
Within Mondo Internazionale, she is Secretary of the Mondo Internazionale Academy and she writes for "It Happens Today" and "EuropEasy".