La parità di genere non è solo un diritto umano fondamentale, ma la condizione necessaria per un mondo prospero, sostenibile e in pace. L’obiettivo 5 della Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile mira a ottenere la parità di opportunità tra donne e uomini nello sviluppo economico, l’eliminazione di tutte le forme di violenza nei confronti di donne e ragazze e l’uguaglianza di diritti a tutti i livelli di partecipazione. In particolar modo il target 5.5 si pone come obiettivo il garantire una piena ed effettiva partecipazione femminile e pari opportunità di leadership ad ogni livello decisionale in ambito politico, economico e della vita pubblica. Le disparità di genere costituiscono uno dei maggiori ostacoli allo sviluppo sostenibile, alla crescita economica e alla lotta contro la povertà. Per promuovere l’uguaglianza di genere e l’empowerment delle donne occorre potenziare la scolarizzazione delle ragazze e l’inserimento delle donne nel mercato del lavoro. L’obiettivo 5 della Agenda 2020-2030 è una base fondamentale per poter comprendere il problema in sé e analizzarlo. In particolar modo, in questo articolo si analizzano le pari opportunità delle donne negli Stati Uniti d’America.
Pari opportunità è una nozione che nasce nell'ambito delle discriminazioni razziali negli Stati Uniti nella seconda metà del secolo scorso. Successivamente, la sua applicazione si è estesa fino a identificarsi con il tentativo di difesa della donna rispetto alla diffusa discriminazione maschile nella sfera professionale.
Negli anni Novanta il pensiero femminista era incentrato sull'impegno per il rafforzamento della scolarizzazione delle donne e sull'aumento delle opportunità di lavoro femminile nelle professioni considerate maschili. Dal Global Gender Gap Report 2020 emerge che le donne sono partite con uno svantaggio tale per cui saranno necessari 99,5 anni per raggiungere la parità.
Non dappertutto il gap di genere è il medesimo. Il Nord America, con un gap del 72,9%, si classifica come la seconda area al mondo, dopo l'Europa Occidentale, con il divario di genere più basso.
Eppure, gli Stati Uniti sono ancora lontani dal raggiungimento della parità di genere. A evidenza di ciò, ci sono soltanto otto donne governatrici su cinquanta Stati. Le donne occupano appena il 14% dei seggi al Congresso. 492 delle 500 maggiori società americane sono amministrate da uomini. Delle 21 più prestigiose università degli Stati Uniti, solo 3 sono dirette da donne. Il 40% delle donne che divorziano tra i 25 e i 34 anni finiscono in condizioni di povertà, a fronte di un misero 8% di donne sposate che vivono al di sotto della soglia di povertà. In media, se un uomo guadagna 1 dollaro, una donna guadagna 76 centesimi, il che comporta, nel corso della vita, una perdita rispetto all’altro sesso di 650.133 dollari. Per ottenere un salario annuale pari a quello di un uomo, una donna dovrebbe lavorare per un intero anno più quattro mesi.
Sostanzialmente negli Stati Uniti l’attenzione alle disuguaglianze di genere è aumentata, basti pensare che le ricerche Google per il termine “gender gap pay” sono aumentate di 800 volte; tuttavia, in azienda le donne arrancano ancora, soprattutto nelle posizioni apicali. Nelle 500 aziende che fanno parte dell’Indice Standard&Poor500 ci sono quattro uomini per ogni donna e solo il 5% delle imprese rappresentate ha una donna al timone dell’azienda. Eppure, gli incentivi per colmare il divario di genere al lavoro ci sono. Li evidenzia anche Bank of America: le società che si impegnano a garantire la diversità di genere a livello di consiglio di amministrazione, di cassa e di impresa negli Stati Uniti hanno un Roe (Return on equity) più elevato e minori utili a rischio.
Per diminuire le disuguaglianze e aumentare la parità si dovrebbe investire nella scuola. La scuola costituisce un terreno fertile dove seminare per un mondo futuro più equo e più ricco. L’impatto dell’educazione sulla vita delle ragazze e dei Paesi in cui vivono è misurabile. Il Social Return on Investment permette di quantificare e assegnare un valore monetario al cambiamento generato dagli investimenti. Secondo Bank of America ogni dollaro impegnato in programmi educativi per le ragazze e per alzare l’età del matrimonio ne restituisce cinque alla comunità. Investire un dollaro in programmi che le aiutino, una volta adulte, a generare reddito invece ne porta sette. Ogni anno di scuola liceale che una ragazza può frequentare le porterà il 18% in più in termini di potere di guadagno futuro.
https://www.ilsole24ore.com/art/pari-opportunita-guadagno-tutti-anche-il-pil-mondiale-ABELf2bB
https://www.weforum.org/reports/gender-gap-2020-report-100-years-pay-equality
Valeriana Savino
IT_VALERIANA SAVINO
Valeriana Savino è una giovane studentessa di 24 anni. Nata e cresciuta in Puglia. È laureata in Scienze Politiche, Relazioni Internazionali e Studi Europei presso l’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”.
Attualmente frequenta il corso di laurea magistrale in Scienze delle Amministrazioni. Ritiene fortemente che il primo cambiamento necessario per il prossimo futuro sia dare un contributo attivo alla gestione dei servizi pubblici e privati.
Ha collaborato per tre anni con l’associazione “Giovani nel Mondo” alla promozione del festival delle carriere internazionali. La promozione consisteva nell’organizzare incontri sia in italiano sia in inglese con gli studenti, conferenze con ospiti nazionali e internazionali e fornire informazioni sul festival.
Da agosto 2019 collabora con l’associazione “Mondo Internazionale”. È autrice nell’area tematica “Diritti Umani” ed “Europa” nell’ambito di Mondo Internazionale Academy. Da novembre 2020 collabora come Policy Analist nell’analisi, ricerca e redazione di politiche pubbliche portate avanti da Mondo Internazionale Hub all’interno di MIPP, l’Incubatore di Politiche Pubbliche.
È appassionata di diritti umani e di questioni relative all’Europa e non solo. Ascolta podcast per essere sempre aggiornata sul mondo attuale e nel tempo libero leggo libri e guardo serie TV.
Ama viaggiare, scoprire nuove realtà e mettersi sempre alla prova.
EN_VALERIANA SAVINO
Valeriana Savino is a young 24 years old. She is born and raised in Puglia. She has a BA in Political Science, International Relations and European Studies at the University of Bari "Aldo Moro".
She is currently attending the master's degree in Administration Sciences. She strongly believes that the first necessary change for the near future is to make an active contribution to the management of public and private services.
She collaborated for three years with the "Giovani nel Mondo" association to promote the internationale career festival. The promotion consisted of organizing meetings both in Italian and in English with students, conferences with national and international guests and providing information on the festival.
Since August 2019 she has been collaborating with the "Mondo Internazionale" association. She is an author in the thematic area "Human Rights" and "Europe" within the Mondo Internazionale Academy. Since November 2020 she has been collaborating as a Policy Analist in the analysis, research and drafting of public policies carried out by Mondo Internazionale Hub within MIPP, the Public Policy Incubator.
She is passionate about human rights and issues relating to Europe and beyond. She listens to podcasts to keep up to date on the current world and in free time she reads books and watch TV series.
She loves to travel, discover new realities and always test herself.