Per 27 anni un silenzio mediatico senza precedenti avvolse la figura di Nelson Mandela.
Così il leader nero di ormai 71 anni, dopo metà vita di reclusione, rivide la luce l’11 febbraio 1990, quando dopo una lunga e dura trattativa con il governo sudafricano fu finalmente rilasciato. Una folla immensa fu pronta ad aspettarlo quel giorno fuori dalla prigione di Victor Verster. In quel pomeriggio, il leader mandò un messaggio alla nazione: "La nostra battaglia è giunta a uno stadio decisivo e la nostra marcia verso la libertà è irreversibile".
Mandela fu arrestato il 1963 quando, insieme all’African National Congress, decise di abbracciare una strategia violenta per rispondere alle oppressioni fisiche e dei diritti subite dagli africani.
Nonostante altre volte il governo avesse preso in considerazione la scarcerazione di Mandela in cambio della rinuncia ai suoi principi di lotta, il leader aveva sempre rifiutato. Allo stesso tempo, Mandela si occupò durante la sua detenzione di portare avanzi negoziati personali e segreti con i vari governi succedutisi negli anni, con l’obiettivo di trovare una soluzione all'emergenza civile che stava vivendo il paese. Dialogando con il Ministro della Giustizia sudafricano Kobie Coetsee, Mandela avanzò la sua politica di conciliazione prevedendo: da un lato, l’abbandono dei metodi di lotta violenti da parte dell’ANC e, dall’altro, il riconoscimento agli oppositori di pari dignità politica da parte del governo.
Fu grazie alle numerose campagne a favore della scarcerazione di Mandela che l’allora presidente sudafricano, Frederik Willem de Klerk del National Party, non poté fare altro che accontentare la popolazione. Segnata dall’intenzione intrinseca nel messaggio “Il momento del dialogo è arrivato”, l’apertura da parte del Presidente fu accompagnata dalla scarcerazione di altri prigionieri politici, la legalizzazione dell’African National Congress e la sospensione della pena capitale.
Si arrivò infine ad un protocollo di intesa tra Mandela e Klerk, il quale prevedeva la necessità di redigere una nuova costituzione e di fissare la data per nuove elezioni. Così, tre anni dopo dalla sua scarcerazione, il 27 aprile 1994 le prime elezioni libere e multietniche del Sud-Africa segnarono la storia del paese, incoronando vincitori l’African National Congress (Anc) e Mandela Presidente della Repubblica.
Sempre quell’anno Mandela e Klerk vinsero il premio Nobel per la pace.
A 30 anni di distanza da quando le Nazioni Unite definirono l’apartheid “crimine contro l’umanità”, e dopo più di 40 anni da quando il regime fu istituito, il sistema di discriminazione razziale più terribile che il Sud Africa abbia conosciuto giunse a termine.
Tutt’oggi Mandela rimane un forte punto di ispirazione, simbolo della lotta per la libertà e della pace, ancora ricordato per il suo impegno politico e la sua statura morale.
Giulia Geneletti
Laureata con lode in Scienze Politiche presso l'Università degli Studi di Milano, curiosa, intraprendente e sempre motivata da nuove avventure ed esperienze. Ha svolto diverse esperienze lavorative, formative e di volontariato in Italia e all'estero. Si interessa di politiche pubbliche, relazioni internazionali, comunicazione politica, affari europei e di consulenza.
Giulia è entrata nella community di Mondo Internazionale nel Giugno 2019 ed ha da allora ricoperto diversi ruoli sia di redazione che di direzione. Ad oggi è Direttore di Mondo Internazionale HUB, all'interno del quale ha dato vita al progetto di MIPP, l'Incubatore di Politiche Pubbliche di Mondo Internazionale.
Graduated with honors in Political Science from the University of Milan, curious, proactive and always motivated by new adventures and experiences. She has had several work, training and volunteer experiences in Italy and abroad. She is interested in public policy, international relations, political communication, European affairs and consultancy.
Giulia joined the Mondo Internazionale community in June 2019 and has since held various editorial and management roles. To date she is Director of Mondo Internazionale HUB, within which she gave life to the project of MIPP, the Public Policy Incubator of Mondo Internazionale.